Intercettazioni, parla Berlusconi (rischiando l’itterizia)

Intercettazioni. Siete curiosi di sapere come andrà a finire? Chiedetelo a Silvio Berlusconi. Nessuno potrà rispondervi – se lo vorrà – con più certezza di lui. Ecco perchè oggi il Giornale – che NON è affatto un giornale di parte e di partito – lo intervista, lieto del tempo che il Premier vuole concedere alla corretta informazione e al suo popolo, che certo ha il diritto di sapere.

Vi lascio naturalmente il gusto di leggere e assaporare la versione integrale dell’intervista. Vi soffermerete, probabilmente, in particolare su quei passaggi significativi che parlano di restrizioni nelle intercettazioni, di archivio Genchi e l’apoteosi:

Quando sento parlare di dialogo mi viene l’itterizia

Il turpiloquio non è mai gradito, in effetti.

Archivio Genchi, trema la politica

Lo chiamano “l’orecchio che ascoltava tutto il potere“. Ma soprattutto: lo chiamano, in causa. Certo, è singolare che a noi comuni mortali venga raccontato dell’esistenza dell’archivio Gerli proprio ora. Qui la notizia di cronaca. Gioacchino Genchi è un consulente informatico. Lavora per molte procure, in tutta Italia.  La storia va avanti da un bel pezzo, e ora esce fuori in relazione al caso De Magistris. E, soprattutto, siccome ora anche il Silvio Berlusconi ne parla, ha trovato asilo – malamente – anche sulla nostra beneamata stampa.

Il nostro scrive oggi sul suo blog (che si chiama, significativamente, Legittima difesa) , e anche Antimafia Duemila lo riprende. Vi segnalo l’interessante lettura.

Una vicenda a uso e consumo del già complesso dibattito sulle intercettazioni. Come finirà?

Forse non tutti sanno che…

L’ordinamento italiano dovrebbe recepire la direttiva Europea 2006/24/CE sull’archiviazione dei dati (data retention). La direttiva in oggetto prevede che i dati delle connessioni internet, ma anche la corrispondenza via mail e le chiamate effettuate dai cellulari dovrebbero essere raccolte in banche dati.

Si tratta dei dati di tutti. Il traffico voce e dati di tutti gli italiani – così come di tutti gli europei, verrà archiviato. Solo le autorità preposte potranno accedervi, in caso di necessità e di controllo per indagini e inchieste. Gli altri paesi dell’Unione, in larga parte, hanno già recepito questa normativa.

In Svezia, ad esempio, i servizi segreti possono fruire del nuovo strumento già dal giugno scorso. Anche Gran Bretagna e Francia vengono definiti dagli “apocalittici” paesi spia.