Le aggiornate prospettive del 2024 per la guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 con l’invasione russa, è entrata nel suo terzo anno. Dopo un primo periodo di avanzata russa, le forze ucraine sono riuscite a fermare l’offensiva e a riconquistare alcune aree. Tuttavia, il conflitto è ancora in corso e non è chiaro quando e come si concluderà.

Le prospettive per il 2024 sono incerte. Da un lato, la guerra sta causando un enorme costo umano e materiale per entrambe le parti. Da un altro lato, né la Russia né l’Ucraina sembrano disposte a fare concessioni significative.

guerra in Ucraina
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Una guerra di logoramento

È probabile che il 2024 sia un anno di logoramento per entrambe le parti. Le forze russe continueranno a bombardare le città ucraine e a lanciare attacchi missilistici. Le forze ucraine, invece, continueranno a resistere e a lanciare contrattacchi locali.

In questo scenario, è possibile che la guerra si protragga per mesi o addirittura anni. Le due parti potrebbero essere costrette a negoziare una tregua, ma è difficile che questo porti a una pace definitiva.

Un’escalation del conflitto

Un’altra possibilità è che la guerra si intensifichi. La Russia potrebbe aumentare la sua pressione militare, cercando di conquistare più territorio o di rovesciare il governo ucraino. Gli Stati Uniti e i loro alleati potrebbero aumentare gli aiuti militari all’Ucraina, fornendo armi più sofisticate e moderne.

In questo caso, il conflitto potrebbe diventare più pericoloso, con il rischio di un’escalation nucleare.

Un’influenza globale

La guerra in Ucraina sta già avendo un’influenza globale. Ha provocato un aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, contribuendo all’inflazione. Ha anche destabilizzato l’ordine internazionale, mettendo in discussione il ruolo della Russia e degli Stati Uniti nel mondo.

Nel 2024, la guerra in Ucraina potrebbe avere un impatto ancora maggiore sulla scena globale. Se il conflitto si protrarrà o si intensificherà, potrebbe portare a una nuova divisione del mondo in blocchi contrapposti.

Le elezioni ucraine

Un altro fattore che potrebbe influenzare l’andamento della guerra è la scadenza delle elezioni presidenziali ucraine, fissata per il 31 ottobre 2024. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato che si candiderà per un secondo mandato.

Se Zelensky vincesse le elezioni, sarebbe in una posizione più forte per negoziare con la Russia. Tuttavia, se dovesse perdere, potrebbe portare a un cambio di leadership in Ucraina, con conseguenze imprevedibili per il conflitto.

In conclusione, le prospettive del 2024 per la guerra in Ucraina sono incerte. È probabile che il conflitto sia caratterizzato da una guerra di logoramento, ma non è esclusa l’escalation del conflitto o l’influenza globale del conflitto.

Come sta andando la controffensiva dell’Ucraina contro la Russia

Giorni delicati per la controffensiva dell’Ucraina. Dopo una settimana di pesanti combattimenti, ci attendono le vere prove della controffensiva di Kiev, con le truppe ucraine a una certa distanza dalla principale linea difensiva russa e il grosso delle forze preparate per l’attacco ancora in attesa.

L’Ucraina ha colpito due aree lungo il fronte sud-orientale la scorsa settimana, quando ha iniziato la fase principale della sua tanto attesa operazione, riportando a casa sette villaggi riconquistati ma anche subendo perdite tra cui veicoli da combattimento e carri armati della fanteria occidentale.

Riscontri sulla recente controffensiva dell’Ucraina contro la Russia

“Da entrambe le parti, molto si ridurrà all’attrito”, ha detto Rob Lee, un membro storico del Foreign Policy Research Institute e tra gli analisti che hanno riportato perdite da entrambe le parti sulla base di prove satellitari e fotografiche.

“Il rischio per loro (gli ucraini) è che prima di arrivare a quella linea difensiva (russa), subiscano un logoramento eccessivo e sarà troppo difficile violarla e sfruttarla”.

La Russia ha preparato migliaia di posizioni difensive dal confine della Russia occidentale fino alla Crimea occupata sul Mar Nero, inclusi campi minati, fossati anticarro, file di barricate e trincee di cemento “a denti di drago”.

