Sarah Scazzi, parla Concetta “uccisa perché aveva visto qualcosa in casa loro”

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Nella giornata di ieri, dopo il consueto appuntamento per la firma in caserma, si erano perse le tracce di Michele Misseri, che non era tornato in casa come di consueto. Dopo alcune ore di ricerche da parte dei Carabinieri, a sciogliere il dilemma è stato l’avvocato della famiglia Misseri dopo aver parlato con Valentina, la figlia di Michele Misseri. Valentina, ha dichiarato che il padre si trovava a casa, ma i Carabinieri non lo avevano cercato perché lui è libero di recarsi dove vuole.

Nella giornata di ieri, anche la mamma di Sarah ha parlato. Dopo mesi di silenzio, la donna ha voluto raccontare quello che secondo lei è successo quel maledetto giorno in casa Misseri. Secondo Concetta Scazzi, la figlia ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e per questo è stata uccisa. “Me l’hanno uccisa perché ha visto qualcosa…” così dichiara Concetta, “Se l’hanno uccisa loro qualcosa di squallido ci sarà nella loro casa nella loro famiglia. Avevo detto cercate nella famiglia perché Sarah usciva sempre con Sabrina, stavano spesso insieme e mi sembrava strano che sabrina non sapesse niente di quello che è successo”.

Michele Miserri: “Sono stato io ad uccidere Sarah”

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Dopo essere stato in carcere per circa otto mesi e dopo il suo successivo rilascio, questa volta ad accusare Michele Misseri, è lo stesso Michele, il quale in un intervista rilasciata ad una giornalista che lo attendeva dentro casa al suo ritorno dal carcere ha dichiarato: “Io l’ho presa di spalle, lei non ha fatto nessun urlo, niente. Io tutti i miei nervi li ho scaricati tutti sopra Sarah, tutti”. L’intervista è stata mandata in onda nella puntata di ieri di Matrix su Canale 5.

Mi sento malissimo. Perché gli innocenti – dice lo stesso Michele Misseri – stanno in carcere e io che sono il colpevole veramente sto fuori”. “Sono io il colpevole. Io volevo rimanere in carcere – continua – ma mi hanno fatto uscire e sto malissimo. Sono rimasto male di come hanno trattato mia moglie vicino alla caserma. Quell’immagine non mi è piaciuta per niente”, insomma sembra non trovare fine questa “confessione” se così possiamo definirla, di Michele Misseri.

Michele Misseri è stato scarcerato

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Ormai diventato tristemente famoso per le vicende di Avetrana, ieri “lo zioMichele Misseri, è stato scarcerato. I giudici hanno accolto la richiesta degli avvocati di Misseri, di scarcerazioni in quanto ora l’uomo è solamente accusato di occultazione di cadavere e non di omicidio, come invece si pensa per la figlia e la moglie, recentemente arrestata.

Misseri, nel tardo pomeriggio di ieri ha lasciato il carcere dove oramai era rinchiuso da più di 8 mesi, per recarsi a casa, dove ha ottenuto gli arresti domiciliari. L’uomo ha l’obbligo di firma nella vicina caserma di Avetrana, tutti i giorni. Michele Misseri, ha raggiunto la propria abitazione nella tarda nottata di ieri, dopo tutti i controlli di rito.

Delitto di avetrana, scatta l’arresto per Cosima Misseri

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Concorso in omicidio, è questa l’accusa che i pm che seguono il caso di Avetrana hanno notificato alla zia di Sarah Scazzi, Cosima Misseri, la donna che da tempo era sospettata di aver in qualche modo partecipato all’omicidio di Sarah, ieri sera è stata arrestata dai Carabinieri che l’hanno condotta nel carcere dove sono detenuti anche il marito e la figlia. Prima dell’arrivo in carcere è stata condotta in Caserma dove ha incontrato il suo avvocato che l’ha poi accompagnata in carcere.

