Floris e la suina

floris suinaGiovanni Floris ha l’influenza A/H1N1. La fantomatica colpisce anche i famosi, insomma.

Il conduttore si sente bene, certo. Ha assicurato. Ma domani, martedì, Ballarò non andrà in onda. Floris, infatti, intende seguire le indicazioni del Ministero della Salute (e di Topo Gigio).

Già. Ma gliel’avranno tirata? E chi?

Report, la banca dei numeri uno

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Report andrà in onda stasera, domenica 15 novembre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”La banca dei numeri uno” di Paolo Mondani.

Ecco la Sinossi:
Con lo scudo fiscale del 2001, poi prolungato fino al 2003, sono stati messi in regola circa 78 miliardi di euro. A fronte di questa enorme massa di denaro sono state inviate circa 90 segnalazioni di operazioni sospette, di cui nessuna che riguardava la Sicilia. Le banche hanno evidenziato poco o nulla proprio grazie alle garanzie di anonimato accordate da quella legge. E quindi non è stato possibile intercettare il denaro sporco frutto di reati di natura fiscale per i quali era stata accordata la non punibilità.

Saviano, l’inferno e la bellezza

Roberto Saviano. Dall’Inferno alla Bellezza. Su Rai Tre l’11 novembre 2009 ore 21.
Lo avete visto?

La letteratura deve essere al servizio della società immergendosi nella realtà, intervenendo, e gli scrittori non possono semplicemente scrivere per intrattenere o per speculare sulla società. Devono avere un ruolo attivo. La parola è potere, ed è ancora più potente quando diventa d’uso comune. E questo è il motivo per cui uno scrittore che prende parte, veicola il suo messaggio con più efficacia che quello che invece scrive aspettando il tempo in cui si realizzino le sue fantasie. Ken Saro-Wiwa

Da Gomorra, tradotto in 50 paesi, a Ken Saro-Wiva, autore nigeriano, impiccato a Lagos per la sua tenace opposizione alle compagnie petrolifere che spogliano di risorse e ricchezze la sua terra, lasciando solo povertà ed inquinamento. Ad Anna Politkovskaja, uccisa perché non c’era altro modo per fermare la sua implacabile testimonianza sulla crudele guerra in Cecenia, i suoi libri, i suoi racconti, le sue azioni di denuncia. Varlam T.Salamov, che tutti conosciamo. Miriam Makeba, Mama Africa, la voce che ha cantato la libertà di un continente, morta a Castel Volturno dopo un concerto per ricordare sei fratelli africani uccisi dalla camorra.

Lo avete visto?

Ballarò, intorno a cosa ruota la politica?

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Intorno a cosa ruota la politica? Alla giustizia o all’economia? E che succede nella maggioranza? E’ la domanda che si pone oggi Ballarò: Intorno a cosa ruota la politica? Stasera, martedì 10 novembre 2009, in onda alle 21.10 su RaiTre.

Perché oggi è anche il giorno dell’incontro decisivo tra Berlusconi e Fini. Non solo, comincia la discussione della legge finanziaria. E nel coso della puntata Giovanni Floris ospita, tra gli altri, il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, la presidente dei senatori del PD Anna Finocchiaro, il viceministro alle infrastrutture e trasporti Roberto Castelli, l’imprenditore Diego Della Valle, il giornalista Pierluigi Battista, l’economista Andrea Segrè, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

Il settimanale d’informazione di Raitre è aperto, come di consueto, dalla geniale copertina satirica di Maurizio Crozza.

Cosentino, richiesta autorizzazione a procedere

cosentino camorra misura cautelare

L’Ansa: misura cautelare per Nicola Cosentino. Richiesta autorizzazione a procedere: l’ipotesi di reato per il sottosegretario e coordinatore regionale del Pdl, possibile candidato a Governatore in Campania, è concorso esterno in associazione camorristica. L’Espresso, come si vede dall’immagine, a fine ottobre ha titolato “La Camorra nel Governo”, riportando le dichiarazioni di cinque pentiti.

Guardando il Tg1 ho pensato al “buco”. Magari non spontaneo, chissà. Perché la notizia è su tutti i siti già dalla prima serata. Non si tratta di una delle frequenti stangate di Repubblica, magari non perfettamente verificata: Augusto Minzolini, come già accaduto, avrebbe potuto dire che si devono riportare solo notizie verificate.

