E’ la stampa, bellezza

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È la stampa, bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente… niente!, diceva, e tutti lo ricorderanno, Humphrey Bogart alias Ed Hutchinson, giornalista ne L’ultima minaccia, film del 1952, diretto da Richard Brooks: uno dei più significativi in tema di libertà di stampa.

E’ la stampa, bellezza, e quella estera non cessa di seguire con particolare attenzione il Premier italiano. Certo, ci sarebbe da seguire (e materiale non manca), anche l’attuale opposizione nelle sue forme passate, presenti e future. Attendiamo che una qualche emanazione veramente indipendente – carta stampata, televisione… –  lo faccia. Siamo certi che accadrà.

E’ la stampa, bellezza, e Repubblica non manca di rilanciare quanto gli esteri scrivono. Il che è, se vogliamo, amaro, perché italiche emanazioni più o meno nobili hanno necessità di sottolineare che la faccenda è pregnante per il mondo, quindi in quanto tale dotata di dignità di copertura. Non ci dovrebbe essere necessità di sudditanza, no?

Villa Certosa, in arrivo nuove foto?

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Silvio Berlusconi, ancora foto. Il fotografo sardo Antonello Zappadu, balzato agli onori della cronaca per le foto di Villa Certosa pubblicate da El Pais, fuori l’aula di tribunale di Tempio Pausania, (dove decideranno se verrà o meno processato per violazione di domicilio e violazione della privacy), rivela la storia delle foto pubblicate da Oggi due anni fa. Foto del Premier (allora capo dell’opposizione) con cinque ragazze che si alternano nel sederglisi in grembo nei giardini di villa Certosa.

Zappadu rivela:

Le 700 foto che mi hanno sequestrato non sono le sole che ho fatto. Se proprio la devo dire tutta, io, tra il 2006 e il 2009, ho scattato cinquemila fotografie. All’aeroporto di Olbia e all’interno di Villa Certosa

E c’è chi gli chiede: che foto?