Terremoto Amatrice: crolla anche un pezzo del Gran Sasso

Le scosse di terremoto questa notte, tra le 3 e le 5 del mattino sono state molte, due in particolare hanno fatto tremare la provincia di Rieti e quella di Perugia. Il movimento tellurico è stato avvertito distintamente anche in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e basso Lazio. Preoccupa la caduta di un pezzo del Gran Sasso. 

Terremoto in Spagna, almeno 8 morti

Foto: Tv Spagnola

Sono almeno 8 i morti fino ad ora contanti i Spagna dopo le due scosse di terremoto che hanno colpito il Sud della Spagna intorno alle 17.00 di ieri pomeriggio. Le due scosse hanno colpito la regione di Murcia. La prima scossa è stata di intensità pari a 4,4 gradi, la seconda invece si è attestata a 5,3 gradi.

L’epicentro del clima è stato localizzato ad est di Lorca. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di stampa spagnola Europa Press, sono tanti gli edifici che sono rimasti colpiti da questo terremoto. Il campanile della Chiesa di San Diego, il tetto del manicomio, la torre del Castillo de Lorca Ram. Come di consueto in queste situazioni, è difficile stabilire un contatto telefonico con Lorca, le linee telefoniche sono completamente intasate ed è difficile ogni tipo di collegamento.

Primo Maggio sì, ma senza bandiere

primo maggio

Il Primo Maggio è di nuovo qui. E oggi Cgil, Cisl e Uil, di nuovo insieme, lasciano da parte polemiche e divisioni almeno per un giorno, e vanno all’Aquila. I leader dei sindacati passano la giornata di oggi, la Festa del lavoratori, tra gli sfollati, nelle tende, tra i terremotati d’Abruzzo. Una manifestazione sobria, necessariamente.

Il presidente della Repubblica Napolitano, nel suo discorso in occasione della consegna al Quirinale delle stelle al merito del lavoro – anche per l’Abruzzo – ha parlato di morti sul lavoro.

Porta a Porta, la Liberazione ritrovata

porta-a-porta

Bruno Vespa on air. Eccoci qui. Anche stasera Porta a Porta. E perché mai farsi scappare l’occasione della Liberazione? Ospite Dario Franceschini, Segretario del Partito Democratico. E la sua sfida a distanza con il Premier, Silvio Berlusconi. E il suo viaggio – che non durerà solo per il periodo di campagna elettorale, assicura – sui treni che usano gli italiani.

Partigiani vs Repubblichini. La Resistenza, ha detto Silvio Berlusconi nel suo discorso a Onna, è momento fondante della nostra storia, come il Risorgimento. Non ha fatto neppure polemiche sulla Costituzione – miglior compromesso possibile – che però mancò un obiettivo: il compromesso. Franceschini sottoscriverebbe il discorso peer intero?

L’Aquila, il telegramma del Sindaco

Aiuto. Avevano già chiesto aiuto da L’Aquila. Il mezzo è quello che nell’immaginario vediamo come tipico delle comunicazioni urgenti e cariche di gravità. Il telegramma. Oggetto: richiesta di dichiarazione di “stato d’emergenza” per la città dell’Aquila, resa necessaria dalla concomitante segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati.

Cinque giorni prima del Grande Terremoto, il Comune dell’Aquila ha inviato un telegramma di richiesta di aiuto e di accorato allarme a:

1. Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione civile

2. Governatore della Regione Gianni Chiodi

3. Assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati

4. Prefettura dell’Aquila.

Santoro e la puntata riparatrice

buoni aiuti

“Dopo l’ultimo numero di Annozero – dichiara Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – siamo preoccupati per Santoro che si esalta come paladino della libertà di espressione! Qualcuno ricordi a Michele la favola di Fedro e la fine della rana che scoppiò, a forza di gonfiarsi per somigliare al bue”.
L’importante è che scoppio da solo.

Michele Santoro

Questo è il benvenuto appena si approda sul sito.

Comunque la pensiate, benvenuti…. Michele Santoro non si è esattamente adeguato. Ringrazia il Comitato di Redazione del Tg2. E parla con i lettori de Il Giornale. Ma come, un giornale che è stato in prima linea per difendere la libertà della satira. Per Berlusconi, Noi siamo un Tg4 fatto bene.

Santoro, Vauro e il terremoto (della censura)

Santoro, Annozero, la Rai, Berlusconi. E pure Vauro. Ci risiamo. Quante altre volte abbiamo già visto questi attori più o meno tutti insieme nello stesso spettacolo dell’assurdo? Per citare la satira:

Rai, lettera del neopresidente Garimberti ai dipendenti: “Prometto libertà e pluralismo”. Il timbro è del primo aprile

Arrivata la (prevista) decisione di Viale Mazzini: per mamma Rai, e per Mauro Masi, Santoro dovrà provvedere a “riparare” al danno. E questo è quasi un leit motiv. Mamma Rai ha colpito questa volta anche il vignettista satirico, Vauro, dal cui archivio ci permettiamo di prendere in prestito le vignette della puntata del 9 aprile di Annozero, a scopo di dibattito. Dopo il salto, in una gallery che può aiutare a (non) capire.

Terremoto Abruzzo, appuntamento a Ballarò

Terremoto in Abruzzo. Un protagonista non solo unico e inedito, ma che in questi giorni non teme concorrenza in termini di popolarità. Il quadro che si sta venendo a delineare, dopo i crolli, il dolore, la morte e ancora insieme alle scosse, è – volendo utilizzare un eufemismo – inquietante. Si è svegliata una forza che si era accumulata per secoli sotto quella terra. Un vero e proprio mostro. Ma ancora più paura, se possibile, fa il mostro umano.

