Ciancimino: “Forza Italia frutto di trattativa fra Stato e mafia”

Berlusconi_sorrideForza Italia è il frutto della trattativa” tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi del ’92. L’ha detto Massimo Ciancimino durante la sua deposizione al processo che vede imputati il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento alla mafia. A riportarlo a Ciancimino junior sarebbe stato suo padre, Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo, che avrebbe avviato la trattativa con i Carabieri e Cosa Nostra dopo le strage di Capaci.

Processo Mori, Ciancimino junior: “Mio padre evitò arresto Provenzano”

mafiaProcesso Mario Mori, generale dei carabinieri, per favoreggiamento alla mafia. In questo momento sta deponendo nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, a Palermo, Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco del capoluogo siciliano, il quale identifica il “signor Franco” come esponente dei servizi segreti, che aveva rapporti con il padre Vito. Quest’uomo misterioso fece recapitare a Ciancimino junior le condoglianze di Bernardo Provenzano per la scomparsa del papà.

Quando lo vidi dopo la tumulazione, ebbi un colloquio con lui. Mi diede anche una busta contenente un messaggio di condoglianze che veniva dal signor Lo Verde (il boss Provenzano). Me lo disse lui che era un messaggio che proveniva da Provenzano.

Nel 1990, grazie alle sue amicizie che aveva in Corte di Cassazione, mio padre riuscì a fare annullare l’ordine di custodia che fu emesso dal gip Grillo per la vicenda mafia e appalti.

Stato-Mafia: Il Papello

papelloLo scoop è di Lirio Abbate, neo acquisto de L’Espresso. Queste sono le foto del “papello di Riina” pubblicate su l’Espresso. Anche Antimafia Duemila, naturalmente, rilancia la notizia e spiega:

In testa al documento, nelle poche righe che si distinguono, sono chiaramente visibili i nomi di Mancino e Rognoni nonché, più in basso, quello del generale Mario Mori del Ros. Al quale il papello sarebbe stato al tempo consegnato, circostanza che lo stesso Mori ha sempre negato. I fogli, che contengono 12 richieste formulate da Riina allo Stato sono stati consegnati ai magistrati da Massimo Ciancimino, figlio di don Vito Ciancimino. E tra le richieste leggibili vi è l’abolizione del 416 bis (il reato di associazione mafiosa) accompagnata dalle seguenti annotazioni corrispondenti ad altrettante differenti richieste: “Strasburgo maxi processo”; “Sud partito” e infine “riforma della giustizia all’americana, sistema elettivo…“.