Non si può dire che lo sport sia il pallino degli italiani

Il no alle Olimpiadi della Giunta Raggi ha fatto molto discutere ma l’Italia è davvero un paese di amministrazioni “sportive”? La risposta è nei dati sugli investimenti negli impianti sportivi dello Stivale. Un report redatto da Openpolis partendo dai bilanci delle città. 

Calcioscommesse, arrestato Cristiano Doni

Cristiano Doni arrestato per il calcioscommesse con lui altre 16 persone

Sono 17 le persone che la squadra mobile di Cremona, Brescia e Bologna hanno arrestato nelle prime ore della mattinata, per quanto riguarda l’inchiesta sul calcioscommesse. Gli arrestati sono tutti personaggi noti al mondo del calcio, i quale, secondo le indagini, farebbero parte di un’organizzazione criminale che truccava gli incontri. Fra i nomi degli arrestati, spiccano quelli di Cristiano Doni, ex capitato dell’Atalanta e di Alessandro Zamperini (Serie B, Lega pro).

Oltre a Doni e Zamperini, c’è anche il nome di Luigi Sartor giocatore del Parma, Vicenza, Inter e Roma. Fra gli arrestati anche giocatori tutt’ora in attività come Carlo Gervasoni del Piacenza e Filippo Carobbio dello Spezia. La procura di Cremona, sostiene che gli arrestati, fossero dei punti di riferimento per il calcio italiano per l’organizzazione con sede in Asia.

Giro d’Italia, muore Weylandt a 20KM dall’arrivo

Foto: Ap/LaPresse

Quaranta minuti di rianimazione. La brutta caduta. Una vasta perdita di sangue dal naso. La morte. Così si è conclusa la carriera di Wouter Weylandt. Una tragedia vissuta in diretta televisiva, con gli occhi attoniti di tutti gli appassionati del mondo del ciclismo. La carriera di questo giovane ciclista di 23 anni si è conclusa a soli 20KM all’arrivo, ieri durante la tappa del giro d’Italia che doveva arrivare fino a Rapallo.

Molti hanno parlato di Destino. E’ sì, infatti il giovane Wouter Weylandt non doveva gareggiare fino all’ultimo, per un infortuno il suo compagno di squadra Daniele Bennati si è dovuto fermare ed una chiamata dal Team Leopard aveva galvanizzato il povero Weylandt. La discesa che ha portato alla morte, per il giovane ciclista era facile, quanto rischiosa.

Europei e Olimpiadi: I nuovi obiettivi di Al Qaeda

Un titolo, quello di questo articolo, che abbinato ad un qualsiasi paese risulterebbe il suo rilancio, la sua voglia di mostrarsi al mondo per gli sforzi sportivi che lo hanno tenuto impegnato negli anni necessari alla preparazione dei due eventi.

Invece abbinato ad Al Qaeda significa solo paura, terrore, violenza. Termini che al fianco dei due eventi sportivi dell’anno, che si contraddistinguono tra l’altro per il fatto che riescono ad unire con il loro messaggio sportivo molti paese altrimenti “nemici”, stanno costringendo i paesi organizzatori a incrementare le proprie difese.

Perchè se da un lato Svizzera, Austria (organizzatori dell’Europeo) e la Cina (organizzatrice delle già tanto agoniate olimpiadi) riceveranno i benefici tipici di questi eventi di caratura mondiale, dall’altro la minaccia terroristica li tiene coi nervi tesi ogni giorno.

La Cina, il Tibet e la punta dell’iceberg

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I Giochi della XXIX Olimpiade verosimilmente si svolgeranno. Come da programma, dal 8 al 24 agosto 2008. Nonostante gli attacchi alla torcia olimpica siano diventati la regola. Si parla di interrompere in cammino dei tedofori, cambiarne il percorso, fare qualcosa. Cioè, non si parla di fare qualcosa per fermare quello che è stato definito il genocidio culturale di un popolo, ma delle sorti della fiaccola olimpica.
Poliziotti di tutto il mondo sono pronti a difendere quella fiamma, che lega idealmente le Olimpiadi moderne a quelle dell’antichità. Ma noi non siamo gli antichi greci e – certo di essere tutt’altro che solo in questa mia convinzione – siamo più interessati ad altre faccende.
Che si spenga pure, la fiamma.