Pedofilia, Papa denunciato alla corte dell’Aja

Pedofilia: Papa Benedetto XVI denunciato alla corte dell'Aja per crimini contro l'umanità!

L’associazione Snap (Survivors network of those abused by priests) e quella del Centro per i diritti costituzionali (Center for Costitutional Right), nella giornata di ieri, hanno depositato presso la corte penale internazionale dell’Aja una denuncia per crimini contro l’umanità nei confronti del Papa e di tre alti esponenti del vaticano, colpevoli di aver insabbiato i reati commessi da prelati contro i minori. Tra i denunciati, c’è anche il cardinale, segretario di stato, Tarcisio Bertone.

Sul sito dell’associazione, viene indicato come uno “storico passo” quello di denunciare il Papa e che è stato necessario per proteggere “tutti i bambini innocenti e gli adulti vulnerabili”. Nella denuncia portata all’Aja si legge di “incriminare il Papa” per la sua “diretta e superiore responsabilità per i crimini contro l’umanità degli stupri e altre violenze sessuali commesse nel mondo”. La denuncia è stata portata all’Aja con un dossier di 80 pagine redatto dagli avvocati delle due associazioni.

Beatificazione Wojtyla, Papa Benedetto XVI: “Riscatta i peccati della Chiesa”

Foto: Ap/LaPresse

Nonostante tutta la vergogna per i nostri errori, non dobbiamo dimenticare che anche oggi esistono esempi luminosi di fede; che anche oggi vi sono persone che, mediante la loro fede e il loro amore, danno speranza al mondo”. L’ha detto questa mattina Benedetto XVI nel corso della messa per il giovedì santo celebrata nella basilica del Vaticano. Il Papa ha parlato del suo predecessore:

“Quando il prossimo primo maggio verrà beatificato Papa Giovanni Paolo II, penseremo pieni di gratitudine a lui quale grande testimone di Dio e di Gesù Cristo nel nostro tempo, quale uomo colmato di Spirito Santo.

Caso Ruby, Bertone: “Santa sede turbata”. Bossi invita alla calma il premier

Foto: AP/LaPresse

Il “caso Ruby”, che vede coinvolto il premier Berlusconi, continua a suscitare prese di posizione nel mondo politico e istituzionale: oggi, in particolare, si è pronunciato il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una cerimonia di inaugurazione: “La Santa Sede segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di responsabilità sopratutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana” ha affermato Bertone, richiamando chi ricopre cariche politiche ed istituzionali importanti ad “una più robusta moralità, di un senso di giustizia e legalità.” E, rispondendo a chi gli domandava se condividesse, quindi, il turbamento di Napolitano, il cardinale ha risposto: “Avete visto la nota del Quirinale pubblicata dall’ Osservatore romano”.

Oggi, anche il quotidiano dei vescovi, l’ Avvenire, si è espresso in maniera piuttosto critica sulla vicenda, titolando a tutta pagina “Tensione altissima, al livello di guardia”, in riferimento all’ attacco del premier ai pm di Milano sferrato con il videomessaggio di ieri, e pubblicando integralmente il testo di un appello sul caso Ruby del “Movimento politico per l’ unità”, a cui aderiscono parlamentari cattolici di tutti gli orientamenti politici. Nel testo dell’ appello si legge: ” Il turbamento dell’ opinione pubblica sottolineato dal presidente della Repubblica per le gravi ipotesi di reato del premier-concussione e sfruttamento della prostituzione minorile– è anche il nostro” e, nella conclusione, viene affermato : “Vogliamo dunque cogliere l’ occasione per una rigenerazione morale e corale per far compiere alla società un soprassalto di dignità ed aprire una fase nuova“.

Pedofilia, Cei: “Pronti a collaborare”

papa_benedettoDavanti alla pedofilia, i vescovi italiani puntano il dito contro i reati sui bambini e “non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati”.

Lo si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio episcopale permanente, diffuso oggi dalla Cei. La riunione si è tenuta la settimana passata a Roma.

New York Times: papa Benedetto XVI occultò caso pedofilia

benedetto_xviSecondo il New York Times on line, nel 1996 Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone, allora entrambi cardinali, nascosero un caso di pedofilia negli Stati Uniti, che riguardava un reverendo Joseph Murphy, accusato di aver abusato di almeno 200 bambini sordi in una scuola del Wisconsin. Il sacerdote americano è deceduto nel 1998 e aveva lavorato nell’istituto dal 1950 al 1977.

Nel 1996 l’attuale papa Benedetto XVI, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, non rispose a due missive inviategli dall’arcivescovo di Milwaukee, Rembert Weakland, mentre otto mesi più tardi il suo numero due, il cardinale Tarcisio Bertone, attualmente segretario di stato Vaticano, organizzò un processo canonico segreto con i vescovi del Wisconsin che avrebbe potuto portare all’allontanamento di padre Murphy.

