Pedofilia, Roger Vangheluwe ammette “ho abusato delle mie nipoti ma non sono un pedofilo!”

Foto: Ap/LaPresse

L’EX vescovo di Bruges in una recente intervista rilasciata alla televisione VT4 ha affermato di aver abusato delle nipoti ma di non sentirsi un pedofilo. Roger Vangheluwe, ha anche dichiarato che gli abusi su uno dei due nipoti andava avanti da oltre 13 anni, mentre sul secondo nipote, duravano da meno di un anno.

Tutto questo non ha niente a che vedere con la sessualità. Mi sono più volte occupato di bambini e non ho mai sentito la minima attrazione. Era un problema di intimità” ha dichiarato l’ex vescovo.

Pedofilia: vescovo norvegese confessa abuso su minore

VaticanoPrimo caso di pedofilia legato alla Chiesa cattolica in Norvegia. Un vescovo del paese scandinavo, infatti, ha ammesso di aver abusato sessualmente di un ragazzo minorenne. A scriverlo sul suo sito è la tv di stato norvegese, Nrk, la quale sottolinea che tale confessione ha portato lo scorso giugno alle dimissioni del prelato.

Secondo l’emittente l’ormai ex uomo di Chiesa si chiama Georg Mueller che lasciò il suo incarico, comunicando la decisione durante la messa domenicale. “È stato un abuso sessuale il motivo che lo ha spinto alle dimissioni” scrive la Nrk online, che aggiunge: “La Chiesa cattolica ha pagato alla vittima tra 400.000 e 500.000 corone norvegese (tra 50.000 e 65.000 euro) a titolo di risarcimento danni”.

L’abuso è stato perpetrato quando Mueller era un semplice prete ed è prescritto per la legge norvegese. Secondo il quotidiano norvegese Adresseavisen, la vittima era un chierichetto che ha mantenuto il segreto per più di 20 anni. È stato il vescovo di Stoccolma a farsi carico del caso, che è stato inviato al Vaticano, la cui valutazione ha portato alle dimissioni di Mueller, in quel momento vescovo di Trondheim.

Pedofilia, Cei: “Pronti a collaborare”

papa_benedettoDavanti alla pedofilia, i vescovi italiani puntano il dito contro i reati sui bambini e “non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati”.

Lo si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio episcopale permanente, diffuso oggi dalla Cei. La riunione si è tenuta la settimana passata a Roma.

New York Times: papa Benedetto XVI occultò caso pedofilia

benedetto_xviSecondo il New York Times on line, nel 1996 Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone, allora entrambi cardinali, nascosero un caso di pedofilia negli Stati Uniti, che riguardava un reverendo Joseph Murphy, accusato di aver abusato di almeno 200 bambini sordi in una scuola del Wisconsin. Il sacerdote americano è deceduto nel 1998 e aveva lavorato nell’istituto dal 1950 al 1977.

Nel 1996 l’attuale papa Benedetto XVI, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, non rispose a due missive inviategli dall’arcivescovo di Milwaukee, Rembert Weakland, mentre otto mesi più tardi il suo numero due, il cardinale Tarcisio Bertone, attualmente segretario di stato Vaticano, organizzò un processo canonico segreto con i vescovi del Wisconsin che avrebbe potuto portare all’allontanamento di padre Murphy.

Pedofilia, papa Benedetto XVI incontra vescovi Irlanda

benedetto_xviPedofilia nella Chiesa cattolica. Sono iniziati questa mattina, a porte chiuse, i colloqui fra papa Benedetto XVI e i vescovi della Conferenza episcopale d’Irlanda. E’ stato proprio il papa a volere questo incontro, in seguito ai ripetuti abusi su minori commessi da esponenti della Chiesa irlandese nell’arco degli ultimi trent’anni. I casi denunciati sono oltre 300 e sono emersi in due distinti rapporti giudiziari, che hanno spinto papa Ratzinger a convocare in diverse circostanze i presuli irlandesi per gettare luce sulla vicenda.

Ai colloqui, che sono cominciati alle 9:30 e finiranno con molta probabilità domani alle 13, partecipano, oltre ai vescovi irlandesi, i massimi vertici della segreteria di Stato vaticana e numerosi esponenti dei dicasteri competenti della Curia romana. Tra questi, il prefetto della Congregazione dei vescovi, card. Giovanni Battista Re, il prefetto per la Dottrina della Fede, card.William Joseph Levada e mons. Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi. Solo domani è previsto un comunicato ufficiale sull’incontro fra il Santo padre e gli esponenti della Chiesa irlandese.

Gabriella Carlucci, genio informatico

La proposta di legge per regolamentare Internet dell’Onorevole Gabriella Carlucci? Scaltrezza di questi giorni. Potevano fare un .pdf, potevano farlo su un altro pc, potevano inventarsi l’account Pippo Pippo. Ma no, perché? La democrazia parte da Internet, ma è necessaria la tracciabilità dell’utente, dice l’Onorevola. Sul blog di Stafano Quintarelli un interessante dibattito sui contenuti della proposta. Nel fattempo, invece, quanto Massimo Mantellini riporta sul suo weblog ha dell’esilarante.

Era nell’aria da un po’ l’intenzione dell’ex showgirl di proporre un disegno di legge (Atto Camera n. 2195) “per assicurare la tutela della legalità nella rete internet e delega al Governo per l’istituzione di un apposito comitato presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. Il titolo è: Proposta di legge per “Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri”. Provate a scaricare dal sito della Carlucci il .doc, e banalmente a verificarne le “proprietà”.

Pedofilia e castrazione chimica. Veltroni parlò

Veltroni

Tra una promessa di crescita di salari e l’altra, tra una speranza e un ricordo che insomma, è tutto difficile ma si può fare, Uolter esplicita finalmente la faccenda spinosa e terribile della lotta alla pedofilia.

Pochi giorni, pochissimi, sono passati dal 17 febbraio. E’ di quel giorno una notizia che fa, a dir poco, paura. E’ stato in cella per nemmeno un anno. L’accusa, per lui, era quella di avere stuprato tre sorelline. Un mese fa è tornato libero: la condanna, totale, era di sei anni e quattro mesi, ma aveva solo l’obbligo di firma. Con il semplice obbligo di apporre una firma, era libero di agire. E ha abusato di una bimba di quattro anni.

La madre, lontana parente, gliela aveva affidata. E la bimba ha raccontato tutto alla mamma. Una perizia medica, impietosa, ha confermato.