Super Carlucci

Una star, anche in Parlamento. Che il suo passaggio per le istituzioni italiane non sarebbe passato assolutamente inosservato era ben chiaro. Dalla proposta di legge su internet – con effetti annessi e connessi – al caso della portaborse Celestina. D’altro canto, la Carlucci ha attirato da subito le simpatie anche delle Iene: è vero, è passato ormai un anno, ma riproporre il video fa sempre la sua figura. Gabriella Carlucci è una deputata da record, c’è poco da fare. Da Guinness dei primati: in una sola giornata, la Carlucci ha sottoscritto, infatti, la bellezza di duecentoquarantuno disegni di legge.

Non è mica roba da poco, signori. Il fatto risale al 24 novembre scorso, nel corso della seduta numero 251 della legislatura in corso. I testi di legge presentati dall’onorevole toccano, giocoforza, ogni aspetto della vita dell’essere umana e della sua regolamentazione. Citando quanto elencato dall’articolo di Repubblica, ecco i temi trattati: tutela della maternità, fiscalità di vantaggio, accelerazione negli avvii imprenditoriali, riordino delle carriere delle forze di polizia, prelievo coattivo di materiale biologico, beni confiscati ai mafiosi, immigrazione clandestina, iva sui pneumatici ricostruiti, regolamentazione dei materiali gemmologici. E poi dicono che questi nostri parlamentari non lavorano.

L’onorevole Carlucci e la sua portaborse Celestina


La notizia ha già fatto il giro della Rete, perché gustosa. Avrà fatto sorridere i più, gongolare molti, indignare altrettanti, gridare alla congiura alcuni. Anche perché tutti ricordiamo il video di cui sopra. E oggi Gabriella Carlucci viene battuta in tribunale, dove vince la sua ex portaborse. Portaborse che non sarà certo molto amata. E che o ha avuto coraggio, o ha avuto appoggio.

Gabriella Carlucci, onorevole parlamentare del Pdl, dovrà dare alla sua ex portaborse 10170,39. Già, perché Celestina – i giornali, oggi, la chiamano così, col suo nome di battesimo – ex collaboratrice della nota conduttrice (nonché parlamentare) ha denunciato il proprio datore di lavoro (la suddetta parlamentare) per aver lavorato in nero (in nero, sì, come tanti di noi, tanti che leggono, tanti, troppi in Italia) dal luglio del 2004 al giugno del 2006.

Rete e libertà, a volte ritornano

carlucci

Sono iscritta su Facebook al gruppo Gli Eletti. Un progetto che offre gratuitamente a ciascuno degli oltre 150.000 rappresentanti politici (tutti, proprio tutti, dal consigliere comunale al parlamentare europeo) spazi di visibilità personali e aggiornabili. Un nuovo modo di fare politica e soprattutto comunicazione politica. Anche per gli italici rappresentanti, così restii al cambiamento.
Mi è giunta la seguente comunicazione:
Circa un mese fa, Gabriella Carlucci ha rilasciato un intervista al direttore editoriale del nostro portale, seguita da un’aspra polemica che ancora continua in Rete.

Gabriella Carlucci, genio informatico

La proposta di legge per regolamentare Internet dell’Onorevole Gabriella Carlucci? Scaltrezza di questi giorni. Potevano fare un .pdf, potevano farlo su un altro pc, potevano inventarsi l’account Pippo Pippo. Ma no, perché? La democrazia parte da Internet, ma è necessaria la tracciabilità dell’utente, dice l’Onorevola. Sul blog di Stafano Quintarelli un interessante dibattito sui contenuti della proposta. Nel fattempo, invece, quanto Massimo Mantellini riporta sul suo weblog ha dell’esilarante.

Era nell’aria da un po’ l’intenzione dell’ex showgirl di proporre un disegno di legge (Atto Camera n. 2195) “per assicurare la tutela della legalità nella rete internet e delega al Governo per l’istituzione di un apposito comitato presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. Il titolo è: Proposta di legge per “Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri”. Provate a scaricare dal sito della Carlucci il .doc, e banalmente a verificarne le “proprietà”.