Istat, il PIL in perdita. Italia in recessione

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Il prodotto interno lordo della nostra nazione è un calo. E’ quanto afferma l’ISTAT nell’ultimo suo resoconto relativo all’ultimo trimestre del 2011 dove si denota una flessione in negativo del PIL italiano dello 0,1%. Questa è la prima nota negativa per il PIL dal 2009, per questo, l’Istat ha rivisto al ribasso le stime per i primi due trimestri del 2011.
Secondo l’ISTAT nel terzo trimestre del 2011, il PIL è dello 0,2% rispetto al trimestre precedente nello stesso anno. La crescita italiana è pari allo 0,5%. Per verificare l’effettiva recessione italiana, è necessario che ci sia una perdita del PIL per due trimestri consecutivi per tanto si aspettano i dati dell’ultimo trimestre del 2011.

Violenza sessuale: i numeri degli stupri in Italia

Roma, violentata (sì, no , forse)da due ragazzi in (o a ridosso di) una toilette chimica ubicata in una grande discoteca, lei e loro (in due) poco più che ventenni. Capri, qualche giorno prima: stuprata a due passi dalla piazzetta dopo una notte a base di alcool e passi di danza, lei e lui (da solo) non ancora maggiorenni. Volessimo scomodare gli archivi, l’angoscia crescerebbe in maniera esponenziale con il novero di casi che si andrebbe ad ammonticchiare nel dossier. Uno studente, un portiere, un collega di lavoro, un disoccupato, un alcolizzato, un marito, un amante, un conoscente, un parente.

Volti, anagrafica e fisionomia assai differente, variegata: la sola comunanza di essere parte della razza maaschile del genere umano. Tracciare il profilo generale dello stupratore comune pare un azzardo improbabile ma si cominci con un paio di dettagli utili a smentire la realtà percepita e – eventualmente – svelare uno scenario più che parzialmente diverso rispetto a quel che – banalizzando – viene ritenuto. Parola ai numeri: non più del 10% degli stupri commessi in Italia sono attribuibili a stranieri, lo dichiara l’Istat riconducendo l’analisi all’anno 2007.

Sono i dati in tal senso più recenti e di facile consultazione cui hanno fatto seguito altre statistiche diffuse dal Vimilnale e che raccontano in effetti una realtà leggermente differente: secondo i dati del ministero dell’Interno, sono di nazionalità italiana il 60,9% degli autori di stupro commessi nel nostro Paese (a fronte di un 7,8% di nazionalità romena e di un 6,3% di nazionalità marocchina; le vittime dello stupro sarebbero per il 68,9% di nazionalità italiana. Per fare ulteriore approfondimento, proviamo a spulciare quel che si evince dalla ricerca (2006) svolta in sinergia tra Istat e Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità (che l’ha finanziata con i fondi del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza” e “Azioni di sistema” del Fondo Sociale Europeo).

Spulciando i numeri, si legge:
1. Sei milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita.
2. Cinque milioni di donne hanno subito violenze sessuali, 3 milioni 961 mila violenze fisiche.
3. Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri.
4. Il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner.
5. Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate: punte del 96% in merito alle violenze subite da un non partner; picchi del 93% di omertà rispetto alle violenze di un partner.
6. La percentuale degli stupri non denunciati si aggira intorno al 91,6%.

Tornando ai numeri Istat, alcune certezze: