Palinsesti RAI, confermato Fazio, Gabanelli. In dubbio, Vieni Via con Me

Foto: AP/LaPresse

Sono stati confermati nella giornata di ieri i palinsesti autunnali della RAI. Tra le tante conferme, quelle che in queste ore stanno facendo parlare di più, sono le conferma dei programmi di Rai 3, condotti da Fazio e Gabanelli. Ed è proprio Fabio Fazio, che ha innalzato dure critiche nei confronti della Rai. Dopo la lettera inviata nella giornata di ieri a Repubblica, Fazio ha richiesto alla Rai di poter condurre nuovamente “Vieni Via Con Me”, programma campione di ascolti nel 2010 con l’aiuto di Saviano.

“Vieni Via con Me”, è uno dei programmi non confermati dalla Rai, ancora in dubbio, infatti, la presenza o meno di questo show nei palinsesti Rai autunnali. Fabio Fazio, ha dichiarato che il programma, in Rai o non in Rai, lui vuole farlo, ha infatti annunciato che è possibile che il programma sia fatta presso un’altra rete televisiva. Normale, ora è domandarsi, dove approderà il programma di Fazio, se non su La 7?

Report, cronache dalla Birmania

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Report, il programma di Milena Gabanelli, andrà in onda stasera, domenica 6 giugno alle 21.30, su Rai Tre come al sollito. La puntata si intitola ”Birmania: cronaca di un paese blindato”. L’autore è Anders Ostergaard. E si parla do libertà, anche di stampa.

Ecco la sinossi, dopo il salto.

Report, alla scoperta del mercato automobilstico

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La puntata di stasera di Report si chiama “L’auto permettendo”, firmata da Michele Buono e Piero Riccardi. Questa la sinossi della puntata di stasera del programma di Milena Gabanelli:

In un mondo che è sull’orlo di una crisi di traffico, l’Italia detiene in Europa il primato della densità automobilistica: più di 600 macchine ogni mille abitanti. Ma nella storia dei trasporti l’automobile in sè è una splendida invenzione e una risorsa di lavoro. Se però la risposta alla domanda di mobilità è sbilanciata sull’automobile, allora la libertà di movimento e la velocità negli spostamenti si trasformano in congestione delle città, inquinamento e in una modalità di trasporto che provoca in assoluto più morti. Il modello automobile fa sistema, l’industria automobilistica è un grande volano dell’economia: intorno c’è tutta l’industria del petrolio, delle infrastrutture e delle costruzioni. Si fanno grandi affari a far crescere le città selvaggiamente, tanto c’è l’automobile a collegare quartieri sempre più lontani. Risultato?

Report, alla scoperta della Lombardia e del suo sistema sanitario

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Anche questa sera appuntamento con Report, in onda oggi, domenica 2 maggio alle 21.30 su Rai Tre. Il titolo della puntata è “La prestazione”, di Alberto Nerazzini.

Ecco, come sempre, la sinossi della puntata odierna:
La Lombardia è la regione più popolosa e più ricca del Paese, con un bilancio pari a quello di un piccolo stato e una sanità che da sola costa quasi 17 miliardi di euro. Un sistema unico in Italia, fondato sulla libertà di scelta e sulla parità tra pubblico e privato, introdotto tredici anni fa. Ancora oggi è proprio la riforma della sanità il cavallo di battaglia del Presidente Formigoni che, dopo la recente rielezione, si avvia verso il compimento del suo personale e incontrastato ventennio di governo. Ed è sempre la sanità lombarda quella portata a modello dal premier Berlusconi.

Report, focus sulla spesa sociale

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Report andrà in onda stasera, domenica 25 aprile, come sempre alle 21.30 su Rai Tre. Il titolo della puntata è “Il futuro è passato”, firmata da Michele Buono e Piero Riccardi.

Ecco la Sinossi:

A cosa serve la spesa sociale? Il welfare è solo uno dei tanti costi del bilancio dello Stato? E le pensioni, davvero si sta spendendo troppo e i conti sono fuori controllo? Uno dei motivi certi di preoccupazione per la spesa pensionistica è l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della vita media dei cittadini nei paesi sviluppati. E’ il dato di fatto da cui partono alcuni, per affermare che l’unica soluzione possibile è diminuire le pensioni e dire ai cittadini che ognuno si arrangi da sè, magari affidandosi a fondi, banche e assicurazioni che investono la pensione nei mercati azionari. Report si pone a semplice domanda: così stanno effettivammente le cose?

