Viaggi pagati per Formigoni. Scandalo in Lombardia

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un nuovo scandalo si starebbe abbattendo sui piani più alti della Regione Lombardia. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Pierangelo Daccò pagò alcuni viaggi al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a suo fratello Carlo, ad Anna Martinelli e ad Alberto Perego, stretto collaboratore del presidente”. Ha dichiarare questo è stato Giancarlo Grenci il fiduciario svizzero di Daccò.

La questione al momento non ha nessuna rilevanza giudiziaria. Formigoni, infatti, non ha mai negato di aver avuto dei rapporti d’amicizia con Daccò. Formigoni ha anche confermato di aver passato alcuni giorni di vacanza con Daccò, il particolare che getta un po’ di sconcerto sui piani alti del Pirellone, è che questi viaggi di vacanza, sono stati pagati con una carta di credito intestata proprio a Daccò.

Mercoledì la manovra al Senato. Il governo apre alla tassa sui capitali “scudati”

Si svolgerà mercoledì il dibattito in Senato sulla manovra economica, che potrebbe subire modifiche: il governo starebbe infatti valutando la proposta dell’opposizione di introdurre una tassa sui capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale, anche se con una percentuale solamente dell’1-2%, nettamente inferiore a quella suggerita dal Pd. Su tale ipotesi, sostenuta, pare, anche dal ministro Maroni, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi avrebbe detto semplicente: “Non so, fatemela vedere prima“.
Dall’opposizione, invece, il segretario del Pd Bersani ha commentato la situazione affermando: “La manovra è già figlia di nessuno“.
Nella stessa maggioranza, infatti, sarebbero in molti a bocciare l’attuale manovra. Per l’ex ministro Antonio Martino, le misure previste dal governo sono “inaccettabili“, poichè, spiega, “Questa manovra aumenta le tasse e non risolve il problema della crescita“. Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni vorrebbe cancellare i tagli agli enti locali, mentre il ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan critica “la soppressione degli enti pubblici non economici che abbiano meno di 70 dipendenti“.
All’interno del Pdl, inoltre, ci sarebbero una decina di deputati, ribattezzati “frondisti“, che vorrebbero presentare al segretario del partito, Angelino Alfano, una specie di manovra  alternativa, nella quale verrebbe eliminato il contributo di solidarietà, e che prevederebbe inoltre: l’aumento di un punto dell’Iva non agevolata; la dismissione  di una parte del patrimonio immobiliare dello Stato; la privatizzazione delle grandi aziende; la fusione, anzichè l’abolizione, di Province e Comuni; l’innalzamento dell’età pensionabile.

Palazzo Lombardia: la Regione e Formigoni traslocano – FOTO

Foto AP/LaPresse

Palazzo Lombardia, oltre a essere l’edificio più alto d’Italia con i suoi 161 piani, è da oggi anche nuova sede della Regione Lombardia. Per ora, l’amministrazione guidata da Roberto Formigoni ha colocato nei nuovi spazi solo 44 dipendenti del settore sanitario mentre per completare l’intero dislocamento occorrerà proseguire a blocchi di 40, 50 dipendenti da qui al 31 gennaio.

Gli uffici della presidenza saranno ubicati negli ultimi piani del blocco inferiore. Nel corso dell’inaugurazione del processo di trasferimento, Formigoni si è recato in visita agli uffici già operativi nella nuova sede e ha dichiarato: “Si tratta di un’operazione vantaggiosa non solo da un punto di vista economico ma anche dal punto di vista organizzativo. Ci sarà più compattezza, risparmi di tempo, benefici ambientali e grande utilità per cittadini e imprese, che troveranno ciò di cui hanno bisogno in due edifici, il Pirelli e Palazzo Lombardia, che abbiamo voluto comunicanti tra loro“.

Santoro – Masi: in Rai è bufera

Scontro diretto, guerra tutt’altro che fredda: tra Michele Santoro, giornalista Rai, e Mauro Masi, direttore generale dell’azienda pubblica, sembrano non sussistere termini di accordo e intesa.

Disaccordo su tutta la linea anche dopo la messa in onda della puntata di giovedì 14 ottobre, l’ultima (in teoria) prima della sospensione impartita dal vertice di viale Mazzini allo stesso ideatore della trasmissione (dal 18 ottobre, per dieci giorni: a conti fatti, sarebbero saltate due puntate della trasmissione di approfondimento politico).

Santoro ha contestato la decisione: inizialmente attraverso una replica scritta apparsa sul sito di Anno Zero e poi in diretta tv nel corso dell’editoriale che precede l’inizio della trasmissione.

“Non c’è che una soluzione – ha esordito il giornalista – ricorrere al cosiddetto arbitrato interno, cosa che non amo. Ma voglio per una volta che voi raccogliate in ogni caseggiato dove c’è qualcuno che ascolta Annozero una dichiarazione che dice al presidente della Rai ‘sono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro“.

