Diretta risultati Referendum 2011

Foto: Ap/LaPresse

Nella giornata di ieri ed oggi, gli italiani sono chiamati ad esprimere il loro parere negativo o favorevole in merito ai quattro quesiti referendari che ci vengono sottoposti. Oggi siamo già al secondo giorno di voto, e si prevede il raggiungimento del quorum, (50%+1) dei votanti. Alle 22:00 di ieri sera, in molte città italiane si era superato ampiamente il 40% dei votanti, su territorio nazionale, siamo al 41,1% degli aventi diritti hanno espresso il loro parere, ed in questa seconda giornata sicuramente saranno tanti quelli che approfitteranno dell’orario prima e di lavoro o durante la pausa pranzo, per esprimere il loro parere.

I seggi chiuderanno alle ore 15:00 di oggi, e noi a partire dalle ore 15:30 vi offriremo una diretta per aggiornarvi costantemente sui risultati di questi referendum. Grazie all’ausilio di foto, video e dati ufficiali del Ministero dell’Interno, riusciremo a garantirvi una copertura completa.

Referendum 2011, il quorum sempre più vicino

Si sono riaperti alle 7:00 di questa mattina i seggi elettorali per permettere il voto ai cittadini riguardo i 4 referendum. Fin dalle 12:00 di ieri, il ministero dell’Interno, ha rilasciato i dati relativi all’affluenza alle urne che fin da subito, ha fatto intendere che il quorum, quasi sicuramente verrà raggiunto. Alle 22:00 di ieri sera, infatti, si era raggiungo il 42% dei votanti.

I referendum più votati, sono stati quella relativi all’acqua, in calo il voto sul referendum relativo al Nucleare e al Legittimo Impedimento. Per alcune città, il quorum è stato già superato alle 22 di ieri. Città come Bologna (52,7%), Firenze(52,7%), Reggio Emilia (54,6%), Livorno (50,6%), Siena (50,7%) e Modena (51,2%), sono tra le città in testa per percentuale di voti, tutte hanno superato il quorum già alle 22:00 di ieri sera, orario di chiusura dei seggi.

Referendum, missione quorum: il popolo dell’acqua in piazza

Il popolo blu si prepara alla battaglia, al grido di “si scrive acqua e si legge democrazia”. Primo appuntamento sabato prossimo a Roma, con tanto di manifestazione nazionale. Per chiedere che il voto referendario non sia previsto, come deciso dal Governo, per il 12 giugno e il 13 giugno, ma accorpato alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio. E per chiedere, prima del referendum, la moratoria ai processi di privatizzazione del servizio idrico portati dal decreto Ronchi.

Proprio mentre il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani porta invece in consiglio dei ministri un’altra moratoria, quella sul nucleare. Con sospensione per un anno dell’installazione delle centrali e della ricerca dei siti. “Anche noi stiamo chiedendo da tempo la nostra moratoria per l’acqua”, spiega Luca Faenzi del del Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune. “Evidentemente non era così difficile farla. Ma la decisione presa per il nucleare è dettata solo dalla necessità di togliere forza al referendum e attaccare il quorum. Una presa in giro dei cittadini”.

Depositati oggi i quesiti referendari per l’acqua pubblica

referendum acqua

Sono stati depositati stamattina presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l’abrogazione della legge Ronchi approvata dall’attuale governo e delle norme approvate da altri governi in passato (compresi quelli di centrosinistra) che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati.

La raccolta delle 500 mila firme necessarie per l’ammissione dei referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l’Acqua intende come la Liberazione dell’acqua dalle logiche di profitto, spiega il Comitato promotore.