“Progetto vittime”: prevedere strutture per accogliere delle vittime di violenza

“Progetto vittime”: prevedere strutture per  accogliere chi è stato vittima di violenza. Domani, 25 marzo, un’interessante iniziativa per estendere un po’ gli orizzonti. Presso la sala Conferenze di Palazzo Marini della Camera dei Deputati si terrà un importante convegno organizzato dall’Associazione “Progetto vittime” in collaborazione con l’Associazione “Dialoghi” dal titolo: “Il problema della cura e tutela delle vittime di reati violenti e dei loro parenti tra certezza della pena e disagio sociale”.

Il Convegno vuole essere l’occasione per fare il punto sulla situazione istituzionale e legislativa per la cura e la tutela di chi ha subito un reato violento, cercando anche di capire come le autorità politiche, il mondo giudiziario e la realtà sanitaria d’Italia possono cooperare a realizzare un percorso che tuteli l’integrità e la sanità di chi ha gia subito gravemente, fornendo risposte adeguate e coerenti con i bisogni espressi prima, durante e dopo il processo, ed inoltre che assicuri la costante presenza dello Stato a coloro che ne hanno bisogno coerentemente ai principi costituzionali. Al Convegno, infatti, interverranno i deputati e i senatori italiani interessati, esponenti della magistratura e avvocati, chi si occupano della cura delle vittime e dei parenti dal punto di vista sanitario e soprattutto, coloro che hanno subito un crimine violento ed i loro parenti.

Camera: no alla sfiducia con 314 voti. Il Governo tiene

Foto: AP/LaPresse

Dibattito acceso, come nelle aspettative, alla Camera dei Deputati dove il voto di fiducia al Governo presieduto da Silvio Berlusconi è rimasto incerto, dal punto di vista numerico, fino all’ufficialità dei numeri.

Che dicono: 311 voti di sfiducia, 314 voti di fiducia, 2 astensioni. Governo in piedi, situazione politica un po’ più chiara ma il bello verrà nei prossimi giorni.

Più di una le sorprese dell’ultimo momento: innanzitutto le defezioni in quota a Futuro e Libertà dove tre parlamentari non hanno seguito le indicazioni del partito. Polidori (no alla sfiducia), Moffa (non si è presentato al voto), Siliquini (no alla sfiducia con dichiarazione di voto: “Non è cambiato nulla rispetto al 29 settembre, non voto la sfiducia”) hanno di fatto stravolto le previsioni di un pareggio. In secondo luogo, il sì alla sfiducia di Paolo Guzzanti, ex PdL e attualmente deputato del Pli, che era invece annoverato nelle file dei filo-governativi.

Fabio Granata (Fli) e Giorgio Conte (Lega Nord)
hanno sfiorato il contatto fisico in occasione del “voltafaccia” non annunciato della Polidori, il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato costretto a sospendere la seduta.

Le dichiarazioni di voto dei maggiori gruppi parlamentari riportate a stralci:

Fini: “In Italia la corruzione continua”

Gianfranco FiniChi pensava che Tangentopoli si fosse conclusa con la caduta della Prima Repubblica, dovrà ricredersi, almeno a sentire le parole di Gianfranco Fini. Il presidente della Camera, ieri agli studenti dell’Università “Luiss” di Roma e stamattina in un’intervista a “Il Riformista” ha ribadito che la corruzione corrode ancora l’Italia, ma con scopi diversi rispetto al passato:

Forse la corruzione non è mai scomparsa. La differenza è che all’epoca di Tangentopoli era una corruzione finalizzata perlopiù al mantenimento del vorace sistema dei partiti. Oggi non mi sembra che i partiti siano voraci come un tempo.

Il che non vuol dire  che la corruzione sia meno diffusa, solo che è diventata individuale e non di sistema. Non è una consolazione, anzi è un’aggravante. Il problema di oggi è che la politica è vista più come una professione che non come una missione.

E c’è un problema serio di selezione della classe dirigente. Ci siamo ridotti a una visione dell’impegno politico come gestione del quotidiano. Facciamo politica o con lo specchietto retrovisore o incatenati alla contingenza quotidiana. Manca  una visione strategica del futuro.

Camera istituisce Osservatorio su xenofobia e razzismo

cameraXenofobia e razzismo. L’Italia cerca di arginare i pregiudizi, istituendo un “Osservatorio sui fenomeni di xenofobia e razzismo diretto alla sensibilizzazione su tali tematiche, al monitoraggio e alla valorizzazione delle attività svolte in materia da organismi pubblici e privati”. L’ha comunicato la Presidenza della Camera dei deputati in una nota dell’ufficio stampa, in cui viene precisato:

L’Osservatorio che si è riunito per la prima volta questa mattina a Montecitorio, si compone pariteticamente di otto deputati, scelti dalla Presidenza sulla base delle esperienze già acquisite sulla materia, con riferimento ai diversi profili in cui essa potrà articolarsi, ed è coordinato dai Vicepresidenti della Camera Rosy Bindi e Maurizio Lupi, nella qualità di Presidenti, rispettivamente, del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione e del Comitato per la comunicazione e l’informazione esterna.

Codice Internet: Obama e la politica italiana

Strano binomio, vero? Cosa c’entra Obama con la politica italiana? L’accostamento concettuale, almeno in termini di realtà, lascia perplessi. Ma colmi di speranza.
Ieri Codice Internet era in Parlamento. Ed ha ragione Michele Ficara quando esordisce:

Avevo paura che fosse il solito convegno palloso dove ci si parla addosso o si finisce a litigare tra destra e sinistra, mentre invece è stata una piacevole sorpresa

Il punto di partenza era semplice e sotto gli occhi di (quasi) tutti: Obama 1 mese dopo: la vittoria di Internet?. Ecco perché da un lato c’era l’Onorevole Antonio Palmieri, Responsabile Nazionale Comunicazione Elettorale e Internet Forza Italia/PDL, e dall’altro l’On.le Paolo Gentiloni, Responsabile Nazionale Area Comunicazione PD.