E va bene. Ma la notizia è riportata dall’Ansa, dal Corriere della Sera.

In effetti, però, il Tg1 non ha bucato. La notizia è arrivata, breve, a fine edizione delle 20. Dopo il muro di Berlino, e anche dopo un editoriale del direttore Augusto Minzolini che ha parlato di riforma della giustizia e di immunità parlamentare. Il Tg2, avendo avuto più tempo, manda in onda un breve servizio.

La richiesta di autorizzazione risulta comunque partita, anche se, ad ora, non sarebbe confermata la sua ricezione.

Annozero, profumo di mafia

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Stasera, giovedì 5 novembre, ad Annozero una puntata che parla di mafia. Il Ministero dell’Interno chiede che sia sciolto un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ma poi rinuncia ad andare avanti perchè il consiglio comunale si dimette. Intanto vengono arrestati un assessore, il capo e il vicecapo della polizia municipale e alcuni dirigenti comunali per associazione mafiosa, mentre alcuni consiglieri sono indagati.

Tutto questo avviene a Fondi, in provincia di Latina, dove i carabinieri stanno indagando sulla presenza del clan camorrista dei casalesi. I possibili legami tra malaffare e politica sono al centro di Profumo di mafia. L’inchiesta di Stefano Bianchi e Giulia Bosetti racconterà la storia del consiglio comunale di Fondi, mentre in studio discuteranno di questione morale e politica, di legalità e gestione della cosa pubblica tra gli altri l’esponente del Pdl Italo Bocchino, l’eurodeputato dell’Italia dei Valori Luigi De Magistris.

Buona visione.

Ballarò, l’Italia del lavoro contro quella degli insulti

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Questa sera, martedì 3 novembre 2009 alle 21.10, in onda Ballarò. Ed ecco di cosa si parla:

Quanto si può andare avanti tra accuse e risse? Quanto può reggere un Paese con la politica che litiga su tutto e tutti?

A Ballarò l’Italia del lavoro, dei risparmi, delle bollette s’interroga sull’Italia degli insulti e dei veleni. Nella puntata di oggi Giovanni Floris ospita, tra gli altri, il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, il presidente dell’antitrust Antonio Catricalà, il direttore del “Corriere della sera” Ferruccio De Bortoli, il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli, Enrico Letta del PD, Franco Bechis, vice direttore di Libero.

Il programma è aperto, come di consueto, dalla copertina satirica di Maurizio Crozza.

Report, i treni d’Italia

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Report andrà in onda stasera, domenica 1 novembre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”Treni Italia” di Giovanna Boursier.

Ecco la sinossi:

L’incidente di Viareggio ha segnato la storia del trasporto ferroviario delle merci in Italia. La magistratura sta indagando e arriverà a stabilire le responsabilità del disastro, ma basta ascoltare i testimoni della vicenda, per capire che le norme vigenti in Italia sulla sicurezza dei treni che trasportano merci pericolose sono inadeguate. E visti gli incidenti degli ultimi mesi è probabile che ci si debba mettere presto mano. Se si vuol competere e decongestionare le strade dai camion, bisogna avvicinarsi agli standard europei e investire sul trasporto su rotaia. In Italia oggi, solo il 10% delle merci viaggia su rotaia, mentre in Germania si arriva al 25% e in Austria al 35%.

Annozero, ricatti e Marrazzo

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La puntata di stasera, giovedì 29 ottobre, di Annozero, il programma condotto da Michele Santoro e con la partecipazione di Marco Travaglio e di Vauro, si intitola Ricatti. Ecco di cosa si parlerà – naturalmente del caso Marrazzo – e chi ci sarà in studio:

Il caso Marrazzo è solo un affare privato, la vicenda di un uomo e delle sue debolezze per i trans o dimostra come la politica sia sotto ricatto? E di quella vicenda è stato chiarito tutto o ci sono ancora retroscena sconosciuti?
Una cosa è certa: dossier, veline, filmati sembrano essere diventate le armi della politica.
L’inchiesta di Stefano Bianchi, Corrado Formigli, Giulia Bosetti e Luca Bertazzoni ricostruirà i passaggi piu’ importanti della vicenda Marrazzo, con i protagonisti e i testimoni della storia.
Ospiti in studio Debora Serracchiani del Partito Democratico, Francesco Storace, segretario de La Destra ed ex presidente della Regione Lazio prima di Marrazzo; i giornalisti Maurizio Belpietro, direttore di Libero, e Antonio Polito, direttore de Il Riformista
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Report, “L’era del debito”

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Report andrà in onda stasera, domenica 25 ottobre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”L’era del debito” di Stefania Rimini.