La controffensiva è complicata dalla mancanza di potenza aerea dell’Ucraina. Kiev ha esercitato pressioni sull’Occidente per mesi per fornire aerei da combattimento F-16, ma mancano almeno diversi mesi al loro schieramento.

Le posizioni, esaminate da Reuters utilizzando immagini satellitari ad aprile, sono fortemente concentrate nel sud strategicamente importante, dove Kiev potrebbe mirare a tagliare il ponte di terra della Russia verso la Crimea e dividere le forze del Cremlino.

Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha affermato che attrezzature occidentali come carri armati e veicoli blindati dovrebbero aiutare a proteggere la vita dei soldati ucraini.

Kiev ha imposto un blackout informativo per aiutare la sicurezza operativa, rendendo difficili le valutazioni indipendenti sul campo di battaglia. Il russo Vladimir Putin ha definito l’attacco di Kyiv un fallimento che comporta pesanti perdite.

Le immagini condivise dai blogger militari russi mostrano veicoli da combattimento della fanteria Bradley e carri armati Leopard 2 distrutti o danneggiati, elementi principali degli aiuti militari inviati dall’Occidente per la controffensiva.

Muzyka ha stimato che l’Ucraina potrebbe aver perso fino al 15% dei suoi veicoli Bradley e una piccola percentuale dei suoi Leopard, sebbene fosse possibile che le forze ucraine avessero recuperato alcuni di quei veicoli e mandati in riparazione.

L’analista militare Jack Watling ha scritto per il think tank RUSI che era troppo presto per dire se l’offensiva avesse avuto successo o meno.

“Dobbiamo astenerci da dichiarazioni premature di successo o fallimento”, ha detto. Insomma, prudenza sull’andamento della controffensiva dell’Ucraina contro la Russia

La guerra tra Russia ed Ucraina potrebbe finire entro tre mesi

Cresce la speranza che la guerra tra Russia ed Ucraina possa finire entro tre mesi, o comunque non oltre la stagione estiva. Dmytro Kuleba, ministro degli affari esteri dell’Ucraina, ha ipotizzato che le truppe russe potrebbero riprendere un’offensiva su larga scala contro l’Ucraina a gennaio o febbraio 2023. Questo, almeno, quanto venuto a galla tramite il diretto interessato durante un briefing del 13 dicembre.

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Mosca, attentato all’ aeroporto: 35 morti, 130 feriti

Foto: AP/LaPresse

E’ di almeno 35 morti e circa 130 feriti il primo bilancio dell’ attentato verificatosi all’ aereoporto di Mosca oggi, alle 16.32 locali (le 14. 32 italiane). L’ esplosione sarebbe avvenuta, secondo fontì della polizia locale, nella zona dove vengono consegnati i bagagli, e sarebbe opera di un kamikaze, che si sarebbe fatto esplodere con addosso fra i cinque e i sette chili di tritolo, nell’ area delle salette vip, in una zona accessibile al pubblico e priva di metal detector. Il kamikaze sarebbe quindi arrivato dall’ esterno, non dall’ aereoporto, per poi giungere nell’ area d’ attesa degli arrivi, e quindi, secondo quanto spiegato da una fonte, “la bomba non è arrivata a Mosca con un aereo, ma è stata introdotta dall’ esterno”.

Secondo alcuni testimoni, le esplosioni sarebbero state addirittura due. La Procura di Mosca ha già aperto un’ inchiesta per terrorismo, e ci sarebbero già tre ricercati, tre uomini che vivrebbero da qualche tempo nei dintorni della capitale, e che sarebbero stati ripresi dalle telecamere mentre entravano nel settore arrivi.

L’ agenzia Itar-Tass ha riferito, citando fonti investigative, che la polizia avrebbe trovato i resti di un corpo che potrebbe essere il presunto terrorista, e che sarebbe un uomo tra i 30 e i 35 anni, dall’ aspetto “arabo”.Sarebbe stato necessario l’ intervento sul posto di una ventina di ambulanze per soccorrere i feriti, poi trasportati in cinque diversi ospedali. Alcuni testimoni oculari avrebbero visto, dopo l’ esplosione, molte persone che giravano per l’ aereoporto insanguinate, alcune mutilate, e fumo ovunque.