Report, alla scoperta dell’Ue

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Anche questa sera appuntamento con Report, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata di oggi si intitola ”L’Unione non fa la forza” di Stefania Rimini. Leggiamo allora la sinossi dell’appuntamento odierno con Milena Gabanelli e i suoi.

Ora come ora in Europa c’è in comune solo la moneta e da sola non basta. L’euro era il primo passo, ma poi ne abbiamo fatti altri? In politica estera quando è ora di negoziare per frenare le emissioni di gas serra degli Indiani o per garantire l’approvvigionamento di gas dai Russi, l’Italia va avanti da sola, la Francia va da sola, la Germania va da sola. Ogni stato gioca per conto suo, fuori e dentro casa e i 500 milioni di cittadini europei rimangono una massa amorfa che non fa paura a nessuno. Le imprese e i cittadini hanno anche a che fare con 27 sistemi giuridici diversi per la stessa transazione e allora possiamo definire l’Europa mercato unico? E? possibile che ciò che è reato in Francia, in Italia non lo sia? Il bilancio dellUnione è di 116 miliardi all’anno, ma quasi metà se ne va in sussidi agricoli.

Report, alla scoperta del bilancio dello Stato

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Il bilancio dello stato, questo sconosciuto. Stasera con Report, il programma di Milena Gabanelli in onda alle 21,30 su Rai Tre, andremo alla scoperta dei “segreti del bilancio statale, della sua compilazione, delle sue dinamiche. L’inchiesta fa il punto con l’ausilio e il coinvolgimento dei diretti interessati. Il “viaggio” è firmato da Giovanna Boursier.

Si parte, ad esempio, da Equitalia, Spa con capitale pubblico, 51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps, che fa riscossione di crediti per vari enti, per esempio i Comuni, e riscuote anche i debiti fiscali, cioè tasse o multe che i cittadini non hanno pagato. Report ci spiegherà quanto si paga in più, cosa comporta una dimenticanza, o una non avvenuta notifica.

Report, Google Baby ed educazione stradale

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Report ha in queste settimane assicurato la propria sopravvivenza in onda grazie ad un utilizzo consapevole della par condicio. Anche stasera appuntamento allora alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ‘Google Baby‘ di Zippi Brand Frank.

Ecco la sinossi:
Premiato come Miglior film al DocAviv Festival di Tel Aviv nel 2009, ‘Google Baby’, di Zippi Brand Frank, svela i meccanismi dell’industria della ”maternità surrogata”, attraversando tre nazioni: Stati Uniti, Israele, India. Spermatozoi selezionati in Israele, ovuli acquistati online e fecondati nei laboratori americani, uteri affittati nel Gujarat, India. Centrato su questa nuova, lucrosa attività di un imprenditore del ramo (un omosessuale che ha potuto realizzare il suo desiderio di paternità grazie ad un percorso di maternità surrogata negli Usa), il film solleva molti quesiti etici, cercando di non giudicare mai. Google Baby si limita piuttosto a registrare una nuova realtà, e mostra come la tecnologia abbia oggi ormai reso possibile separare completamente la procreazione dall’attività sessuale e come la globalizzazione abbia reso il processo non solo realizzabile ma anche relativamente economico. Tutto ciò che deve fare un aspirante genitore, è prendere la propria carta di credito e andare su internet per le istruzioni.

Report, si parla di sanità

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E stasera tutti pronti per un’altra puntata di Report. Un programma che fa più della politica, più delle forze dell’ordine, più della magistratura. E non si ha timore di essere ridondanti nè zuccherosi nell’aggermarlo: lo racconta la cronaca. Onore al merito ne dà anche il Giornale.

E la puntata di stasera si chama “La Convenzione”, di Alberto Nerazzini.

Report, Madoff: la grande truffa

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Appuntamento come di consueto stasera, domenica 29 novembre alle 21.30 su Rai Tre con Report. La puntata di oggi ha il titolo: Madoff: la grande truffa di William Foxton e Robert Vaughn.

Si parte dalla storia di Bill Foxton, un ex soldato inglese che semplicemente voleva passare una vecchiaia serena. E allora aveva deciso di investire tutti i suoi risparmi in uno dei fondi a rendimento sicuro più stabili del mondo: quello di Bernie Madoff. La storia è ormai nota a tutti: una catena di Sant’Antonio creata da Madoff, ma crollata. Lui è stato arrestato a dicembre dello scorso anno, esattamente un anno fa. E Bill si è suicidato.

