Bonino-Polverini: il duopolio che piace

bonino-polverini

Nel Lazio, si sa, la partita è tra due donne. Il fatto che, in una lotta politica tutta italiana, si usino finalmente le unghie per una volta, non è male. Ha ragione Emma, e senza il rischio di sembrare veterofemminista:

Che siano due donne le candidate alla presidenza di una Regione è un fatto anomalo per un Paese come il nostro dove si ha una concezione patetica del ruolo e funzione della donna

Ci sono tanti di quei delusi da una parte e dall’altra. E’ vero, almeno in parte, quello che dice il Vittorio (Sgarbi) nazionale oggi. E’ ancora presto per dire che sono candidate sbagliate, però. Ed è certo che, più che essere la Bonino e la Polverini delle candidate senza partito, è piuttosto schiacciante e vero il contrario. Ovvero: i (non) partiti non sono più in grado di esprimere proposte identitarie. E ognuna di loro ha un’identità forte a prescindere.

8 marzo, festa della donna

Festa della donna. Dalle battaglie per la parità tra i sessi a festa commerciale. La ricorrenza dell’8 marzo ha ancora un senso? Questo il sondaggio di oggi di Repubblica. Al quale, con estrema onestà e certo opinabile punto di vista personalissimo, ho risposto NO. Come me, altre 337 persone. Contro le 290 che hanno risposto di sì, e i 30 indecisi.

Oggi è l’8 marzo. I politici si sono incontrati, cavalcando l’onda dei fatti di cronaca di questi giorni. Fatti, probabilmente, sempre accaduti, ma che di questi tempi hanno trovato magnanimo asilo nel mondo mediatico. Oggi, a Roma, si è tenuto un convegno promosso dal ministero delle Pari opportunità e dal Comune di Roma. C’erano tutti. Mara Carfagna (che è sempre più magra), Giorgia Meloni, Gianni Alemanno, Gianfranco Fini. Fini, appunto.

Non ci dovrebbe essere attribuizione etnica dietro a uno stupro, è un’infamia. Forse è giusto titolare “donna Stuprata da un romeno”, ma poi è altrettanto giusto fare lo stesso quando l’autore della violenza è italiano. E bisogna avere lo stesso identico tipo di trattamento.

Di Gelmini, scuola e beate riforme

Perchè si pone la fiducia? A che serve porre la fiducia al rigoglioso Governo Berlusconi ennesimo?

Scuola, la Camera approva la fiducia sul pacchetto Gelmini. ROMA – La Camera ha votato la fiducia sul pacchetto della Riforma Gelmini sulla scuola. Il maxiemendamento al decreto legge, è statio approvato con 321favorevoli, 255 contrari e due astenuti.
(7 ottobre 2008)

Con fiducia, mi raccomando. Che perdono efficacia gli emendamenti EVENTUALMENTE posti dall’opposizione.

Carfagna e il ddl “ambientale” sulla prostituzione

Bella, brava, intelligente. Non sa cucinare, accidenti. Ma avrà qualche difetto?
Sì del consiglio dei Ministri al disegno di legge su “misure contro la prostituzione” messo a punto dal ministro Mara Carfagna. Perché ora, la stessa persona di cui sopra, è proprio Ministra. Alle Pari Opportunità.
Via libera, dunque, al disegno di legge stamane, da parte di Palazzo Chigi. Ecco le parole di Mara sulla prostituzione:

un fenomeno vergognoso che spesso è connesso alla riduzione in schiavitù, all’uso e all’abuso dei minori, che a volte sfocia anche in fenomeni di violenza come lo stupro, tutti fenomeni che sono strettamente collegati alla prostituzione in strada

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. E dopo il Gay Pride

Taaaaaaaanto se n’è parlato, di questo benedetto appuntamento. Taaaaaaanto. Polemiche a non finire, in tempi di cambi al vertice nell’Urbe. Da Veltroni ad Alemanno, uno che di sicuro nella vita come primo provvedimento politico non penserebbe esattamente alla difesa del Gay Pride.
Tempi in cui il Ministro più piacente della storia della Repubblica italiana – dicono così, e come dare torto – ha negato il patrocinio delle Pari Opportunità al Gay Pride in questione. E giù la polemica – il dibattito? il confronto? la crescita? in teoria… – per giorni e giorni, all’epoca dei fatti. Ciò detto, uno si aspetterebbe, per completezza di informazione, che ci sia l’ultima puntata della vicenda, nei tg del giorno del fattaccio. E cioè ieri, giorno in tutt’Italia – anche Roma – si è svolta l’anteprima del Gay Pride, che si terrà quest’anno, in salsa nazionale, a Bologna.
Quindi sarà in agenda, no, nelle edizioni di ieri sera dei pregevoli tg nazionali? Il Tg1 parte con l’intervista esclusiva a Bush di Gianni Riotta.

