Il Congo e il mese del genocidio

Parlare di certi argomenti, specie alla mattina di un week end che sta per giungere e quindi iniziare, non è certo una di quelle attività che si fanno volentieri. Va però detto che risulta assolutamente inutile lasciare il silenzio riguardo un argomento che, per quanto possa risultare ripetitivo, dimostra quanto la democrazia e il buon senso spesso non siano una caratteristica di tutti. Soprattutto non lo sono per i grandi capi che governano in Congo.

Il Sudafrica ritorna al passato

null

Il mondo, il nostro pianeta si evolve ogni giorno. Non solo nella dinamica delle zolle che, seppur con minimi spostamenti praticamente impercettibili, ci offrono un pianeta “Gaia” ogni giorno diverso, ma anche nella società.

Un evoluzione sociale che, a seconda della popolazione, si sviluppa a diverse velocità: chi lentamente, chi niente e chi addirittura troppo velocemente.

Però esistono zone sulla Terra dove questa evoluzione non solo sembra essersi fermata, ma addirittura pare che il rispetto conquistato negli anni con sudore e morti sia stato facilmente dimenticato.

Se questo è il prezzo della vittoria

La situazione sembra incredibile. Noi di politicalive, che abbiamo avuto il pregio di seguire fin dall’inizio la situazione in Kenya quando ancora si parlava di campagna elettorale e quando i telegiornali snobbavano la notizia, siamo sorpresi e sbalorditi per come la situazione si sia evoluta negli ultimi giorni.

Prima una vittoria annunciata dell’ODM, guidato da Raila Odinga, poi, a sorpresa, una vittoria che conferma quanto di buono ha fatto il presidente Mwai Kibaki negli ultimi 5 anni. Nel mezzo un paese che tra i dubbi del broglio e le lotte etniche scatenatesi dalla campagna elettorale sta vivendo la piaga del dopo-elezioni sulla propria pelle.