Crisi di governo sempre più vicina

enrico lettaLa crisi di governo è sempre più vicina. È questo il responso della calda giornata politica di ieri, con il premier Enrico Letta costretto ad ammettere l’esistenza di ben più di qualche difficoltà nel mantenimento di una rotta sempre più traballante. “Torno a casa ancora più convinto che buttare a mare tutto in questo momento sarebbe una follia” – ha affermato il primo ministro durante il volo di ritorno dall’Afghanistan.

Afghanistan, ucciso militare italiano a Bala Murghab

Foto: Ap/LaPresse

Sale a 41 il numero delle vittime militare italiani caduti in Afghanistan. Nella mattinata di oggi, un soldate del contingente italiano in Afghanistan è stato ucciso nel corso di uno scontro a fuoco a Bala Murghab. A dare la comunicazione è lo Stato maggiore della Difesa. Durante uno scontro a fuoco, un militare italiano è rimasto morto, mentre altri due gravemente feriti.

Lo scontro è avvenuto durante un’operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane. E’ il secondo morto in pochi mesi in terra afghana. Questa ennesima morte sicuramente riaprirà le polemiche riguardo la missione italiana in terra Afghana e sarà nuovamente scontro in territorio parlamentare riguardo l’aumento o meno dei militari in Afghanistan.

Morto militare italiano in Afghanistan

Foto: Ap/LaPresse

Un militare italiano in terra afghana, Roberto Marchini, è morto durante le fase di disinnesco di un ordigno rudimentale chiamato “led”. Questo ordigno, si trovava sulla strada dove passano di solito le vetture dei militari che si trovano lì, comprese quelle italiane. Il compito del caporalmaggiore Marchini era quello di disinnescare l’ordigno durante un intervento di sopralluogo.

Appena sceso dalla vettura, la bomba è esplosa, causando la morte del caporal Marchini. Roberto Marchini era di Viterbo e faceva parte del distretto italiano che si trova a Bakwa. Nello stesso distretto 10 giorni fa, è stato ucciso il caporalmaggiore Gaetano Tuccillo, anch’egli vittima di un “led”.

Obama annuncia il ritiro di 33mila soldati dall’Afghanistan

Foto: Ap/LaPresse

Circa 33mila soldati entro la prossima estate 2012, lasceranno l’Afghanistan per tornare in America, è l’annuncio che ha dato ieri il presidente degli stati uniti Barack Obama, in diretta televisiva alla nazione. “Il ritiro inizierà a luglio e riguarderà 10mila militare entro l’anno”, ha precisato il presidente Obama dalla casa bianca. Obama ha preferito un ritiro più rapido, rispetto quanto suggerito dal Pentagono che voleva un ritiro più soft visti gli ultimi riscontri di Al Qaeda.

L’annuncio del ritiro arriva dopo 2 anni dalla decisione di mandare in Afghanistan altro 30mila soldati, decisione presa da Obama nel dicembre del 2009, l’annuncio è stato dato in diretta televisiva alle ore 20:00 locali, le 2:00 qui in Italia. “Mentre continuiamo a rafforzare il governo afghano e le forze di sicurezza, l’America prenderà parte ad iniziative di riconciliazione del popolo afghano, compresi i talebani”, ha spiegato Obama.

Ucciso Mullah Omar

Foto: Ap/LaPresse

Il Mullah Omar, guida spirituale per talebani Afghani, sarebbe stato ucciso almeno due giorni fa. E’ quanto dichiara Tolo TV, una televisione afghana che cita fonti anonime dei servizi di sicurezza di Kabul. Non sono arrivare conferme da parte del servizio di sicurezza di Kabul. Osama Bin Laden, nei giorni scorsi non aveva escluso nuove operazioni come quelle che hanno portato alla morte di Osama Bin Laden.

Secondo ToloTV, il Mullah Omar sarebbe stato ucciso mentre si trasferiva da Quetta verso Waziristan settentrionale. Le fonti della sicurezza, dichiarano che il Mullah Omar, sarebbe stati ucciso da Isi e dalla Rete Haqqani altro gruppo armato che si contrappone al governo del presidente Karzai.

Nuove minacce da Al-Qaeda contro l’America

Foto: Ap/LaPresse

Non si fermano le minacce di Al-Qaeda verso gli Americani. In particolar modo, l’intelligence americana, si aspettava fin da subito una contro mossa dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden, e questa contro mossa è arrivata. Con un messaggio distribuito sui siti islamici, l’attuale numero uno di Al-Qaeda Nasser Al Wahishi, ha avvertito gli Americani che “il peggio per loro deve ancora venire”.

Al Wahishi ha dichiarato che “Verrà intensificata la jihad in risposta all’uccisione di Osama Bin Laden”. “Gli americani hanno ucciso lo sceicco – afferma il numero uno di Al Qaeda nella penisola arabica – ma devono sapere che le braci del jihad ardono più ora che durante la sua vita”.