Spagna: Zapatero e il governo al femminile

Tutti ne parlano e praticamente nessuno lo fa. In Italia, specie in questi giorni, si è parlato molto spesso di quote rosa e affini. In un periodo dove il potere al femminile conquista rispetto e importanza, la Spagna è la prima isola felice della donna al potere.

Ha infatti avuto inizio ufficialmente il secondo mandato alla guida del governo spagnolo per Josè Luis Rodriguez Zapatero, dopo aver prestato giuramento nella mani del re Juan Carlos.

Ed ecco arrivare a Palazzo della Zarzuela, luogo dove si è tenuta la breve cerimonia, la notizia che nessuno si aspettava. Nel consiglio dei ministri del secondo mandato i ministri “rosa” superano i ministri uomini con un 9 a 8, che sbalordisce l’opinione pubblica.

Daniela Santanchè, il sapore della riscossa (ma non chiamatelo femminismo)

santanchè
A proposito di voti inutili. E’ tutta una campagna elettorale – ed è tutta una vita, verrebbe da dire – che viene esposta la ormai la teoria del voto utile. Guai a chi si azzarda a non votare Pdl oppure – solita tiritera, se proprio deve – Pd: butterà via un’unità di risorsa ben preziosa, quell’unità chiamata voto. In termini di costi e benefici, in termini imprenditoriali e di economia, sarebbe, dice Silvio, uno spreco ingiustificato. Che, di questi tempi di magra, nessuno si può permettere.
Anche Daniela Santanchè si è messa a perorare la teoria del voto utile. Con una predisposizione, però, un tantino differente. Donna di ferro, si può essere o meno d’accordo con le sue istanze, ma le palle sembra avercele più di un uomo – considerando, poi, gli uomini che girano, guadagna ulteriori punti – classe 1961, una beltà di tutto rispetto.

In Arabia Saudita nasce l’hotel “rosa”

In un periodo di apertura alla occidentale come quello che stiamo vivendo in questo momento, vedere le scene di oppressione che si osservano nei paesi dell’integralismo islamico, ci fanno storcere il naso spesso e volentieri, come a pensare che forse, in quei luoghi così lontani dal nostro pensiero, sia ora che arrivi la mentalità occidentale.

Le scene che ci arrivano ogni giorno di certo non ci danno fiducia; le immagini di donne costrette a vestirsi, o per meglio dire nascondersi, con vestiti e veli che non ne permettono il riconoscimento, non possono che farci pensare che sia ora di occidentalizzare certi paesi.

Il processo sicuramente è ancora in alto mare eppure un piccolo passo avanti sembra sia stato fatto, finalmente a mio parere, verso questa direzione. E la risposta arriva da uno dei paesi forse più occidentali della regione mediorientale, l’Arabia Saudita.

I Cento Fiori. I Cento blog dell’Italia libera dal precariato

vignetta mauro biani
Mauro Biani sul suo blog con la vignetta di cui sopra. E la considerazione:

Stasera un amico commentava: “Sai cosa penso? Che è tutto studiato, che in fondo Berlusconi ha detto una cosa vera, cioè una cosa che fa identificare un sacco di ragazze cui unico sogno è sposare un milionario, così come l’affaire Ciarrapico che serve a riportare in casa un po’ di voti che rubava Storace. Se fosse stata una tosta gli avrebbe risposto: ok, risolverei il problema economico, ma poi il problema di avere lei come suocero?” E a proposito di figli di B., per brainstorming mi torna in mente: “Berlusconi giura sempre sui propri figli, ora la domanda sorge spontanea: di chi sono i figli di Berlusconi?” (R. Benigni, Tuttobenigni 1996)

I Cento Fiori, l’Italia delle Radio Libere. Che bella stagione che deve essere stata. Ora abbiamo la stagione dei cento – e più – blog.