Pd, morte Sarfatti: il cordoglio della politica

Riccardo Sarfatti è deceduto nella notte tra giovedì 9 e venerdi 10 settembre in seguito a un incidente stradale. L’architetto, nonchè esponente del Partito democratico (figura di spicco dell’area limbarda, nel 2005 sfidò alle regionali Roberto Formigoni collezionando una sconfitta assai dignitosa che gli fruttò il 44 per cento delle preferenze) lascia la moglie e i tre figli che hanno saputo della tragedia qualche ora dopo.

Il settantenne stava rincasando dpo aver preso parte alla festa di partito in svolgimento nel capoluogo meneghino: nello specifico, si era recato al Palasharp per ascoltare, in prima fila, l’intervento di Walter Veltroni prima di rientrare.

Mancavano venti minuti alle due quando l’auto di Sarfatti, in località Termezzo, è sbandata sfondando il guard rail e finendo nelle acque del lago di Como che circondano quel tratto viabilistico. Gli attimi immediatamente successivi li hanno raccontati alcuni testimoni, i quali hanno parlato della difficoltà di Sarfatti a uscire dall’abitacolo per l’impossibilità di liberarsi della cintura di sicurezza.

A nulla è valso il tentativo di un giovane di prestare soccorso tuffandosi nel lago: la vettura, infatti, si è inabissata e ha trascinato con sè il politico. Le cause sono tuttora da chiarire: tra le ipotesi, anche quella di un improvviso malore.

Report, alla scoperta della Lombardia e del suo sistema sanitario

roberto formigoni 7

Anche questa sera appuntamento con Report, in onda oggi, domenica 2 maggio alle 21.30 su Rai Tre. Il titolo della puntata è “La prestazione”, di Alberto Nerazzini.

Ecco, come sempre, la sinossi della puntata odierna:
La Lombardia è la regione più popolosa e più ricca del Paese, con un bilancio pari a quello di un piccolo stato e una sanità che da sola costa quasi 17 miliardi di euro. Un sistema unico in Italia, fondato sulla libertà di scelta e sulla parità tra pubblico e privato, introdotto tredici anni fa. Ancora oggi è proprio la riforma della sanità il cavallo di battaglia del Presidente Formigoni che, dopo la recente rielezione, si avvia verso il compimento del suo personale e incontrastato ventennio di governo. Ed è sempre la sanità lombarda quella portata a modello dal premier Berlusconi.

Regionali 2010, i vincitori – Gallery

renata polverini

Mentre si aprono i dibattiti del post-elezioni, il Pd riparte dall’apertura al dialogo sulle riforme e da una resa dei conti (sul modello Liguria. Peccato che in molti avrebbero voluto leggere piuttosto “sul modello Puglia”) e anche all’interno del Pdl tira un’aria non così serena come viene dipinta, mentre Raffaele Fitto si dimette e la Lega gongola del suo tsunami.

Noi ci “godiamo” (chi più, chi meno) una gallery dei nuovi Governatori delle regioni Puglia, Calabria, Campania, Lazio, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana, Piemonte e Marche. C’è chi avrebbe voluto vedere altre facce. E chi è assolutamente soddisfatto da quella della propria Regione. Tant’è. Dopo il salto.

Candidati alle regionali: Vittorio Agnoletto – Gallery

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Vittorio Agnoletto è candidato alla presidenza della Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra. Torna sulle scene: è stato europarlamentare, ma soprattutto – lo ricorderete – nel gennaio del 2001 è stato nominato portavoce della delegazione italiana al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e nel luglio dello stesso anno portavoce del Genoa Social Forum (GSF). Erano i tempi, drammatici per la storia d’Italia, del G8 di Genova.

Figura ricca di contrasti. Proviene dall’associazionismo cattolico e dall’Agesci, per poi passare dai movimenti studenteschi della Nuova Sinistra. Correrà per la presidenza della Regiona Lombardia, già data per assegnata a Formigoni. Regione che presenta una frammentazione estrema delle candidature. Un ritorno al proporzionale nelle candidature per il governo di una regione cruciale come quella lombarda.

Candidati alle regionali: Filippo Penati – Gallery

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La corsa alle Regionali in Lombardia è particolarmente affollata. Insieme a Roberto Formigoni per il centrodestra senza più forse, attuale governatore e per il quale sembra già certa la riconferma, alle elezioni regionali Lombardia 2010 sono candidati Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano per il centrosinistra.