Report, la banca dei numeri uno

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Report andrà in onda stasera, domenica 15 novembre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”La banca dei numeri uno” di Paolo Mondani.

Ecco la Sinossi:
Con lo scudo fiscale del 2001, poi prolungato fino al 2003, sono stati messi in regola circa 78 miliardi di euro. A fronte di questa enorme massa di denaro sono state inviate circa 90 segnalazioni di operazioni sospette, di cui nessuna che riguardava la Sicilia. Le banche hanno evidenziato poco o nulla proprio grazie alle garanzie di anonimato accordate da quella legge. E quindi non è stato possibile intercettare il denaro sporco frutto di reati di natura fiscale per i quali era stata accordata la non punibilità.

Report, i treni d’Italia

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Report andrà in onda stasera, domenica 1 novembre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”Treni Italia” di Giovanna Boursier.

Ecco la sinossi:

L’incidente di Viareggio ha segnato la storia del trasporto ferroviario delle merci in Italia. La magistratura sta indagando e arriverà a stabilire le responsabilità del disastro, ma basta ascoltare i testimoni della vicenda, per capire che le norme vigenti in Italia sulla sicurezza dei treni che trasportano merci pericolose sono inadeguate. E visti gli incidenti degli ultimi mesi è probabile che ci si debba mettere presto mano. Se si vuol competere e decongestionare le strade dai camion, bisogna avvicinarsi agli standard europei e investire sul trasporto su rotaia. In Italia oggi, solo il 10% delle merci viaggia su rotaia, mentre in Germania si arriva al 25% e in Austria al 35%.

Report, “L’era del debito”

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Report andrà in onda stasera, domenica 25 ottobre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”L’era del debito” di Stefania Rimini.

Ecco la sinossi:
Noi siamo tra i Paesi più colpiti dalla crisi e di conseguenza l’anno prossimo il macigno del debito pubblico si avvia a pesare il 118% della gamba che lo tira, che è il famoso Pil, il prodotto interno lordo. Per dare un’idea, stiamo quasi tornando ai livelli di palla al piede che avevamo negli anni Novanta. E’ come se non ci fossimo mai venduti la Telecom, le Autostrade, parte dell’Enel e dell’Eni. Adesso non abbiamo più molto da dar via, ma ci consoliamo per il fatto di essere in buona compagnia. Dall’America alla Gran Bretagna, in media tutti i paesi avanzati hanno aumentato il loro debito pubblico dal 75% al 115% del Pil. Loro però si stanno indebitando per salvare il sistema produttivo, mentre noi sudiamo per smaltire un debito pubblico accumulato con gli sperperi degli anni Ottanta, un debito che ci frena sempre di più, ci limita nei movimenti e rende la vita più faticosa alle imprese e alle famiglie.
Oggi la storia ci presenta il conto perchè proprio a causa di questo debito obeso l’Italia non può attivare spesa pubblica al pari degli altri Paesi per stimolare l’economia, asfissiata dalla crisi.
Intanto all’orizzonte si profila una nuova minaccia: l’aumento dei tassi d’interesse, che inevitabilmente ci sarà. I tassi sono così bassi che non possono far altro che salire, anche perché tutti i Paesi avanzati stanno chiedendo e chiederanno più soldi in prestito ai mercati finanziari. E dunque noi Italiani, per sfamare quel bestione del debito che ci portiamo appresso dagli anni ottanta dovremo sborsare sempre di più. Ma fino a che punto può aumentare il debito pubblico? Nell’inchiesta verranno spiegati uno per uno, tutti i buoni motivi per cui dobbiamo abbassare il nostro debito, costi quel che costi
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Report, una poltrona per due

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Report andrà in onda stasera, domenica 18 ottobre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata di oggi si intitola ”Una poltrona per due” di Sabrina Giannini.

Ecco la Sinossi:
L’incredibile storia di una concorrenza sleale nella civile Romagna che ha portato i poltronifici italiani sull’orlo di una crisi che non ha nulla a che vedere con l’attuale crisi finanziaria. Infatti gli artigiani italiani sono stati sostituiti da imprese cinesi che applicano prezzi dimezzati e insostenibili per chi rispetta le regole. L’inchiesta svela i punti oscuri di una delocalizzazione dentro il territorio italiano dove controllori e associazioni non hanno fatto il loro dovere consentendo il graduale insediamento di imprenditori cinesi che, in Romagna come in molte altre zone produttive italiane, fanno spesso uso di manodopera clandestina oppure pagata in nero.