La Camera autorizza l’arresto di Papa, il Senato salva Tedesco

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E’ stata una giornata politica assai convulsa, quella appena trascorsa, in entrambi i rami del Parlamento. La Camera, infatti, si doveva pronunciare sulla richiesta d’arresto nei confronti del deputato Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell’inchiesta P4, mentre, quasi contemporaneamente, al Senato toccava pronunciarsi sulla richiesta d’arresto nei confronti del senatore Pd (poi passato al Gruppo Misto) Alberto Tedesco, coinvolto nell’ìnchiesta sulla corruzione nella sanità pugliese.
L’esito è stato però opposto: mentre, infatti, la Camera, con 319 voti a favore e 293 contrari, ha detto sì all’arresto di Papa, il Senato, con 151 voti contrari, 127 favorevoli e 11 astenuti, ha negato la richiesta d’arresto per Tedesco. In entrambi i casi, il voto è stato espresso a scrutiniuo segreto.
Sul voto alla Camera nei confronti del deputato Pdl ha pesato, probabilmente, anche la posizione della Lega, che si è espressa formalmente a favore dell’arresto, pur lasciando libertà di coscienza ai suoi. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, al termine della seduta, ha commentato affermando: “Siamo stati coerenti“. In precedenza, invece, vi era stato un duro botta e risposta tra il capogruppo del Pd Dario Franceschini, che accusava Pdl e Lega di uno “scambio” tra il voto sui rifiuti di Napoli e quello sull’arrestro di Papa, e il capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni.

P4, dalla Giunta della Camera si all’arresto di Papa

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La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha dato il via libera all’arresto del deputato Pdl Alfonso Papa, chiesto dalla procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta P4. E’ stata quindi approvata, con i soli 10 voti dell’opposizione, la proposta del relatore dell’Idv, mentre la maggioranza ha ritirato la sua.
I leghisti si sono astenuti, mentre i deputati del Pdl e deiResponsabili” hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. In serata, Papa, con una lettera al presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, ha rimesso il mandato e si è autosospeso dal gruppo Pdl di Montecitorio.
Si riaprono dunque all’interno della maggioranza le fratture con la Lega: il leader Umberto Bossi, in mattinata, aveva addirittura detto: “Voteremo a favore” dell’arresto, poi la decisione di astenersi in Giunta.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non è intervenuto in prima persona sulla vicenda dell’arresto di Papa, ma, parlando ai suoi, avrebbe detto: “Bisogna salvarlo“, aggiungendo: “Sono contrario ai processi in aula. La carcerazione preventiva per un parlamentare sarebbe un gravissimo precedente che non deve verificarsi“.
In Giunta, il Pdl mirava ad un nuovo rinvio, forse per fare in modo che a pronunciarsi sulla questione fosse la Camera, a scrutinio segreto. Così, il relatore Francesco Paolo Sisto, del Pdl, ha ritirato la sua proposta contro l’autorizzazione all’arresto, ma, a quel punto, l’opposizione ha presentato una proposta, dell’Idv, a favore dell’arresto. Il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti l’ha messa ai voti, e i dieci membri del Pdl in Giunta non hanno partecipato alla votazione per protestare contro “la violazione del regolamento”.
Così, la proposta è passata con i nove voti favorevoli dell’opposizione, e due astenuti.