Durante l’arresto fuori dall’abitazione di Cosima, si è riunito un gruppo di persone che le ha urlato “Assassina!”, mentre la donna veniva portata via dai carabinieri è partito un lungo applauso rivolto alle forze dell’ordine. Ed è propri su questo evento che l’avvocato di Cosima Misseri, Franco de Jaco si sofferma a commentare: “Era distrutta, fuori dalla caserma c’è stata un’aggressione – aggiunge – consistita in un applauso di scherno. E’ una degenerazione ingiustificata dovuta alla pressione delle tv. Capisco il risentimento ma la gente non ragiona, odia”.

Sabrina Misseri resta in carcere

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Sabrina Misseri, la cugina di Sarah scazzi, deve rimanere in carcere. Questa è stata la risposta del giudice al ricorso fatto dagli avvocati della ragazza, successivamente alla richiesta di scarcerazione perché non colpevole. Entro massimo un mese, verranno depositate le motivazioni per il quale il giudice non ha accettato il ricordo fatto dagli avvocati al tribunale di Taranto.

I legali di Sabrina Misseri lo dichiarano come un successo. La decisione presa dalla cassazione di non accettare la scarcerazione della ragazza, è un successo “un successo anche se non apre le porte del carcere” così commentano gli avvocati di Sabrina, ed aggiungono “riapre il processo nei confronti di Sabrina che ormai, per tutti, si era già concluso con la sua colpevolezza”.

Sarah Scazzi: spunta un nuovo testimone

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Spunta un nuovo testimone nella vicenda dell’omicidio di Sarah Scazzi, la giovane ragazza di Avetrana scomparsa ad Agosto. Sarebbe un fioraio il nuovo testimone del caso di Avetrana. Scovato dalla Tv locale Telenorba, l’uomo avrebbe ammesso di aver visto il giorno della scomparsa, Sarah Scazzi cercare di scappare dalla casa dello zio, senza riuscirci in quanto un uomo la stava tenendo per un braccio.

Il fioraio avrebbe prima dichiarato questa cosa ad una sua commessa e successivamente avrebbe collaborato con le autorità. L’uomo intervistato dalla TV locale, avrebbe ritrattato tutto.

Cosima Misseri: “Sarah? se si fosse confidata l’avrei salvata”

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Continuano le indagini sul giallo dell’uccisione di Sarah Scazzi. Questa a volta a parlare è stata Cosima Misseri. In una recente intervista rilasciata alla Stampa e a Matrix, si definisce: “una donna e una moglie come tante altre“. Parlando del giorno dell’omicidio di Sarah, Cosima afferma che se avesse intuito delle molestie alla ragazza: “Sarei stata la prima ad andare dai Carabinieri – aggiunge parlando della figlia – se avessi saputo che Sabrina era colpevole“, aggiunge anche che “di quel maledetto giorno“, non ricorda molto.

Cosima afferma anche che le è stato riferito, che il marito: “dice che quel giorno stava arrabbiatissimo per il trattore e Sarah gli ha chiesto ‘zio, perché urli?’. Lui le ha detto ‘vattene che è megliò ma Sarah ha continuato. Allora lui l’ha spostata di peso e poi le ha buttato la corda”.

Maschera Carnevale: “Zio Michele” Misseri

Maschera “Zio Michele”, dove zio Michele sta per Michele Misseri, accusato dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto ad Avetrana, in provincia di Taranto. Il costume di Carnevale si può trovare in un negozio di intimo, Le Iene Lingerie, al Rione Sanità a Napoli. All’apparenza potrebbe sembrare un comune e banale travestimento da contadino d’antan, con gilet e cappello da pescatore.

Ma l’etichetta con la scritta “Zio Michele” l’ha fatto balzare agli occhi di passati e curiosi. “L’idea mi è venuta guardando la tv – ha commentato il titolare del punto vendita – e le mamme apprezzano. In fondo a Carnevale si scherza”.

Caso Scazzi, arrestati il fratello e il nipote di Michele Misseri

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Le indagini sulla morte di Sarah Scazzi, si trovano ad un’altra importante svolta. Nella mattinata di oggi, sono stati arrestati il fratello ed il nipote di Michele Misseri, attualmente il primo indagato dell’omicidio di Sarah, insieme alla figlia. Si allarga il cerchio delle persone che possono aver aiutato Michele, nell’occultamento del cadavere di Sarah, gli inquirenti, infatti, non hanno mai creduto alla storia che Michele potesse aver fatto tutto da solo.