Ecco la sinossi:
Noi siamo tra i Paesi più colpiti dalla crisi e di conseguenza l’anno prossimo il macigno del debito pubblico si avvia a pesare il 118% della gamba che lo tira, che è il famoso Pil, il prodotto interno lordo. Per dare un’idea, stiamo quasi tornando ai livelli di palla al piede che avevamo negli anni Novanta. E’ come se non ci fossimo mai venduti la Telecom, le Autostrade, parte dell’Enel e dell’Eni. Adesso non abbiamo più molto da dar via, ma ci consoliamo per il fatto di essere in buona compagnia. Dall’America alla Gran Bretagna, in media tutti i paesi avanzati hanno aumentato il loro debito pubblico dal 75% al 115% del Pil. Loro però si stanno indebitando per salvare il sistema produttivo, mentre noi sudiamo per smaltire un debito pubblico accumulato con gli sperperi degli anni Ottanta, un debito che ci frena sempre di più, ci limita nei movimenti e rende la vita più faticosa alle imprese e alle famiglie.
Oggi la storia ci presenta il conto perchè proprio a causa di questo debito obeso l’Italia non può attivare spesa pubblica al pari degli altri Paesi per stimolare l’economia, asfissiata dalla crisi.
Intanto all’orizzonte si profila una nuova minaccia: l’aumento dei tassi d’interesse, che inevitabilmente ci sarà. I tassi sono così bassi che non possono far altro che salire, anche perché tutti i Paesi avanzati stanno chiedendo e chiederanno più soldi in prestito ai mercati finanziari. E dunque noi Italiani, per sfamare quel bestione del debito che ci portiamo appresso dagli anni ottanta dovremo sborsare sempre di più. Ma fino a che punto può aumentare il debito pubblico? Nell’inchiesta verranno spiegati uno per uno, tutti i buoni motivi per cui dobbiamo abbassare il nostro debito, costi quel che costi
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Annozero, il “posto fesso”

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Dal sito di Annozero, ecco cosa offre la serata:

“Penso che il posto fisso sia la base su cui organizzare un progetto di vita e la famiglia”. Il Ministro Tremonti rivaluta il posto fisso quando si aggrava la crisi della piccola e media impresa, si fa sempre più drammatica la situazione dei cassintegrati e il Governo vara lo scudo fiscale.
Ospiti in studio Maurizio Lupi del Pdl, Ignazio Marino che, dopo le sue battaglie sui temi etici, dovrà dimostrare di avere le carte in regola per la corsa alla segreteria del Pd, e i giornalisti Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale e Massimo Giannini, vicedirettore de La Repubblica. Il reportage sulla crisi è a cura di Corrado Formigli con Luca Bertazzoni ed Eva Giovannini
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Libertà di stampa, nessuna risoluzione Ue

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Il Parlamento europeo non ha adottato nessuna risoluzione sulla libertà di informazione in Italia e nell’Ue:

– la risoluzione comune di PPE, ECR e EFD ha ottenuto 297 voti favorevoli, 322 contrari e 25 astensioni;
– la risoluzione del PPE ha ottenuto 258 voti favorevoli, 347 contrari e 73 astensioni,
– la risoluzione dell’ECR ha ottenuto 301 voti favorevoli, 351 contrari e 26 astensioni
– la risoluzione comune di S&D, ALDE, Verdi/ALE e GUE/NGL ha ottenuto 335 voti favorevoli, 338 contrari e 13 astensioni
– la risoluzione dei Verdi/ALE ha ottenuto 321 voti favorevoli, 346 contrari e 8 astensioni
– la risoluzione dell’EFD ha ottenuto 257 voti favorevoli, 399 contrari e 20 astensioni
– la risoluzione del gruppo S&D ha ottenuto 333 voti favorevoli, 245 contrari e 5 astensioni
– la risoluzine dell’ALDE ha ottenuto 338 voti favorevoli, 338 contrari e 8 astensioni.

Per consultare il risultato dei voti per i singoli emendamenti o paragrafi originali, ecco ilk link di seguito: http://www.europarl.europa.eu/sed/doc/votingResult/P7_PV(2009)10-21(RCV)_en.pdf