Sabina Guzzanti all’Aquila – Diretta

Draquila – L’Italia che trema verrà proiettato stasera all’Aquila. Dopo la proiezione, al via un dibattito con la regista Sabina Guzzanti, che si annuncia molto “caldo”: lei è agguerritissima, dicono. Sopra la diretta video da ilfattoquotidiano.it. Si parte dopo le 22.

Sul palco l’onorevole del Pd Gianni Lolli, Stefania Pezzopane, ex presidente della provincia dell’Aquila, Gianfranco Cerasoli, responsabile della Uil Beni culturali, Giusi Pitari, esponente dei comitati aquilani e animatrice del blog Trentottosecondi, Angelo Venti, direttore di Site.it e giornalista di Libera, Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi dell’Aquila.

L’Aquila post terremoto: oltre 15 mila richieste di cambio residenza

A poco più di un anno dal terremoto che ha colpito (lo scorso 6 aprile 2009) il cuore dell’Abruzzo provocando danni e vittime ingenti (il bilancio definitivo è di 308 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi, circa 65.000 sfollati alloggiati momentaneamente in tendopoli, auto, alberghi lungo la costa adriatica), pare emergere un’amara verità rispetto alle conseguenze devastanti determinate dal sisma. Non morti, non macerie ma storie di uomini e di donne costretti a fare i conti con un futuro tutto da riscrivere.

Nessun lavoro, niente casa, prospettive sempre meno visibili: accade così che tra la polvere e la sepoltura a far le veci di cose ed esseri umani, ci si debba imbattere in racconti che rasentano, per dolore e amarezza, quelle altre vicende. Senza lieto fine. In questo caso i numeroi oscillano tra difetto ed eccesso ma la sostanza resta: l’anagrafe de L’Aquila è sommersa di richieste avanzate da cittadini che intendono cambiare residenza.

Erano 1064 lo scorso 15 luglio e il dato venne reso noto dal consigliere provinciale Angelo Mancini, il quale faceva notare come una fetta di aquilani fosse già accasata altrove e chiedesse solo di aver riconosciuta dalle istituzioni la nuova casa. I luoghi scelti dai transfughi erano quelli delle provincie limitrofe ma pure i paesini più prossimi del Lazio o quelli al confine con le regioni più a nord. Trovare lavoro, ricominciare a vivere: obiettivi per nulla di poco conto custoditi soprattutto nelle menti e nei cuori dei più giovani.

Terremoto l’Aquila, grido di disgusto

terremoto l'aquila

Terremoto L’Aquila. Il grido di rabbia, di disgusto, di sconcerto è ben sintetizzato nelle parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro. Un post dal titolo: Fate schifo. Lo avete letto: la notte del 6 aprile gli imprenditori ridono pensando ai soldi che entreranno nelle loro casse grazie agli appalti. Non è che c’è un terremoto al giorno.

Fate schifo, scrive Padellaro.

Quei due rappresentano lo spirito di un tempo triste dove, per dirla con un altro “imprenditore” a fauci spalancate: “Possiamo pigliare tutto quello che ci pare”. Purtroppo è così: tutto è permesso alla “cricca dei banditi e degli appalti”, altra autodefinizione ribalda di chi, vivendo nel paese delle immunità e delle impunità, si sente giustamente al sicuro: e a noi che ci tocca, e a noi chi ci tocca?

E alla “gelatina” si sostituisce il gelo.

Berlusconi e gli euro, a Porta a Porta

Domandina semplice, a Porta a Porta del 15 settembre (la famosa puntata, sì). Quanto fanno per Silvio Berlusconi 60 miliardi di vecchie lire se convertite in euro?

Times, Berlusconi e la clinica per dipendenze sessuali

veronica-lario-berlusconi-times

Naturalmente un libro. La protagonista è Miriam Raffaella Bartolini, al secolo Veronica Lario, seconda moglie di Silvio Berlusconi. Si parla anche già di un film sull’affaire Lario. Nell’attesa, ecco la nuova edizione del libro “Tendenza Veronica” di Maria Latella, giornalista del Corriere della Sera (ci saremmo aspettati di Repubblica, ma così è meno banale.

Il libro traccia un ritratto della Lario e del rapporto col Presidente del Consiglio. Ed è finito, naturalmente, anche sulla stampa estera. Guardate qui il Times, con un titolo chiaro anche per chi con la lingua se la cavicchia e basta: Berlusconi urged to attend clinic for sex addiction.

Terremotato richiede ospitalità a Villa Certosa

villa_certosa

Nei giorni successivi alla disgrazia del terremoto abruzzese, il Premier Silvio Berlusconi aveva annunciato la disponibilità ad ospitare alcuni sfollati all’interno delle proprie abitazioni invitando così tutti a farsi carico, secondo le proprie possibilità, delle esigenze della popolazione della provincia aquilana nel momento di maggiore emergenza. Sono ormai passati mesi e le prime abitazioni provvisorie stanno per essere consegnate ai rispettivi occupanti. Tra le domande consegnate agli sfollati se ne trova una che invita ad individuare il tipo di sistemazione preferita. Qualcuno, nella voce «alloggi in affitto», ha aggiunto a penna proprio accanto una curiosa specificazione: “se possibile, a villa Certosa oppure a Palazzo Grazioli“.

Non si tratta di una provocazione” ha detto l’autore della frase che in queste ore fa il giro del mondo. Ma con tutti i fotografi spioni sarà proprio il caso di andare a risiedere proprio a Villa Certosa?

G8, accordo?

africa

Citazione da Spinoza (con consiglio di leggere tutto il post):

G8: raggiunto l’accordo sull’Africa. È quella grande sotto l’Europa.

Mentre George Clooney farà un film all’Aquila. E Carla Bruni non si fa rintracciare.

G8, il NYT e il Guardian

g8

Il New York Times critico nella gestione organizzativa italiana del G8 (Oh, that-G!). La Casa Bianca dà ben altra posizione, e apprezza il lavoro. Il dibattito è scatenato, mentre Obama è proprio ora all’Aquila. In un centro storico spettrale, dove oggi il Presidente degli Stati Uniti incontra volontari della Protezione Civile e osserva quello che un terremoto può fare. Certo, di questi tempi l’Italia dà di che parlare al mondo. E anche di che disegnare.

Ma ci sono punti comuni sui cambiamenti climatici? Le sfide sono tante e complesse, di natura economica e politica. Un percorso? Lo si spera, certo. I politici più potenti del globo del mondo si radunano a L’Aquila (tra Roma e L’Aquila, insomma) per il summit del G8. In cima all’agenda i cambiamenti climatici e le risposte a questo problema da parte dei paesi ricchi che appartengono al G8, che da soli producono oltre il 50% dell’inquinamento del pianeta.

G8, la Cina e i pochi poteri del Premier Berlusconi

berlusconi

Lo ha sempre detto: il Presidente del Consiglio, in Italia, ha pochi poteri. E lo ricorda, Silvio Berlusconi. Lo fa scherzamndo, in presenza del presidente della Repubblica popolare cinese, Hu Jintao, nel corso di una conferenza stampa congiunta a villa Madama. I due hanno avuto un colloquio in mattinata, poi seguita dall’incontro con i giornalisti. Mentre Giorgio Napolitano pone, invece, alla controparte la questione dei diritti umani, in una giornata in cui arrivano nel mondo le notizie degli scontri e delle violenze a Xinjiang.

Il presidente del Consiglio italiano, quando guarda ai suoi poteri, si trova a mani vuote

I due spiegano ai loro interlocutori – imprenditori dei due paesi – il progetto di produrre insieme materiale per spiegare le potenzialità dei due Paesi. Per il Presidente del Consiglio

Oggi qui abbiamo preso una piccola decisione e dico piccola perché tradizionalmente il potere non appartiene a chi sta al vertice, ma a molti altri. Qui, ad esempio, ci sono molti ministri che hanno il compito di esercitarlo, ma, parlo per me, il presidente del Consiglio quando guarda ai suoi poteri si ritrova a mani vuote

Un pensiero che lo tocca sovente.