Sondaggio Giustizia: in Russia 6 cittadini su 10 la vogliono sotto l’esecutivo

Foto La Presse

Sondaggio Giustizia. In Russia, sei cittadini su dieci sostengono che l’esecutivo debba controllare il sistema giudiziario. A rivelarlo è un sondaggio dal centro indipendente Levada, secondo cui il 30 per cento degli intervistati è dell’idea che la giustizia debba essere “totalmente sotto il controllo” del governo, un altro 30 per cento sostiene che debba esserci un “certo controllo” e solamente il 22 per cento sostiene l’indipendenza della giustizia.

Un altro dato significativo è il fatto che il 34 per cento del campione ritiene che “la giustizia è corrotta e ci vogliono i soldi per ottenere una sentenza favorevole”.

Wikileaks: Russia, il successore di Putin all’insegna della continuità

Foto La Presse

Wikileaks-Russia-Putin. “Sulla scelta del suo successore alla presidenza della Russia, Putin si farà guidare da tre criteri: come mantenere la sua ricchezza, come mantenere la sua sicurezza personale, come conservare il suo staus sociale e la sua influenza politica”.

A scriverlo sono stati i dplomatici statunitensi a Mosca nella primavera del 2006, quando la scena politica russa era dominata dal dibattito sulla successione di Putin.

Russia, allarme incendi – paura nucleare: 50 morti e 200 mila ettari in fumo. “E’ volontà divina”

Brucia la Russia e, concettualmente, è un’immagine cui non si è abituati. Perchè l’ondata di calore mai vista che sta interessando lo Stato orientale è per l’appunto un’anomalia per una Nazione per nulla avvezza a fare i conti con gli incendi. Eppure: gli almeno 50 morti e i 200 mila ettari andati in fumo (limitandoci a dati che sono ufficiali ma che potrebbero essere parziali) consentono di prendere visione di una fotografia drammatica che interessa la Russia e in maniera non più superficiale anche l’Ucraina (dove, in 24 ore, le ultime, sono stati domati 425 incendi). Altri numeri a rendere l’entità del momento: già utilizzati 16.000 uomini del ministero delle Emergenze e 8.000 dell’esercito oltre all’intero corpo dei vigili del fuoco.

Dichiarato lo stato di emergenza che ha costretto il Presidente Dmitry Medvedev a un rientro anticipato dalle ferie per gestire un imprevisto che rischia di mietere assai più danni di quelli per ora registrati: il motivo è semplice e rimanda al fitto numero di centrali nucleari che insistono su territorio russo, specie nella sua parte europea che – a conti fatti – è anche quella su cui si constano i maggiori danni.

Nucleare, Iran: in arrivo nuove sanzioni

ahmadinejadUsa e Iran. Una sfida infinita che ieri ha scritto l’ennesimo capitolo. Il segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, da Kirkuk, auspica che la comunità internazionale si adoperi per “ulteriori e significative sanzioni” contro il governo di Ahmadinejad per il suo programma nucleare. In una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, a New York, i rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno pensato a nuovi provvedimenti nei confronti dell’Iran. Voci provenienti dal Palazzo di Vetro, riferiscono che Usa, GB, Francia, Russia e Cina (i paesi con potere di veto) più la Germania, inizieranno le discussioni sul nucleare iraniano già la prossima settimana.

Russia, trovato morto direttore fondo beneficienza

incidente_autoIl direttore di un fondo di beneficenza a favore dei detenuti e delle vittime delle repressioni, Ghennadi Prudetski, è stato trovato morto nella sua automobile a Kemerov, in Siberia centrale. L’uomo è stato ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco. A rendere nota la notizia è stata l’agenzia Itar-Tass. Gli inquirenti stanno battendo molte piste, la più accreditata sembra ruotare attorno all’attività della fondazione e al mondo della criminalità organizzata.

L’ONG russa Memorial vince il Premio Sacharov 2009

memorialL’organizzazione per la difesa dei diritti umani in Russia Memorial è la vincitrice del Premio europeo per la libertà di pensiero 2009. L’organizzazione, rappresentata dagli attivisti Oleg Orlov, Sergei Kovalev e Lyudmila Alexeyeva, denuncia la repressione politica nei paesi dell’ex-Unione sovietica e lotta contro le violazioni dei diritti umani. La vittoria è stata annunciata stamattina dal presidente del Parlamento Jerzy Buzek, il premio verrà consegnato il 16 dicembre a Strasburgo.

