Cagliari, muore intossicato nella raffineria di Saras

Foto: AP/Lapresse

Un morto e due feriti è l’ennesimo bilancio di un incidente sul lavoro nella raffineria di Saras di Sarroch in provincia di Cagliari. I tre operai di una ditta esterna, stavo effettuando dei lavori di pulizie di una sostanza tossica. Due di loro si trovavano all’interno e le forti inalazioni li avrebbero resi incoscienti e storditi completamente.

Il terzo, si stava precipitando verso i colleghi per soccorrerli ma è scivolato sulle scale e cadendo, si è procurato diversi traumi. Subito trasportato in ospedale ha avuto un arresto cardiaco ed è stato trasferito nel reparto di rianimazione dove è morto. Gravi anche le condizioni di Gabriele Serrano, 23 anni, ricoverato all’ospedale Brotzu di Cagliari. Non destano, invece, preoccupazione quelle di Luigi Catania, il terzo operaio coinvolto nell’incidente.

Se il G8 va a L’Aquila

G8 a L’Aquila. Si risparmiano 220 milioni di euro (anche per far dimenticare il referendum, in fondo), e si fa giacché anche una gran bella figura. Londra, Washington, Berlino e la Ue tutta hanno detto sì. Un’idea che piace insomma.

E’ un gesto simbolico forte. Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo

Parola dell’Unione Europea. Silvio, insomma, ci ha azzeccato anche questa volta. C’è qualcuno, però, che non è del tutto convinto della bontà dell’intenzione della sortita in oggetto. Qualcuno sospetta. Si tratta di quel che resta dell’opposizione.

Veltroni: “il mio mandato a disposizione”

Veltroni rimette il suo mandato. Certo, i fatti di Sardegna sono un duro colpo. Una sconfitta cocente che obbliga il Partito Democratico a fare un esame di coscienza (l’ennesimo). Questa mattina si è riunito il coordinamento del partito riunito. Presenti Pier Luigi Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi, Piero Fassino e i capigruppo di Camera e Senato, Antonello Soro e Anna Finocchiaro. Oltre, naturalmente, al Segretario. Si riuniranno ancora, durante il resto della giornata. E dopo l’annuncio, certo eclatante, del loro leader unico (?):

Il mio mandato è a disposizione

Questo quanto annunciato – finalmente, diranno alcuni – da Walter Veltroni. Un profondo riassetto. La necessità di cambiamento – di ricostituzione se non proprio di costituzione ex novo – non è più procrastinabile. I presenti rispondono:

La leadership non è in discussione

Ammettere una sconfitta è faccenda assai complessa, soprattutto tra i politici italiani. Walter ha risposto:

Ci penso, ma non cambio idea

Il Pd, da Roma alla Sardegna

[Foto| BugBog] Ieri il PD è sceso in piazza a Roma. A difendere la Costituzione. Ecco le parole di Oscar Luigi Scalfaro

Chi dice che la Costituzione è nata da una filosofia comunista lo fa perché questo è frutto di assenza e ignoranza

Il presidente emerito “difende” Napolitano. In qualità del suo ruolo e della sua funzione, infatti, dovrebbe essere “tenuto fuori” dalle beghe politiche. O quanto meno – a buon senso – non essere coinvolto nei termini e nei modi recenti – come sul caso Eluana.

Va bene tutto. Ma il problema è un altro, ed è grande. Il Pd si unisce solo contro Berlusconi. Il titolo de Il Tempo – giornale che non amo particolarmente – fa riflettere. Berlusconi è pericoloso per la democrazia, dice Scalfaro.

Pd, ovvero: lo sfacelo di un non partito



Soru si dimette. Sfiduciato e con l’aria serissima, lo spigoloso governatore della Regione Sardegna ieri sera ha detto basta. Qui, un bell’incontro col Renato. Veltroni gli ha prontamente telefonato.


Sempre dalla Sardegna, un’altra lacrima amara per il Pd dalle troppe anime.

Dentro il Pd ci sono troppe beghe interne che hanno lacerato il partito, con esibizioni da avanspettacolo, davvero poco dignitose

E la consigliera regionale Mariuccia Cocco lasciò il Partito democratico per passare nel gruppo misto.

Aggiunge anche che la sua decisione non è collegata alle dimissioni di Soru.


Dobbiamo uscire presto dal torbido, dicono tutti a Walter. Che tra un Villari e una fase due, non sa più a quale santo rivolgersi.


Monnezza: dalla Campania alla Sicilia. Tra class action del Codacons e proteste

Er monnezza
Alta tensione sull’isola. La situazione non accenna a migliorare. Dopo l’arrivo della nave della monnezza di due giorni fa al porto di Cagliari, la Sardegna continua a non volere i rifiuti di provenienza campana. Ieri sette giovani sono stati arrestati, perchè sospettati di appartenere agli ultrà del Cagliari e ritenuti responsabili degli scontri – vera e propria guerriglia – davanti alla villa del Presidente della Regione Renato Soru l’altra notte.
Soru è stato duramente e a vario titolo – con strascichi, per l’appunto, alla G8 genovese – per aver autorizzato l’ingresso dell’immondizia dalla Campania nella regione. Oggi le forze dell’ordine hanno disposto, sempre a Cagliari, l’arresto di altri due ragazzi . Uno dei due lavora in un distributore di benzina, e sono entrambi maggiorenni. Sono stati sorpresi a progettare un attentato incendiario: l’obbiettivo era l’abitazione di Soru, ancora una volta, e gli agenti che vigilano davanti alla casa.
Ma non è solo la Sardegna a protestare. La tensione si allarga anche all’altra isola. Neanche la Sicilia ci sta.

Napoli: Questa monnezza qua, devi metterla là

I più giovani sicuramente non lo ricorderanno, ma quelli che hanno vissuto il periodo dei “paninari” (che ho vissuto solo di striscio, stavo diventando un ragazzo allora) sicuramente ricorderanno il successo musicale di Francesco Salvi, che si improvvisava parcheggiatore in una nota canzone. Riprendendo quella canzone sembra che a Napoli vogliano parcheggiare un po ovunque i loro rifiuti, tant’è che miglior titolo non si poteva veramente trovare.

Ma ormai, i tempi per scherzare in Campania sono finiti. E’iniziata la seconda fase, quella di pulizia, quella del commissariato speciale di Gianni De Gennaro. Assistito dal suo braccio esecutivo, Franco Giannini, all’ ex superpoliziotto il governo ha affidato pieni poteri per rimettere in sesto la regione entro 120 giorni.