Ma anche Marco Cappato per la lista Pannella-Bonino, non alleata con il centrosinistra, l’ex segretario Cisl Savino Pezzotta per l’Udc, che corre da sola, l’ex europarlamentare Vittorio Agnoletto per Rifondazione e Comunisti italiani, il Presidente del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo, Vito Claudio Crimi, e Gian Marco Invernizzi per Forza Nuova.

Dopo il salto, una gallery del candidato del centrosinistra.

Candidati alle regionali: Roberto Formigoni (forse) – Gallery

roberto formigoni 5

Roberto Formigoni è certamente un uomo mediatico. Fate un giro sul suo sito: la multimedialità è un settore in cui sembra essere a suo agio. Le mie suonerie, You Formigoni, Sms (ovvero “scrivi al 3341802807”) nonché “La mia radio”. Un crogiolo di multimedia. Valerio Onida spiega che per il suddetto – ma anche per Vasco Errani nel Pd – l’elezione potrebbe essere a rischio costituzionalità (vedi terzo mandato).

Ci si aggiunga la faccenda delle liste… La multimedialità rimane l’unica certezza della vita. Ecco perchè, dopo il salto, ci “godiamo” una gallery di Formigoni. Veste grafica dell’appello dal suo sito (il corrispettivo, in italiano, del polveriniano-romano “fatece votà”) inclusa.

Save Polverini

Sono tempi duri. Difficili. Tempi di politica, che con ogni probabilità andranno analizzati. Domani, ma ancor più oggi. Per l’urgenza di quanto sta accadendo, per un’Italia allo sbaraglio. La rete non solo reagisce, ma un giorno scopriremo che “propone”. “Propone” una reazione, una satira, un qualcosa di differente dall’arrendevolezza. Il video che vedete sopra è di DajeLazio. Una rivisitazione di quello che i giornali hanno chiamato “er pasticciaccio”. Quello che ha fatto conoscere all’Italia la figura di Alfredo Milioni e del suo misterioso panino.

Si rida, e si rifletta. Sul voto da salvare, E sulle regole da condividere e rispettare. Questo è un paese che dovrebbe partire dall’ABC.

Pdl, è caos liste

polverini

Se questo è un partito, titola oggi Il Riformista. E il punto è che anche Libero e il Giornale hanno, in questi giorni, dei titoli “critici” nei confronti del Pdl, dopo i fatti del Lazio ma anche della Lombardia, con la lista di Roberto Formigoni in “bilico” – ma gli osservatori dicono che è recuperabile, per la validità delle firme presentate.

Renata Polverini, candidata del centrodestra alla presidenza della regione Lazio, a margine della sua visita nella sede dell’Ares 118 a Roma, chiosa oggi:

Spero che dietro la non ammissione delle liste in Lombardia, dopo quanto avvenuto nel Lazio, non ci sia nient’altro che il controllo scrupoloso della documentazione. Io sono fiduciosa, e comunque lo sono in generale per la mia campagna elettorale che va avanti: sono candidata e i cittadini possono scegliere il presidente e una delle liste che lo sostengono. Spero, comunque, che la lista del Pdl possa essere riammessa e oggi ci potrebbe essere un secondo giudizio su questo

Nel mentre continua la maratona oratoria organizzata dal Pdl in piazza San Lorenzo in Lucina alla quale parteciperà, tra un appuntamento elettorale e l’altro, anche la Polverini. Staremo a vedere.

Elezioni regionali e terzo mandato: Emilia Romagna e Lombardia

C’è un “caso” di cui non parla nessuno. Nessuno, tra i politici, sente di dover rispondere a quanto sollevato, sia pur timidamente, soprattutto sulla Rete (vedi Sofri). Tranne Marco Cappato, radicale. Lo dice oggi Italia Futura.

Roberto Formigoni si ricandiderà per la presidenza della Lombardia. Vasco Errani idem per quella dell’Emilia Romagna. Ma c’è un ma. Rischiano di essere dichiarati ineleggibili. Lo spiega il professore di Diritto costituzionale Vittorio Angiolini: Una legge del 2004 dispone la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato del Presidente della giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto.

Buona visione.

Berlusconi: o si va al voto o milioni di italiani a Roma

marcia Roma
Mentre ieri si celebrava la Giornata della Memoria, qualcuno ha avuto la geniale idea di far tornare alla mente e rievocare a qualche italiano forse troppo malizioso la Marcia su Roma.
Se all’interno di questa sinistra c’è qualcuno che vuole dividere con noi certe responsabilità, non saremo certo noi a dire di no. Silvio Berlusconi dice la sua senza peli sulla lingua dopo la caduta del governo Prodi. E la sua consiste nella strategia del ritorno immediato alle urne.
Ora sbuca fuori che va bene, perchè no, c’è uno spiraglio per un eventuale accordo con una parte della coalizione avversaria, nel caso in cui, dopo il voto, sia poi necessario gestire grandi problematiche di matrice istituzionale.