Jerzy Buzek, alla proclamazione della vittoria di Memorial davanti all’aula del Parlamento europeo, ha spiegato:

Rompere il circolo vizioso di violenza e paura in Russia. Attribuendo il premio di quest’anno a Oleg Orlov, Sergei Kovalev e Lyudmila Alexeyeva a nome di Memorial e di tutte le altre persone che lottano per la difesa dei diritti umani in Russia, speriamo di contribuire alla fine del circolo vizioso di paura e violenza che assedia i difensori dei diritti umani nella Federazione Russa

Russia: uccisi l’erede della Politkovskaya, Anastasia Baburova, e Stanislav Markelov

MOSCA (Reuters) – Un influente avvocato russo che si era battuto contro il rilascio anticipato di un colonnello dell’esercito condannato per l’omicidio di una ragazza cecena è stato ucciso oggi insieme a una giornalista in una strada di Mosca. Secondo la procura, il corpo di Markelov è stato trovato crivellato da diversi colpi d’arma da fuoco in una delle strade principali di Mosca. Aveva appena avuto un incontro con i giornalisti. Anastasia Baburova, una praticante del giornale della Politkovskaya Novaya Gazeta che aveva indagato sul neonazismo in Russia, è stata colpita insieme a Markelov, morendo dopo poco in ospedale. Stanislav Markelov aveva rappresentato la famiglia della 18enne Elza Kungayeva, il cui omicidio nel 2000 era diventato un simbolo nella lotta contro gli abusi dei diritti umani nella Cecania segnata dalla guerra. Markelov, 34 anni, aveva tentato di bloccare per vie legali il rilascio del colonnello russo Yuri Budanov, condannato per l’omicidio.

Quando uno aveva bisogno di una giornalista coraggiosa chiamava la Politkovskaya e quando voleva un avvocato senza paura si rivolgeva a Markelov

Lev Ponomarev, attivista dei diritti umani in Russia.

Anna Politkovskaya, la giornalista di Novaya Gazeta, fu ammazzata nell’androne di casa da un killer ceceno nel 2006.

Anatre scomparse: parte la ricerca Nasa

Novanta anatroccoli scomparsi al freddo e al gelo. Novanta anatre – ma non si tratta di anatre qualunque – disperse in Groenlandia, proprio in mezzo ai ghiacci in cui si getta il colossale ghiacciaio di Jakobshaven: lo stesso da cui si staccò l’iceberg che segnò l’affondamento del Titanic.
Perché la Nasa cerca 90 anatre sparite? E che fine hanno fatto i simpatici pennuti? C’è chi pensa che possano averli rapiti i russi… Perché sarebbero interessati a questi esserini gialli, tondi, con il becco arancione, gli occhioni teneri e… fatti di gomma?

E’ morto il papa….russo

La notizia di certo ci colpisce molto di striscio, ma la morte di Alessio II patriarca della Chiesa Ortodossa è uno di quegli avvenimenti che lascerà la Russia in quello stato di tristezza mista a normalità che anche noi italiani, non meno di qualche anno fa, abbiamo vissuto. Ricordo ancora quel giorno in cui, nella mia normalità, mi arrivò la notizia che quasi mi sconvolse: “E’morto Giovanni Paolo II”.

”Si sapeva” mi dissero alcuni, eppure tra le tante parole inutili allora mi arrivo una telefonata che mi sconvolse positivamente, un amico mi disse: “Prendi l’essenziale che andiamo a Roma in treno”. Non ci pensai nemmeno e partii. Una lunga carovana mi accompagnò nella prima mattina dell’esposizione del corpo in S.Pietro. “Solo” 3 ore di attesa, chi parti solo mezza giornata dopo di noi si ritrovo a doverne fare 12.

Un’emozione, un saluto dovuto, che tutti i russi ortodossi vorranno fare. E tra di loro ci sarà anche un ipotetico Paolo Riva, che preso dalla frenesia della sua giornata si fermerà a pensare e da un piccolo paese partirà per dare il suo ultimo saluto al suo patriarca. Un saluto ad Aleksei Ridigher, un saluto ad Alessio II.