L’arresto di queste due nuove figure all’interno del caso Scazzi, sono partiti da alcune telefonate, troppo vicine e tutte lo stesso giorno, il giorno della morte di Sarah. I tre personaggi, erano insoliti sentirsi così spesso, anzi si vedevano e sentivano molto di rado. Proprio da qui sono iniziate le indagini più approfondite.

Sarah Scazzi, nuovo sopralluogo in casa Misseri

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Si è tenuto ieri ad Avetrana l’ennesimo sopralluogo nella casa della famiglia Misseri, la casa degli unici due sospettati dell’omicidio della giovane Sarah Scazza la ragazza uccisa lo scorso 26 Agosto. Gli avvocati della famiglia Scazzi, hanno passato l’intera mattina dentro la casa dello zio della ragazza, con l’aiuto della stessa Cosima Misseri e degli avvocati Biscotti e Nicodemo Gentile.

L’avvocato della famiglia Scazzi ha dichiarato: ”Abbiamo apprezzato la serena disponibilità di Cosima Misseri – ha aggiunto – e dell’avvocato De Jaco (legale della donna ndr) che ci hanno consentito riprese video e fotografie. Uno degli elementi che abbiamo verificato è che l’accesso interno tra casa e garage esiste e che il suo utilizzo è possibile. Tutto ciò sarà molto utile e costituirà oggetto di un nostro analitico approfondimento per consentire alla persona offesa di dare il suo contributo alle indagini”.

Un secondo cellulare di Sarah Scazzi è al vaglio degli investigatori

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Cellulare Sarah Scazzi. Un secondo telefono mobile è analizzato dai carabinieri dei Ris di Roma per cercare di fare luce sull’omicidio della giovane di Avetrana, avvenuto il 26 agosto scorso. Gli inquirenti sperano che dall’esame dell’apparecchio possa emergere qualche elemento utile alle indagini.

Indagini che si stanno sempre più direzionando verso le comunicazioni telefoniche. Nei giorni scorsi, infatti, i Ros dei carabinieri di Lecce hanno fatto visita a casa Misseri per verificare le celle telefoniche attive in quella zona e per incrociare tempi e posizioni delle persone coinvolte nella morte della 15enne.

Mamma Sarah Scazzi: “Disposta a perdonare in cambio della verità”

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Mamma Sarah Scazzi. La signora Concetta Serrano Spagnolo è disposta a perdonare la sorella Cosima, moglie di Michele Misseri e mamma di Sabrina, in cambio della “verità” sulla morte della figlia. “Stanno facendo a Michele quello che hanno fatto a me, questa è la verità. Lo stanno condizionando – dice Concetta parlando della sorella e della nipote – in un abbraccio mortale, non lo fanno respirare, lo vogliono annullare, come fecero con me quando fingevano di sostenermi. Fanno pressione su di lui per fargli dire che Sabrina è innocente”.

Documenti sequestrati nella cella di Michele Misseri

Documenti Michele Misseri. Ieri gli investigatori hanno sequestrato carte ritenute “interessanti” nella cella dello zio di Sarah Scazzi, accusato, assieme alla figlia Sabrina, dell’omicidio della nipote.

Secondo i quotidiani sono proprio le lettere inviate alle figlie al centro di questa operazione disposta dalla Procura della Repubblica di Taranto.

Omicidio Sarah Scazzi: Michele Misseri aiutato a occultare il cadavere?

Omicidio Sarah Scazzi.

Il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero, nel decreto con cui vietano a Michele Misseri di comunicare a terzi circostanze relative alle indagini, hanno scritto che le esigenze degli inquirenti mirano all’”l’individuazione di eventuali correi di Misseri nella condotta di soppressione del cadavere” e “nell’accertamento e nell’acquisizione di ulteriori elementi legati al movente dell’omicidio”.