Varoufakis si dimette lo stesso, non è gradito dall’Eurogruppo

Varoufakis si dimette anche se aveva detto che l’avrebbe fatto soltanto in caso di vittoria del Si al referendum greco. Invece la vittoria del No che ha legittimato il governo di Tsipras è stata incredibile. Perché si è dimesso il ministro delle finanze e chi arriva al suo posto?

Alla notizia delle dimissioni di Varoufakis qualcuno poteva pensare di aver ascoltato male i risultati del referendum visto che il ministro delle finanze aveva detto che avrebbe lasciato soltanto in caso di vittoria dei Sì. In Grecia ha vinto Tsipras con la sua voglia di ristrutturare il debito della Grecia senza sottostare ai dettami troppo stringenti dell’Europa.

Dal suo blog annuncia che va via per aiutare il premier con le trattative dure che l’aspettano in Europa. Insomma rinuncia all’incarico ma sarà ancora presente. Lo fa perché pare che la sua figura non sia ben vista dall’Europa e quindi per agevolare il lavoro del premier, sente la necessità di farsi da parte.

Il ministro delle Finanze di Atene quindi avrebbe annunciato a sorpresa le sue dimissioni, ma era già pronto il nome del suo sostituto per guidare i negoziatori greci: Euclid Tsakalotos. Il negoziato domani vivrà l’ennesima giornata calda, con Alexis Tsipras che ha detto già alla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha una proposta greca su possibili aiuti ad Atene.

Certamente il dibattito rischia di arenarsi sulle posizioni greche ma è anche normale visto che Atene con il risultato del referendum, in fondo, ha fatto la sua prova di forza. Il tema non è il debito ormai, non può essere soltanto quello.