Primo Maggio sì, ma senza bandiere

primo maggio

Il Primo Maggio è di nuovo qui. E oggi Cgil, Cisl e Uil, di nuovo insieme, lasciano da parte polemiche e divisioni almeno per un giorno, e vanno all’Aquila. I leader dei sindacati passano la giornata di oggi, la Festa del lavoratori, tra gli sfollati, nelle tende, tra i terremotati d’Abruzzo. Una manifestazione sobria, necessariamente.

Il presidente della Repubblica Napolitano, nel suo discorso in occasione della consegna al Quirinale delle stelle al merito del lavoro – anche per l’Abruzzo – ha parlato di morti sul lavoro.

Se il G8 va a L’Aquila

G8 a L’Aquila. Si risparmiano 220 milioni di euro (anche per far dimenticare il referendum, in fondo), e si fa giacché anche una gran bella figura. Londra, Washington, Berlino e la Ue tutta hanno detto sì. Un’idea che piace insomma.

E’ un gesto simbolico forte. Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo

Parola dell’Unione Europea. Silvio, insomma, ci ha azzeccato anche questa volta. C’è qualcuno, però, che non è del tutto convinto della bontà dell’intenzione della sortita in oggetto. Qualcuno sospetta. Si tratta di quel che resta dell’opposizione.

L’Aquila, il telegramma del Sindaco

Aiuto. Avevano già chiesto aiuto da L’Aquila. Il mezzo è quello che nell’immaginario vediamo come tipico delle comunicazioni urgenti e cariche di gravità. Il telegramma. Oggetto: richiesta di dichiarazione di “stato d’emergenza” per la città dell’Aquila, resa necessaria dalla concomitante segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati.

Cinque giorni prima del Grande Terremoto, il Comune dell’Aquila ha inviato un telegramma di richiesta di aiuto e di accorato allarme a:

1. Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione civile

2. Governatore della Regione Gianni Chiodi

3. Assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati

4. Prefettura dell’Aquila.

Santoro e la puntata riparatrice

buoni aiuti

“Dopo l’ultimo numero di Annozero – dichiara Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – siamo preoccupati per Santoro che si esalta come paladino della libertà di espressione! Qualcuno ricordi a Michele la favola di Fedro e la fine della rana che scoppiò, a forza di gonfiarsi per somigliare al bue”.
L’importante è che scoppio da solo.

Michele Santoro

Questo è il benvenuto appena si approda sul sito.

Comunque la pensiate, benvenuti…. Michele Santoro non si è esattamente adeguato. Ringrazia il Comitato di Redazione del Tg2. E parla con i lettori de Il Giornale. Ma come, un giornale che è stato in prima linea per difendere la libertà della satira. Per Berlusconi, Noi siamo un Tg4 fatto bene.

Terremoto su Annozero

Promettono tempi rapidi i magistrati della Maxi-inchiesta sui crolli del terremoto in Abruzzo. C’erano state denunce sulle crepe alla Casa dello Studente. Una tragedia che poteva essere evitata? Sono 8 i ragazzi morti. Su questo e molto altro si è scatenata la tempesta sulla puntata del 9 aprile di Annozero.

Cruciale dar voce a istanze diverse, dice oggi Sergio Zavoli, Presidente della Vigilanza della Rai. La vigilanza è pronta a esprimere un giudizio. Ma dopo le critiche del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e del Premier Silvio Berlusconi, la polemica si infervora. Per Maurizio Gasparri, è la tv dell’odio. Chissà perché si chiede un parere sempre a lui. Per la Lega, si tratta di un polverone inutile.