Gay: Vaticano interferisce sul dibattito del Consiglio d’Europa

Matrimonio-gayGay e Vaticano. Un’altra pagina si è scritta su questo delicato “rapporto”. La parlamentare socialista lussemburghese, Lydie Err, ha etichettato come “inaccettabile e scandaloso” l’intervento del Vaticano sul dibattito in seno al Consiglio d’Europa rigurado le discriminazioni sessuali e unioni omosessuali. La Err ha detto che la Chiesa Cattolica ha inviato una lettera ai membri del Ppe dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per “suggerire” di votare emendamenti che “snaturano” il documento.

Nella versione attuale si chiede, fra l’altro, di garantire il riconoscimento legale a coppie dello stesso sesso. “Sono stato sorpreso – ha detto il socialista svizzero, Andreas Grossche siano stati presentati tanti emendamenti visto che in commissione il rapporto era stato adottato senza obiezioni e solo con alcune astensioni”. Secondo il parlamentare svizzero è opportuno avere più tempo per riflettere sulla questione che è “molto delicata”.

Papa Benedetto VXI nomina una donna a consiglio Giustizia e Pace

benedettoXVI_3Papa Benedetto VXI nomina una donna laica, Flaminia Giovanelli, per l’incarico di sottosegretario al Pontificio consiglio Giustizia e Pace. E’ la prima volta nella storia che a una donna viene affidato tale ruolo. La Giovanelli, da 36 anni in servizio al Consiglio, è nata a Roma e ha 62 anni.

Ha studiato a Bruxelles, si è laureata in Scienze politiche. Nel suo curriculum vanta anche un diploma in Biblioteconomia e in Scienze religiose.

Parla perfettamente inglese, francese e spagnolo ed è esperta di politiche di sviluppo e del lavoro dell’Organizzazione mondiale del lavoro, del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea, dell’Ecosoc e dell’Economic commission for Europe delle Nazioni Unite.

In una nota del presidente del Pontificio consiglio, card.Peter Kodwo Turkson, e del segretario Mario Toso si legge:

 La nomina della dottoressa Giovannelli conferma la grande fiducia riposta dalla Chiesa e dal Santo Padre Benedetto XVI nella donna e dimostra la sollecitudine della Chiesa per la promozione della dignità e dei diritti della donna nel mondo, questioni di cui si occupa il Dicastero. Ciò si inserisce nel solco dell’impegno profuso dalla Santa Sede sul piano diplomatico.

Islam, Calderoli: “No ai minareti porta voti da sinistra”

calderoliIl ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha dichiarato in un’intervista a Libero: “Ha visto il sondaggio sui minareti? Anche nell’elettorato di sinistra c’è la maggioranza che non li vuole. Noi ringraziamo. Significa che aumenteremo ancora i voti”. Calderoli chiede il

coinvolgimento dei cittadini quando si deve decidere se realizzare una moschea. Non è un problema di minareto: è molto importante avere la possibilità di un referendum consultivo o propositivo come in Svizzera

ha spiegato – “per dare la possibilità ai cittadini, su temi importanti e che coinvolgono anche la coscienza, di dare un indirizzo al Parlamento”. Calderoni ha risposto “l’immigrazione va bene dove sta” alla proposta del finiano Carmelo Briguglio di creare un ministero per l’immigrazione togliendo la materia dalle competenze del Viminale. Riguardo alla polemica sull’arcivescovo di Milano, il ministro leghista non fa retromarcia: “Se fossi pentito avrei chiesto scusa. Ho il massimo rispetto per il cardinale Tettamanzi, ma non condivido il suo pensiero politico”.

Minareti, è polemica

minareti svizzera italia

La parola d’ordine del momento è minareto. La Svizzera, si sa, ha deciso con un referendum sul divieto di costruzione di nuovi minareti. Una modifica costituzionale promossa dalla destra nazional-conservatrice, che ha visto il 57,5% dei votanti dire sì al divieto. Solo in quattro cantoni su 26 la proposta è stata respinta.

Questo in Svizzera, e davvero non era prevedibile. Anche se il risultato viene spiegato con pacatezza: il ministro – anzi, la ministra – della Giustizia elvetico, Eveline Widmer-Schlumpf, afferma:

non si tratta di un voto contro la religione islamica ma contro i minareti come edifici. In Svizzera si rispetta la libertà di fede, è un valore fondamentale, ma certo il risultato di questo referendum non è un bel segnale. È importante che nella nostra democrazia si abbia la possibilità di votare, e questo voto non è contro la religione islamica

Ed è ormai scoppiata la polemica internazionale.

Lettera a Franceschini. Ovvero: PD, i laici ci rinunciano

Se dei demplici elettori Democratici scrivono al Segretario. Semplici “un par di ciufoli”, perché sono nomi noti di questi tempi che corrono. Medici e scienziati, rigorosamente e spiccatamente laici, hanno scritto a Dario Franceschini.

Gente internazionale e nomi anche famosi, come quello – per citarne solo uno, di Paolo Fresu.

