S&P: Italia performance impressionante. Ma non crediamo ai buoni propositi del Governo su spesa pubblica e pubblica amministrazione

Padoa
Dovessimo poter cominciare a sperare? Da una parte, i toni pollyanneschi di Prodi. Ottimismo ottimismo ottimismo. Dall’altra, i toni senza mezzi termini e tutt’altro che positivi di Beppe Grillo: Italiani CORAGGIO! CORAGGIO! Verso la catastrofe, ma con ottimismo! Ma a parlare, questa volta, è stata la S&P, la severissima, indipendente agenzia internazionale di rating Standard&Poor’s .
La S&P, definizione del sito ufficiale, altri non è che the world’s famous provider of independent credit ratings, indices, risk evaluation, investment research and data. Altisonante. Insomma, una garanzia di dati reali. Si tratta della più celebre e accreditata agenzia al mondo speciliazzata nel dare giudizi sugli indici economici, sui rischi di impresa e sugli investimenti in ogni paese. Ed è proprio questa credibile fonte che definisce quella dell’Italia una performance impressionante. E ad essere stupefacente, per la S&P, è in particolar modo il rapporto deficit-pil sceso nei primi nove nesi del 2007 all’1,3%
. L’1,3%del deficit/pil del Paese costituisce il migliore risultato in Italia dal lontano 1999. Segnale di una performance impressionante in termini di bilancio generale.
Ma non finisce qui. In più, la società, nel suo report, definisce lodevoli gli sforzi del Governo in termini di evasione fiscale. Per ritornare con i piedi per terra, infine, la S&P rammenta che la performance migliore del previsto è frutto, anche, di una componente ciclica non quantificabile. Siamo alle solite: quel che c’è di positivo, proviene anche – non del tutto, non sia mai, ma è la caratteristica intrinseca dell’italiana essenza – da un non voluto, o meglio non del tutto controllato, funzionamento del mondo.
E il Professore quasi non ci può credere. Ecco che può finalmente appigliare quel suo ottimismo ottimismo ottimismo a qualcosa di plausibilmente indipendente e quantomeno straniero. Tutto contento, Romano coglie la palla al balzo. Ha detto ora di aspettarsi un miglioramento del rating da parte di S&P . L’indice, comunque, non subirà variazioni fino al momento di nuove notizie sui dati della spesa. Il miele di Prodi. Questo mi fa piacere perché penso che l’indice verrà corretto fra non molto tempo, perché miglioramenti progressivi vengono fatti anche sul lato della spesa, evidentemente più lenti rispetto al lato delle entrate, ma ugualmente diretti verso la linea giusta.

Gilioli e il post della zizzania: nessuno tocchi Beppe Grillo

Beppe Grillo

Il mondo dei blog è mondo assai strano. Abbiamo, forse, uno strumento e invero non siamo perfettamente in grado di capire quale ne sia l’utilizzo migliore, o dove ci stia portando.Scoppia oggi la polemica Grillo-Gilioli. Nei seguenti termini.


Due giorni fa, il buon Gilioli pubblica, sul suo blog, Piovono rane, su L’Espresso, il post L’intervista mai fatta a Beppe Grillo. Valanga di risposte. Alessandro Gilioli, è, in verità, uno dei pochi giornalisti italiani che ancora, a volte, sembrano fare il loro lavoro. Che possono ancora essere definiti giornalisti. Non si può dire che non porti avanti delle inchieste: condivisibili o meno, non si può negare che, nel suo cammino, abbia sollevato alcuni polveroni scomodi. Questa volta, però, il Nostro si è andato a impelagare in un territorio minato, almeno dal punto di vista del popolo. Ha toccato Beppe Grillo.