Il terremoto di nuovo a Ballarò da Floris. Maurizio Crozza ha cominciato in grande. Con un pensiero quasi imbarazzato per gli abruzzesi, per la situazione attuale, per quanto accaduto e in corso. Ma Maurizio Crozza è un comico, e non può non fare il comico. Alla vista di Maroni e Belpietro in studio, esclama: ma non doveva essere una puntata sul meglio dell’Italia?

Terremoto su Annozero

Promettono tempi rapidi i magistrati della Maxi-inchiesta sui crolli del terremoto in Abruzzo. C’erano state denunce sulle crepe alla Casa dello Studente. Una tragedia che poteva essere evitata? Sono 8 i ragazzi morti. Su questo e molto altro si è scatenata la tempesta sulla puntata del 9 aprile di Annozero.

Cruciale dar voce a istanze diverse, dice oggi Sergio Zavoli, Presidente della Vigilanza della Rai. La vigilanza è pronta a esprimere un giudizio. Ma dopo le critiche del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e del Premier Silvio Berlusconi, la polemica si infervora. Per Maurizio Gasparri, è la tv dell’odio. Chissà perché si chiede un parere sempre a lui. Per la Lega, si tratta di un polverone inutile.

Terremoto Abruzzo, di giornali e registi

Non ero del tutto convinta della bontà dell’iniziativa: mandiamo in Abruzzo, tra le maceri, i registi in esclusiva per Repubblica. Registi italiani – a me in genere graditi – sulla scia dell’ispirazione sismica. Mi aveva quasi infastidito l’iniziativa. Una violenza all’intimità, un cavalcare il dramma. Un discorso umano, contro qualsiasi logica mediatica e ancor più giornalistica.

Non ero per niente convinta. Poi qualcuno mi ha detto: il popolo italiano è fatto oggi di gente che si muove sulla scia dell’emotività. Ben vengano le foto drammatiche, di forte impatto. Peluche, bare bianche di bimbi innocenti, riprese di lacrime e dolore. Perché così, tenendo alto il livello di emotività, forse non smetteremo di parlare di questo terremoto tra pochi giorni.

Abruzzo, cemento e sabbia

Terremoto in Abruzzo, la macchina della giustizia si sta muovendo. Il numero delle vittime è salito a 294. Non ce l’ha fatta un uomo di 59 anni. Qui trovate la mappa delle tendopoli.

Molto probabilmente non ci saranno indagati, perché gli indagati saranno anche arrestati

Queste le parole, al Tg1, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, Adriano Rossini. E’ stata, infatti, avviata unìinchiesta per fare luci su eventuali responsabilità per i crolli rovinosi avvenuti con il sisma nella regione abruzzese. Controlli previsti su ciò che rimane di quei palazzi. Analisi e verifiche. L’Italia, ammesso che continui questo picco di emotività, sta a guardare.

Abruzzo, intervista a Cortesi, coordinatore CISL Corpo forestale dello Stato

Abruzzo. Si riceve e si pubblica l’intervista a Pier Giorgio Cortesi (Coordinatore Nazionale CISL Corpo forestale dello Stato) di Gianni Lattanzio (Segretario nazionale Associazione Ambientevivo).

I mezzi di comunicazione, in questi giorni, hanno portato nelle case di tutto i mondo le immagini ed il grido di dolore delle popolazioni abruzzesi della zona aquilana colpita duramente dal sisma del 6 aprile. Un dolore che suscita interrogativi in ognuno, a ridosso della Pasqua, sulla vita e sulla morte ma anche sulla corretta gestione del territorio e del nostro patrimonio architettonico e soprattutto sulla sicurezza.

Per approfondire quello che rischia di essere solo sensazione abbiamo incontrato un protagonista, che è riuscito a sfuggire alla furia devastatrice del 6 aprile e mettersi al servizio di quelli più sfortunati, rimasti intrappolati tra le macerie: Pier Giorgio Cortesi, Coordinatore Nazionale CISL Corpo forestale dello Stato.

Abruzzo

Oggi non c’è nulla da dire. Oggi ci sono i funerali. Oggi ci sono le foto, i video, i racconti, le bare. Le foto: i media si accalcano su una bara piccola e bianca, quella di un bimbo di 5 mesi. 5 mesi o 95 anni: sembra impossibile poter pensare che un giorno si arriverà a parlare di altro. Che un giorno noi, lontani e ignari, supereremo il trauma. E chissà loro. Loro no. Vivranno, ricominceranno. Oppure no. Ci sono milioni di ragioni per cui quello che è accaduto, in qualche modo, era ineluttabile.

E milioni di ragioni per sentire, banalmente, retoricamente, semplicemente, che non è possibile.

Abruzzo, terremoto e inchieste. E il fotografo si finse prete

A L’Aquila non c’è più nessuno. Il sindaco ha predisposto la chiusura del centro storico. A L’Aquila non c’è più nessuno. I fantasmi ve li racconta Daniele Mastrogiacomo qui. Le vittime accertate sono, ad ora, 272. Più di 1100 i feriti, di cui almeno un centinaio in condizioni gravi. Il numero dei morti sale. Basta controllare per più volte durante la giornata un qualsiasi giornale o una qualunque agenzia.

Un fascicolo contro ignoti sul terremoto, indagando per disastro e omicidio colposo, è stato aperto presso la Procura de L’Aquila. Un atto dovuto, fanno sapere. Ed ecco un’altra news.