Nucleare, dopo le Regionali la resa dei conti?

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A (provare a) scatenare le ire dei contrari al nucleare (oggi Lucia Annunziata ha proato, naturalmente, a mettere in crisi Nichi Vendola, suo ospite a In 1/2 ora. La figliola non ne è uscita bene, e non solo gli osservatori più raffinati, ma anche quelli più distratti hanno potuto sospettare chi ci fosse – nominato più volte – dietro a quelle domande. Ma Vendola ha ribaltato i giochi e dato dei contenuti, con buona pace della giornalista) è un’intervista di oggi su L’Unità a Claudio Scajola, ministro per lo sviluppo economico.

Finalmente il progetto del governo sul nucleare è chiaro: scavalcare totalmente le popolazioni, precludendo ogni possibilità di decidere sul destino del proprio territorio; non sfruttare le possibilità di occupazione, lasciando alle nostre imprese solo le briciole della bassa manodopera; abdicare in favore dei privati sulla programmazione. Ovvero, l’esatto opposto di ciò che ha in mente la Regione Lazio in tema di energia

Tuona oggi l’assessore regionale agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti, Giuseppe Parroncini. Il tema riguarda da vicino Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, papabile per ospitare una centrale.

Vendola, plebiscito alle primarie in Puglia

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Valanga Vendola, dice RaiNews24. Nichi Vendola stravince, Francesco Boccia, martire di una battaglia che chissà se è stata mai sua, scompare. I sostenitori di Vendola sono entusiasti. Applausi, gioia. Perde Massimo D’Alema? Perde una parte dell’apparato del Pd? Che fine farà il Partito Democratico, ora?

Si tratta di una vittoria di un’idea della politica. A differenza del Pdl, dove le decisioni si prendono a palazzo Grazioli, per noi ha deciso una parte di popolo: un fatto di democrazia. La politica è questo: quando un popolo decide la propria direzione di marcia. Continuare a tenere vivo il laboratorio pugliese, una speranza per un sud che non assomiglia a Gomorra.

I numeri sono schiaccianti – 70% per Vendola, 30% per Boccia – e Nichi che apre a D’Alema e a Boccia parlando del loro coraggio nel cogliere questa sfida. Il numero di votanti è altrettanto significativo: quasi 200mila. Nel frattempo, c’è anche il candidato per il centrodestra: Rocco Palese.