Regionali 2010: maratona elettorale

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Finalmente, dirà qualcuno, siamo in dirittura d’arrivo. I seggi per le elezioni amministrative 2010 chiuderanno alle 15 (per chi vuole, quindi, votare last minute c’è ancora un’ora e mezzo di tempo). Qui su PoliticaLive seguiremo la maratona elettorale per aggiornare, condividere e commentare insieme exit poll, proiezioni e risultati elettorali man mano che arrivano.

Per il momento, il dato certo è quello dell’aumento dell’astensionismo (già anticipato da praticamente tutti i sondaggisti, ma la cui consistenza ha superato ogni previsione): alle 22 di ieri l’affluenza alle urne era del 47%. Nel 2005 era pari al 56%. La percentuale più alta di astenuti nel Lazio.

Buona maratona!

ore 15.00. Seggi chiusi. Va con la maratona. Dalla chiusura cominciano le operazioni di scrutinio, a partire dalle regionali.

ore 15.10. Sky ha scelto di non dare gli exit poll, come aveva anticipato. La scelta è spiegata dalla percentuale di astensionismo, dalla non certa attendibilità dello strumento, soprattutto per queste amministrative così “avvelenate”: insomma, per una generica “prudenza”. E soprattutto perché, dicono da Sky, in Piemonte e nel Lazio i sondaggi “ballerebbero” tanto da non permettere previsioni di sorta. Seggi chiusi, comunque. Partono gli scrutini. Stay tuned.

ore 15.20. Gli italiani hanno votato per il rinnovo di 13 regioni, 4 province e oltre 400 comuni. Iniziano le operazioni di scrutinio. Si dà, come si diceva, precedenza ai risultati delle regionali: dovremmo avere un quadro attendibile in giornata.

ore 15.25. Arriva intanto, dal ministero degli interni, il dato aggiornato dell’affluenza alle urne a votazioni chiuse. Per le regionali, l’affluenza alle urne, calcolata al momento per 1.762 comuni su 5.068, vede una percentuale di votanti pari al 63,91%. Alle precedenti regionali è stata del 71,61%. Per le provinciali, calcolata per 93 comuni su 339, la percentuale è del 64,42% a fronte del 66,92% del 2005. Per le comunali, (63 comuni su 460), la percentuale votanti è del 65,72%. Alle precedenti elezioni era il 69,08%. Al momento l’affluenza è in calo, in media, dell’8% rispetto alle regionali del 2005.

ore 15.29. Ecco la nota di Sky: Le intention poll raccolte da Digis per SKY Tg24 e relative alle 13 regioni, attese alla chiusura dei seggi, non saranno diffuse. Lo ha reso noto la redazione di SKY Tg24 perché “il sensibile calo dell’affluenza al voto rischia di pregiudicare la validità degli intention poll”.

ore 15.32. Tra gli aventi diritto al voto, un italiano su tre non ha votato. Sarà anche interessante scoprire il numero delle schede nulle, bianche, annullate.

ore 15.36. Le previsioni sui risultati delle elezioni regionali elaborati dall’Istituto Piepoli per conto di Telenorba vedono tre Regioni incerte. Piemonte, Lazio, ma anche la Liguria che vede la lotta tra Burlando e Biasotti. Le prime proiezioni dell’istituto: probabile vittoria di Formigoni in Lombardia, Zaia in Veneto, Vendola in Puglia, De Filippo in Basilicata, Scopelliti in Calabria, Errani in Emilia Romagna, Rossi in Toscana, Spacca nelle Marche, Caldoro in Campania e Marini in Umbria.

ore 15.45. Puglia: proiezione dell’istituto Piepoli. In testa Nichi Vendola, governatore uscente, con il 46%. Rocco Palese per il centrodestra è dato al 44,5%, e Adriana Poli Bortone per l’Udc al 9%.

ore 16.12. Prime proiezioni.

Lombardia. Roberto Formigoni 55.4 (la sua vittoria è una delle poche cose certe di queste elezioni), Filippo Penati 33.8 per il centrosinistra, Savino Pezzotta per l’Udc 5%.

In Emilia Romagna 52.8 Vasco Rrrani 35,3 Anna Maria Bernini, Giovanni Favia 8,3.

Per l’Umbria: Catiuscia Marini 53,8, scarto ampio rispetto a Fiammetta Modena 39,5, Paola Binetti 6,7% dei voti.

