Navi dei veleni. Quando il caso è chiuso (sic!)

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Navi dei veleni. Se ne parla in tono sommesso. E c’è una svolta, che ai più non piace. Il Governo italiano, infatti, ha respinto la petizione del Quotidiano della Calabria. Petizione che domandava chiarezza su possibili rifiuti radioattivi nella regione. Pensare che Legambiente era così soddisfatta della suddetta petizione…

Liberi dalle scorie. Questo il nome dell’istanza firmata da 28mila persone. Si chiedeva, con essa, anche la ricognizione del contenuto della stiva della nave Catania di Cetraro. Nonché di capire se ci fossero altri relitti persi nel mar Mediterraneo, e di radionuclidi artificiali a Serra d’Aiello e Aiello Calabro.

Solo che. L’esecutivo ha detto di ritenere il caso chiuso. Caso chiuso dopo il ritrovamento del relitto di cui sopra, nei pressi di Cetraro.

Foto|Melitoonline

Chiaiano, aperta indagine a Bruxelles sulla discarica

Un’indagine sulla realizzazione della discarica di Chiaiano: la commissione per le petizioni della Comunità Europea ha deciso di chiedere a Bruxelles di indagare. A riportarlo è PandoraTV. Ricordate Chiaiano?

La petizione ha ottenuto dunque un primo risultato per i suoi sostenitori. La scelta di localizzare una discarica a Chiaiano, zona ad altissima densità di popolazione, viene bocciata dai cittadini che aderiscono alla protesta sia per ragioni economiche che per motivazioni di impatto ambientale. Si dicono certi del fatto che la giustizia, prima o poi, farà il suo corso.  Noi continueremo a lottare PER IL BENE COMUNE, convinti che non è più tempo di essere leggeri sullo sperpero di denaro pubblico, sulla salute dei cittadini e del pianeta.

Donne in rivolta. Contro la sinistra

Aborto
Io vorrei che per una volta Veltroni, Fassino,Bertinotti & Co. la smettessero di abbassare sempre la testa, perchè ora hanno veramente rotto le palle con tutto questo perbenismo. E’ ora di prendere posizioni di decidere da che parte stare. W Zapatero. Questo è solo uno dei tanti commenti alla petizione. Le cui prime firmatarie sono, in ordine rigorosamente alfabetico: Simona Argentieri, Natalia Aspesi, Adriana Cavarero, Isabella Ferrari, Sabina Guzzanti, Margherita Hack, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini, Alda Merini, Valeria Parrella, Lidia Ravera, Elisabetta Visalberghi.
L’appello è forte, e a prescindere dal contenuto (se possibile) è l’ennesimo richiamo ad una sinistra che si guarda bene dal rappresentare il suo elettorato.
Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta! L’offensiva clericale contro le donne – spesso vera e propria crociata bigotta – ha raggiunto livelli intollerabili.