Rosarno, gruppo Facebook a Napolitano: “Fermi razzismo”

facebookRosarno e Facebbok. Ancora una volta il social network è teatro di una discussione politica. Dopo le aggressioni a Berlusconi e al Papa, su Facebook si parla anche dei fatti di Rosarno, che hanno suscitato polemiche oltre i confini nazionali. Un gruppo che si chiama “Non sono bianco, non sono nero, voglio essere a colori” sollecita il presidente della Repubblica, Giorgia Napolitano, a intervenire sul questione del razzismo in Italia in modo:

Chiaro, nelle vesti di garante della Carta Costituzionale, inteso a far valere quei principi, a richiamare il Governo di questo Paese all’osservanza di quei principi, a sanzionare senza esitazione quelle formazioni partitiche che si sono distinte per atteggiamenti e propositi xenofobi e razzisti. Il nostro paese oggi non è quello immaginato, né dagli Italiani del Risorgimento, né dai Partigiani della Resistenza, specialmente quando esso si macchia di gravissime colpe come quella di essere diventato terra di discriminazioni razziali.

Il Papa incontra Susanna Maiolo

benedetto_xviBenedetto VXI ha incontrato Susanna Maiolo, la donna che l’aveva urtato la notte di Natale nella basilica di San Pietro, facendolo cadere a terra. Il portavoce vaticano, Federico Lombardi riferisce che la Maiolo ha espesso al Papail suo dispiacere per quanto avvenuto”. Dal canto suo il Santo Padre le ha manifestato “il suo perdono“.

Aggressione Papa, Maiolo: “Non volevo fare del male al Santo Padre”

papa_benedettoAggressione Papa. Benedetto XVI è stato aggredito da una donna mentre si stava avvicinando all’altare di San Pietro per celebrare la messa di natale. La ragazza, vestita di rosso, salta le transenne e gli si butta addosso. Il Pontefice cade. Il cardinale francese Roger Etchegaray si accascia a terra e si rompe il collo del femore. Attimi di tensione. Attimi raccontati dalla diretta Rai, che fanno il giro del mondo. Si diffondono caos e incertezza. Benedetto XVI si rialza quasi immediatamente, arriva all’altare e inizia la messa. Il Papa è scosso, ma celebra la cerimonia senza evidenti tentennamenti. Legge il testo dell’omelia, ricorda di seguire Dio, abbandonare l’egoismo e la violenza.

Spinto il Papa: un’altra aggressione in questo 2009 calante

Papa Ratzinger

E’ Natale, un Natale molto strano. L’atmosfera è poco schiacciante, sarà che il freddo glaciale dei giorni scorsi, più “attinente” alle festività, ha lasciato spazio a un caldo primaverile soprattutto da Roma in giù. E’ Natale, quindi cinque giorni prima della fine dell’anno. E davvero credevamo che l’immagine del volto sanguinante di Silvio Berlusconi sarebbe stato il grande, drammatico evento con cui si sarebbe chiuso, per noi italiani, il 2009.

E invece no. C’è un altro squilibrato – una squilibrata, per la precisione – e un’altra aggressione. Non il premier è vittima, ma un’altra massima istituzione. Non dello Stato italiano – anche se tanto si sente, nello Stivale – ma della Chiesa Cattolica. Hanno aggredito il Papa. Durante la Messa di Natale di ieri notte.