8 marzo: 194 vs pro life, senza dimenticare il lavoro

Donne
8 marzo festa della donna. Già, esiste ancora. Stasera grupponi migranti di donne a caccia si riuniranno per sortire in nuclei armati e assortiti. Bando agli uomini. E per popolare discoteche e affini, ognuna probabilmente con una mimosa di ordinanza.
Oltre qualsiasi ritualità, giacchè si è in tempi difficili di campagna elettorale, oltre alle mimose, e più dei polverosi fiorellini gialli, la fanno oggi da padrone cortei, presidi, sit in. Non solo a Roma, ma un po’ dappertutto, in ogni città. Iniziative e manifestazioni che parlano di lavoro e di legge 194. Le donne dei sindacati confederali manifestano a Roma. E lo fanno a distanza di 20 anni dall’ultimo appuntamento unitario.

Le nostre parole d’ordine saranno sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta

Parola di Aitanga Giraldi, responsabile per le politiche femminili della Cgil.

Girl Power!

Che mondo sarebbe senza le donne. Un mondo in bianco e nero, un mondo dove probabilmente un uomo non potrebbe essere così felice come lo è in questo momento. Vivere la propria vita senza la presenza di una donna che rende tutto così leggero in ogni campo, in ogni contesto. Nella vita famigliare, nella vita lavorativa, nello svago e così anche in politica.

Certo è una questione che si è aperta solo da pochi anni, ma il potere delle donne in campo politico sta divenendo lentamente sempre maggiore. E lo dico con l’orgoglio e la felicità di un uomo che vede nella figura femminile, soprattutto nell’ambito politico, quel qualcosa in più che potrebbe cambiare la visione dello stato a misura di “maschio”.

La donna come riferimento di un paese. La donna come simbolo di una popolazione. Il primo esempio che diviene palese ed eclatante, anche ascoltando i telegiornali, riporta la nostra memoria alle primarie USA e alla candidatura di Hillary Clinton, la prima donna che potrebbe andare a sedersi su quella poltrona della Casa Bianca che già fu del marito, ma che mai fece accomodare una donna.

Finocchiaro: in me, il nuovo per la Sicilia

Finocchiaro
Mentre a destra si picchiano e si ricompongono su precise e implicanti promesse di dicasteri – non certo bruscolini – a sinistra, per una volta l’unanimità è di un’armonia disarmante. Una volta su mille ce la fa, insomma. L’armonia si chiama Sicilia.
Anna Finocchiaro fa sapere oggi al mondo:

Se mi fossi dovuta basare solo sulla consistenza delle forze di centrosinistra e di centrodestra in Sicilia sulla base degli ultimi dati elettorali, avrei dovuto dire ‘scusate, ma vado per un mese in vacanza’. Invece mi sono candidata perché dalla Sicilia ho avuto molto ed è arrivato il momento di dare

Niente vacanza, e lo si era capito, per Anna. Lo ha ricordato nel pomeriggio ai microfoni di Sky tg.

Tutte le donne di Walter

Shrek
Le candidature del Partito Democratico, queste sconosciute. Queste giovini sconosciute. Che poi, in alcuni casi, la definizione non è neppure corretta. Perchè Marianna Madia è conosciuta, dove serve che lo sia. Ma cominciamo piuttosto dal Regno di Molto Molto Lontano.
Romina Crosato è molto giovane, ha 29 anni. Una candidatura di cambiamento, è impegnata fra i giovani del CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Ha rappresentato molte volte i giovani veneti del Sudafrica. Ha rappresentato i giovani italiani a Miami nel settembre del 2007. E’ nuova alla politica e rientra nel disegno che vuole dare spazio ai giovani.
Romina è una ragazza italosudafricana, con tanto di blog su Internet e dalla voce tanto verde, che verrà candidata dal Pd per le prossime elezioni nella difficile Circoscrizione Australia, Asia e Africa.

Donne in rivolta. Contro la sinistra

Aborto
Io vorrei che per una volta Veltroni, Fassino,Bertinotti & Co. la smettessero di abbassare sempre la testa, perchè ora hanno veramente rotto le palle con tutto questo perbenismo. E’ ora di prendere posizioni di decidere da che parte stare. W Zapatero. Questo è solo uno dei tanti commenti alla petizione. Le cui prime firmatarie sono, in ordine rigorosamente alfabetico: Simona Argentieri, Natalia Aspesi, Adriana Cavarero, Isabella Ferrari, Sabina Guzzanti, Margherita Hack, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini, Alda Merini, Valeria Parrella, Lidia Ravera, Elisabetta Visalberghi.
L’appello è forte, e a prescindere dal contenuto (se possibile) è l’ennesimo richiamo ad una sinistra che si guarda bene dal rappresentare il suo elettorato.
Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta! L’offensiva clericale contro le donne – spesso vera e propria crociata bigotta – ha raggiunto livelli intollerabili.