Siti Jihad: “Il video di Bin Laden? E’ un falso!”

Foto: Ap/LaPresse

Il video dove sarebbe ritratto Bin Laden, intento nel guardare la televisione sarebbe un falso, almeno è quanto dichiarano i siti della Jihad. “Fate attenzione perché è falso il video diffuso dagli americani che riprende lo sceicco Osama Bin Laden” è quanto dichiarano i siti filo-integralistico Shoumoukh al-Islam, noto ai gruppi anti-terrorismo per essere i principali divulgatori di filmati di vicini ad Al-Qaeda.

Nel video di risposta a quello diffuso dall’America, vengono messi a confronto alcuni particolari del video con altre foto di Bin Laden, in particolare, viene messo a confronto il naso e l’orecchio. Nel video americano, veniva mostrato un uomo di spalle con la barba bianca e visivamente colpito dall’età e dalla malattia. Secondo la Jihad, non era Bin Laden quello mostrato.

Video Osama: “America mai sicura”

Foto: Ap/LaPresse

“I nostri attacchi contro di voi proseguiranno finche’ proseguira’ il vostro sostegno a Israele”. Così Osama Bin Laden si rivolge agli americani, nell’ultimo messaggio audio registrato prima delle sua uccisione, una registrazione diretta ad Obama. Lo stesso Bin Laden, ha registrato questo messaggio, poche ore prima della sua uccisione, coincidenza? Questo non lo sapremo mai, per ora sappiamo solamente che Osama dichiara che l’America non potrà mai essere sicura.

L’America non potra’ sognare la sua sicurezza, fino a che noi non vivremo la stessa sicurezza in Palestina” ed aggiunge anche: “E’ ingiusto che voi viviate in pace mentre i nostri fratelli a Gaza vivono nell’angoscia. Per questo e se dio vuole, i nostri attacchi contro di voi proseguiranno finche’ proseguira’ vostro sostegno ad Israele”.

Le notizie della settimana di PoliticaLive

Inizia oggi il primo appuntamento di PoliticaLive con le notizie più importanti della settimana passata. Ogni settimana, andremo ad analizzare le notizie che secondo noi di PoliticaLive, sono state quelle più significative oppure, quelle che hanno catturato principalmente l’attenzione dei media nazionali.

La notizia che ha catturato maggiormente l’attenzione di tutti, questa settimana, è stata quella dell’uccisione di Osama Bin Laden l’ex, leader di al-Qaeda ucciso dai militari americani nella notte di Domenica 1 Maggio.

Osama Bin Laden è morto!” Così titolavamo lo scorso due Maggio, quando vi raccontavamo quanto accaduto nelle terre di vicino Islamabad. Solamente successivamente a quella data, si saprà che all’interno del covo di Bin Laden, sono stati ritrovati centinaia di Hard Disk, i quali vagliati da alcuni gruppi speciali dell’esercito americano, sono stati definiti dallo stesso Obama, una fonte inesauribile di notizie riguardo le future attività di Al-Qaeda.

Osama? Nessuna foto della morte

Foto: Ap/LaPresse

Mentre sui social network e nei siti giornalistici girano presunte foto riguardanti la morte di Bin Laden, nella serata di ieri, intorno alle ore 20:00 italiane, Obama ha dato il secco e definitivo NO! Riguardo la diffusione delle foto riguardi la morte di Osama Bin Laden, quelle stesse foto che lo stesso Obama aveva definito raccapriccianti alla fine, non verranno mostrate in pubblico.

Le uniche foto riguardanti l’uccisione di Osama, sono quelle ritraenti la casa dove lo stesso sceicco del male ormai viveva da sei anni. Non sono mancati i commenti di molti scettici riguardo la decisione presa da Obama e resa pubblica dal canale televisivo americano CBS.

In un hard disk tutti i segreti di Bin Laden

Foto: Ap/LaPresse

Quella che vedete nell’immagine qui sopra, era la fortezza dove ormai da giorni si nascondeva la persona definita dallo stesso Frattini, come il principe del male. Durante l’attacco dei militari americani, all’interno dell’edificio erano presenti circa ventitre bambini e nove mogli dello sceicco oltre ad un dispiegamento militare interno a difesa dello stesso Bin Laden.

Secondo quanto emerge dalle prime notizie che stanno arrivando riguardo l’operazione condotta dai Navy Seal Teams Six, Osama Bin Laden, si nascondeva dentro questa abitazione da circa sei anni. Subito dopo l’attacco da parte dei militari americani, è subito iniziata la ricerca all’interno dell’abitazione per cercare di riuscire a prendere più informazioni possibile sull’attività dello sceicco a livello mondiale.