Intercettazioni, la maggioranza accelera. Manifestazione di protesta a Roma

La maggioranza starebbe per far partire l’iter legislativo per la legge sulle intercettazioni, secondo quanto detto dal vicecapogruppo Pdl Maurizio Lupi, che ha spiegato che tale argomento sarà affrontato dalla Camera già “la prossima settimana”. Mercoledì, infatti, si dovrebbero votare le pregiudiziali di costituzionalità sul ddl sulle intercettazioni presentate dall’opposizione.
 E lo stesso ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha affermato in merito:E’ il momento di fare qualcosa: non è possibile che finiscano sui giornali conversazioni che riguardano la vita privata delle persone, indagate e non“.
Il premier Berlusconi, infatti, avrebbe chiesto ai gruppi parlamentari di maggioranza di accelerare con tutte le riforme, da quella costituzionale, alla legge elettorale, a quella sul fisco e al Welfare. Berlusconi si sarebbe inoltre lamentato, al solito, di essere vittima di una persecuzione giudiziaria, e proprio per questo avrebbe chiesto anche una rapida approvazione del ddl intercettazioni.
Contro questa legge si è svolta a piazza del Pantheon, a Roma, una manifestazione indetta dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo, cui hanno partecipato diverse centinaia di persone, con cartelli e bandiere. Alla manifestazione hanno aderito inoltre la Cgil, Articolo 21, la Rete Viola, l’Usigrai e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana(Fnsi), con il presidente Roberto Natale, che, chiudendo la manifestazione dal palco, ha detto: “Il nostro non è il no di una casta, ma di tanta parte della società italiana”.

Il PDL: “par condicio” ,alternare i conduttori.L’ Antitrust blocca gli incroci giornali-tv.

Alessio Butti,del PDL, ha presentato in Commissione di vigilanza RAI un atto di indirizzo sul pluralismo che propone, fra l’ altro, di alternare, di settimana in settimana, conduttori di talk show “con diversa formazione culturale”, da far andare in onda in prima serata. Per Butti, l’ occupare sistematicamente le serate di martedì e giovedì ( quando vanno in onda, rispettivamente, “Ballarò” e “Annozero”,) ” E’ diventata una rendita a vantaggio di alcuni conduttori“, e per questo chiede che “La RAI valuti l’ opportunità di sperimentare l’ apertura di altri spazi informativi e\o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedì e giovedì), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale”. La bozza presentata dal PDL, comunque, rimane per ora  a livello di proposta, senza valore cogente, come si legge proprio nel testo, dove è scritto: “La Rai valuti l’ opportunità di sperimentare” tale modalità.
Duro il commento di Michele Santoro, conduttore di Annozero, una delle trasmissioni “nel mirino” , che ha dichiarato: “Siamo al  Minculpop, ma con gerarchi che assomigliano alle caricature dei fascisti”. Nella sede RAI di via Teulada sono state recapitate oggi una busta con 4 proiettili e una lettera di minaccie per Santoro, Gomez, Travaglio e Barbacetto; sull’ episodio indaga la Digos.

Assai critico, per quel che riguarda le reazioni politiche, anche il leader dell’ IDV Antonio Di Pietro, che ha affermato: “Siamo alle purghe dei peggiori regimi.” e ha assicurato: “L’ Italia dei Valorì farà le barricate fuori e dentro le Camere.”
Anche per il vicepresidente della Commissione di vigilanza RAI Giorgio Merlo, del PD,La bozza del senatore Butti non è condivisibile, poichè, ha spiegato, l’ atto di indirizzo sul pluralismo non dovrebbe diventare “una clava per colpire qualcuno”.
Dall’ UDC, Enzo Carra e Roberto Rao, segretario e capogruppo in commissione di vigilanza RAI, hanno ricordato, in una nota congiunta, di aver già presentato “un lungo documento con tutti gli elementi di critica rispetto al testo di Butti”, ma, aggiungono, “Ci sono stati dei cambiamenti, ma largamente insufficienti”. Per Flavia Perina. di Futuro e Libertà, tale proposta andrebbe estesa anche al TG ! di Minzolini e a “Porta a Porta” di Bruno Vespa.
L’ Antitrust, invece, si è pronunciata sulla norma, presente nel decreto Milleproroghe, riguardante gli incroci proprietari fra stampa e tv, e, in una segnalazione inviata al premier Berlusconi e ai presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani, ha definito “inopportuno” che sia il presidente del Consiglio, che è anche il proprietario del più grande impero televisivo italiano, ad avere il potere di prorogare o meno il divieto di incroci proprietari stampa-tv oltre il 31 marzo 2011.

Telebavaglio: Perina VS Agende rosse

Ed ecco qui oggi la nuova puntata, la seconda, di Telebavaglio, su ilfattoquotidiano.it e su Current Tv, canale 130 di Sky. Conducono Carlo Tecce e Silvia Truzzi. Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia e deputata finiana, e Martina Di Gianfelice, ventenne, del movimento delle Agende rosse. Che chiede: Fini già nel 1993, quando erano in corso le inchieste su Dell’Utri e Publitalia diceva che non c’era un complotto politico della magistratura come invece già si diceva allora. Perché poi è entrato nella stessa maggioranza politica con quelle persone lì? Con Dell’Utri e Berlusconi?. La Perina risponde: Abbiamo provato a contagiare positivamente il Pdl trasformandolo in un centrodestra europeo sui temi della legalità e dell’integrazione. Purtroppo abbiamo scoperto che all’interno del partito c’è una propensione a criminalizzare le opinioni.
Buona visione

Annozero, complotti e porcate

annozero

Ecco il contenuto della puntata di oggi, giovedì 19 novembre, di Annozero su Rai Due. Il titolo è: “Complotti e porcate”.

Il Presidente del Senato Schifani, in modo irrituale ha detto: o la maggioranza e’ compatta o si va alle elezioni. Il processo breve, con il rischio della prescrizione di molti processi di grande rilevanza, le riforme istituzionali condivise, il caso Cosentino hanno aperto una frattura tra Fini e Berlusconi.

Il governo rischia effettivamente di cadere o le parole di Schifani sono interpretabili come un richiami rivolto al Presidente della Camera per rientrare nei ranghi della maggioranza? C’e’ davvero il rischio di un ricorso alle urne e di una scissione politica all’interno del Pdl? C’è un complotto per far cadere Berlusconi, come sostiene Il Giornale di Feltri o sono insinuazioni interessate, “porcate” come sono state definite?
Ospiti in studio la neopresidente del Partito Democratico Rosy Bindi, Flavia Perina deputata del Pdl e direttore del Secolo d’Italia, il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, il senatore Gaetano Quagliariello del PdL e il magistrato Antonino Ingroia
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