Staminali, Obama dice sì

[Photo|Flickr] Obama e le staminali. Lo aveva annunciato in campagna elettorale. Ora va avanti, e promette la massima attenzione su eventuali abusi. Ci sono valori e necessità di cui tener conto. Ma certo la decisione di Obama non vuol dire sì a tutto. Vuol dire – e il Presidente degli Stati Uniti ha tutta l’aria di crederci – una nuova era. Almeno in America. Almeno per la ricerca. A continuare a far venire il dubbio che quest’uomo, nel suo “piccolo”, possa rappresentare realmente un cambiamento.

Il presidente americano ha oggi rimosso i limiti al finanziamento pubblico alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Tali limiti erano stati imposti nel 2001 da… Naturalmente George W. Bush. Il predecessore di Barack li aveva ribaditi in un ordine presidenziale il 20 giugno 2007, insieme al  no alla clonazione umana per fini riproduttivi.

Obama ha rimosso i limiti per le staminali. Il Vaticano, prevedibilmente, lo ha attaccato.

Current, la scure della censura dell’ATAC

L’Atac censura Current. Dopo il salto, le immagini, pubblicate dalla stessa Current, che l’ATAC, l’azienda trasporti pubblici di Roma, ha deciso di censurare. La campagna pubblicitaria di Current, prevista per lanciare la nuova stagione, sarebbe stata affissa nelle stazioni della metropolitana della capitale. E non, specifica con forza il network, sugli autobus, come invece sostiene il Presidente dell’azienda. Tabacchiera, infatti, ci aveva tenuto a sottolineare che quelle immagini, su un autobus, sarebbero state non “opportune”, perché la gente non può fermarsi a guardare e comprendere il messaggio.

Questa è l’immagine che Tommaso Tessarolo, General Manager di Current Tv Italia, ha messo sul suo profilo di Facebook. La sensazione potrebbe anche essere che con Current, in fondo, si attendesse solo il momento giusto, l’alibi, la giustificazione. Con l’ATAC sarebbero entrati nella vita della gente comune: faccenda che potrebbe essere preoccupante per i più. Si trattava, in questo caso, del lancio di due puntate di giornalismo d’inchiesta: racconti di giornalismo, tra cui anche un’inchiesta sull’uccisione di un sacerdote da parte della camorra.

Battisti, lettera dal carcere

Battisti chiede il perdono dell’Italia cristiana. Una mossa, la sua, che farà parlare. Cesare Battisti ha scritto e consegnato ieri otto pagine in portoghese al senatore Eduardo Suplicy. Un appello alla gente del Brasile. Perché proprio io? Por que eu?

Continua a dirsi innocente, Battisti. Di non essere colpevole dei quattro omicidi per i quali è stato condannato all’ergastolo in Italia. E scrive, buttandola in “la mia scheggia, la tua trave” (e Berlusconi era pure iscritto alla P2). La storia,e i suoi punti di vista:

I miei avversari, al contrario di me, sembra che abbiano qualcosa da difendere. Chissà se le proprie miserie o ricchezze, o piuttosto, come nel caso di alcuni attuali ministri del governo italiano, il proprio passato di attivisti di estrema destra (fascista!) responsabile diretta o indirettamente dei massacri con le bombe. Non so che cosa motivi esattamente i miei avversari ad entrare in questa lotta, ma sono certo che non abbia nulla a che fare con la giustizia

Italia, Italia che uccidi il sogno dei tuoi figli e tagli le ali a coloro che ti difendono, non è mai tardi per un gesto di nobiltà sull’esempio del Vaticano che ha riconosciuto i suoi errori durante l’Inquisizione….

Aborto, Obama “rompe” con Bush

Aborto: tema scottante. Barack Obama è cauto, ma l’aborto è uno dei cavalli di battaglia del Partito democratico, e il nbeo-presidente non può tirarsi indietro. Oggi, infatti, è l’anniversario della sentenza della Corte suprema Roe vs Wade che, ormai 36 anni fa, legalizzò l’interruzione della gravidanza.

Cosa farà Obama? Barack abolirà il Mexico City Policy Act: si tratta della norma che vieta di finanziare le Organizzazioni non governative impegnate nella pianificazione personale, che prevedano l’aborto tra le misure per il controllo delle nascite. Una norma dal destino altalenante: varata da Ronald Reagan negli anni Ottanta, abolita da Bill Clinton il 22 gennaio del 1993, nuovamente introdotta da George W. Bush il 22 gennaio di otto anni dopo. Obama la abolirà ancora una volta.Nonostante i tentativi di convincimento da parte degli attivisti e, naturalmente, della Conferenza episcopale americana, che gli ha inviato, proprio ieri, una lettera in cui ricorda che il Mexico City Policy act è

uno dei nodi attraverso i quali si qualificheranno i rapporti fra l’amministrazione e le confessioni cristiane del Paese

“Minaccia” che, però, risulterà inutile.