Toscana Enrico Rossi centrosinistra 59%, centrodestra con Monica Faenzi al 34%, Francesco Bodi al 5,3%. Umbria, Toscana ed Emilia Romagna rimarrebbero al centrosinistra, Lombardia al centrodestra. Nulla di nuovo, al momento, sotto il sole.

ore 16.28. Veneto 62% al ministro Luca Zaia, centrodestra, Giuseppe Bortolussi, centrosinistra 28%, Antonio De Poli 6,2. Marche GianMario Spacca 51,4 Emilio Marinelli centrodestra 40, Massimo Rossi 8,6. Puglia. Nichi Vendola, centrosinistra 45,1 e Rocco Palese per il centrodestra al 42%. Adriana Poli Bortone per l’Udc al 12,5%.

ore 16.44. Parla il ministro Maroni che dà i risultati finali dell’affluenza alle urne. La regione che ha avuto il calo maggiore è il Lazio, con il 10%. In genere, il dato per le regionali è: 63,91% di votanti a fronte del 71,61% del 2005.

ore 17.00. Piemonte: Roberto Cota (centrodestra) al 48,1 e Mercedes Bresso (centrosinistra) al 47,8. Davide Bono 2,8. Liguria: Claudio Burlando 50,1 e Sandro Biasotti 49,9. Lazio Emma Bonino e Renata Polverini 49,7. Campania: Stefano Caldoro 55,7, Vincenzo De Luca 41,7, Paolo Ferrero 1,4. Basilicata. 59,7 per Vito de Filippo candidato centrosinistra, Nicola Giovanni Pagliuca al 28. Calabria: Giuseppe Scopelliti al 57,8. Agazio Loiero al 33,2.

ore 17.32. Update Puglia: Vendola 47,4, Adriana Poli Bortone (che manda a dire agli ex alleati del centrodestra “fate un bagno di umiltà, perché una coalizione ci avrebbe fatto vincere”) al 9,7, Rocco Palese 42,4%, Michele Rizzi 0,5 Alternativa Comunista 0,3%.

ore 20.00. A metà scrutinio a Roma, la Bonino in vantaggio con 54.16% e la Polverini 45.25%.

ore 20.10. Umberto Bossi dixit:

Al nord la sinistra non esiste più. Ci sarà pure un motivo se gli operai non la votano più. Berlusconi i voti se li è presi. Il punto è proprio il perché la sinistra ha perso tutti i voti. Tutto il resto sono storie. Non ci sarà battaglia nel Pdl, è la sinistra che è andata a picco, è andata ko. Adesso facciamo le riforme

ore 21.15. Eletto Renzo Bossi.

ore 21.20. Due regioni in bilico: Piemonte e Lazio all’ultima scheda. Il centrosinistra porta a casa Liguria, Emilia, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata. Il centrodestra Veneto, Campania. e Calabria. La Lega in volata.

Presidenziali USA: Le prime percentuali ufficiali

Prime percentuali ufficiali per questo Election Day con il 2% delle urne svuotate e conteggiate in Indiana, uno degli stati chiave, e l’1% in Kentucky. I risultati per ora vedono ampiamente in vantaggio McCain in Kentucky con un 69% a discapito del 30% del suo rivale.

Invece la situazione in Indiana, uno di quegli stati che è conteso ovvero che potrebbe essere decisivo nella vittoria di uno o dell’altro candidato, è molto più equilibrata. Al momento attuale siamo al 51-48% per Obama con circa 60.000 voti conteggiati.

Alla situazione attuale il Kentucky porterebbe 8 voti elettorali a John McCain, mentre l’Indiana darebbe a Obama 11 voti elettorali, ancora più importanti se considerati come un’ulteriore vantaggio rispetto a quello già previsto dal coloured candidate. Naturalmente tra 10 minuti si chiuderanno ufficialmente i primi stati e con loro arriveranno i primi dati ufficiali a riguardo con le prime idee certe su queste presidenziali USA 2008.

Primarie USA: Come si crea una campagna elettorale

Al termine di questo articolo inizierete a capire come mai negli Stati Uniti riescono al termine di una sessione di primarie a “indovinare” come andrà a finire e soprattutto con che scarto (se non in sporadici casi in cui cascano in qualche errore).

Una situazione ben lontana da quella realtà che oggi sono gli exit-poll italiani, divenuti ormai credibili quanto i giornali di gossip. Ovvero nella miriade di notizie che vogliono passarci magari una vera ci sarà pure.

Negli Stati Uniti sono gli stessi comitati elettorali delle due fazioni a gestire la situazione delle previsioni elettorali e il lavoro da loro svolto è stato impressionante negli ultimi anni.