Renzo Bossi, dalla maturità all’Inghilterra

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C’è la storia di Renzo Bossi. Una storia che ha già scatenato tutta la Rete. La storia dell’incarico da 12mila euro al mese, della carica ad hoc nell’osservatorio dell’expò di Milano… Il contrasto con quanto sempre dichiarato dalla Lega si sa, è sempre stata contraria all’odioso nepotismo di “Roma Ladrona”, al clientelismo, ai collegamenti con i pur veri e drammatici usi criminali di un Sud fermo e prigioniero di se stesso.

Mando Renzo a studiare in Inghilterra, dice il papà Umberto Bossi. Perché qui Renzo è al centro della polemica e di “malignità”. E’ che non ha proprio un cv “inopinabile…”: bocciato tre volte all’esame di stato (l’ha passato, ora, sì), team manager della Nazionale Padana, inventore e promotore di “Rimbalza il clandestino” – per cui è stato anche denunciato dall’Arci – e infine la storia dell’incarico all’Expoj da 12mila euro.

Rimbalza il clandestino, denunciati Renzo Bossi e la Lega

rimbalza il clandestinoEra un’applicazione di Facebook, ma ora, al link segnalato, compare la scritta di errore

L’applicazione Rimbalza il clandestino! non è al momento disponibile a causa di un problema con il programmatore esterno. Stiamo investigando nella situazione e ci scusiamo per l’inconvenienza

Mentre loro “investigano” su un’applicazione che non va più nel “magico mondo” di Facebook, è ancora possibile invece visitare il gruppo: Facciamo chiudere il gioco leghista “Rimbalza il clandestino”. Gruppo che non aveva preso bene il giochino con cui alcuni si dilettavano.

Dopo il “salto, la descrizione del gruppo.

Prendetevi le nostre impronte

Mentre il paese è distratto, come sempre, dalle imprese del cavaliere in tema di giustizia (Ma và!), è cominciato il censimento della popolazione rom in Italia. E si registrano i primi “ammutinamenti”.
Uno, e solo per esempio, è quello del prefetto di Roma – dico Roma – Carlo Mosca, che ha escluso dalle misure operative quella della raccolta delle impronte digitali. Lo stesso dicasi per Milano, dove per i primi campi censiti non è ancora stata messa in atto la schedatura dei dermatoglifi (se volete fare bella figura con gli amici…). Ecco, l’atteggiamento dei prefetti di Roma e Milano la dice lunga sulla popolarità della scelta operata dal ministero dell’Interno, Roberto Maroni, di includere questa misura nelle operazioni di censimento, e di farlo anche per i minori (orrore!).
Come se non bastasse, ieri abbiamo assistito, nel corso di alcuni telegiornali, al censimento di alcuni campi nomadi di Napoli. La sorpresa è stata grande nel vedere il “papello” con i dati necessari all’identificazione. Accanto alle classiche generalità e allo spazio dedicato alle impronte, leggiamo la voce “religione” (orrore!). A spiegare in modo inequivocabile il perchè di questi orrori, qualora ce ne fosse bisogno, ci pensa con efficacia e lucidità il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.