Lega, Maroni prende il posto di Bossi

Al grido di “La Lega non è morta”, ieri sera Roberto Maroni si è impossessato del palco allestito a Bergamo per cercare di riunire quelli che ancora credono nel partito fondato dall’ormai ex leader, Umberto Bossi. Quest’ultimo, presente sul palco non ha perso un attimo per commentare quanto accaduto in questi ultimi giorni. Gli scandali relative alle spese a favore della famiglia Bossi, con i soldi del partito, stanno minando la credibilità della Lega Nord.

La Lega non è morta, la Lega non morirà ma riparte da qui. La Lega è potentissima, non ci sono cerchi che tengano”, così Maroni apre la serata di ieri, infiammando subito tutti i militanti giunti a Bergamo con scope e ramazze a simboleggiare la volontà di ripulire il partito da tutto lo sporco che c’è dentro. Maroni, però, non ha esitato anche dal fare il nome di Renzo Bossi, figlio di Umberto, il quale nella giornata di ieri ha ufficializzato le sue dimissioni dal consiglio regionale Lombardo. Renzo Bossi, al centro di questa inchiesta, ma non ancora ufficialmente indagato, ha rinunciato al suo posto per “evitare ulteriori pressioni” verso la sua famiglia.

Renzo Bossi, ed il video per “Vecchia Tv e nuova TV”

Foto: Ap/LaPresse

Il Trota, conosciuto da molti con questo nomignolo per la sua somiglianza con il notissimo pesce, figlio di Bossi leader della Lega Nord, da giorni ormai è mirino di blogger e non solo che lo prendono in giro, se vogliamo essere buoni, per il suo video messaggio in merito al convegno “Vecchia Tv e nuova TV”. Nel video di ben 6 minuti, registrato, Renzo Bossi, cerca di spiegare con un italiano al quanto incomprensibile, la sua posizione e quella della Lega Nord rispetto i nuovi media.

Il video ormai gira in rete, e possiamo definirlo sicuramente un video virale, uno di quelli che difficilmente riuscirete a non vedere, soprattutto per il soggetto che spiega i nuovi media e come essi siano riusciti a staccarci dalla realtà locale della vita. Se qualcuno di voi, riesce a capire qual è la posizione della Lega rispetto i nuovi media, guardando solamente questo video, ha tutta la nostra stima e ammirazione.

Renzo Bossi, dalla maturità all’Inghilterra

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C’è la storia di Renzo Bossi. Una storia che ha già scatenato tutta la Rete. La storia dell’incarico da 12mila euro al mese, della carica ad hoc nell’osservatorio dell’expò di Milano… Il contrasto con quanto sempre dichiarato dalla Lega si sa, è sempre stata contraria all’odioso nepotismo di “Roma Ladrona”, al clientelismo, ai collegamenti con i pur veri e drammatici usi criminali di un Sud fermo e prigioniero di se stesso.

Mando Renzo a studiare in Inghilterra, dice il papà Umberto Bossi. Perché qui Renzo è al centro della polemica e di “malignità”. E’ che non ha proprio un cv “inopinabile…”: bocciato tre volte all’esame di stato (l’ha passato, ora, sì), team manager della Nazionale Padana, inventore e promotore di “Rimbalza il clandestino” – per cui è stato anche denunciato dall’Arci – e infine la storia dell’incarico all’Expoj da 12mila euro.

Rimbalza il clandestino, denunciati Renzo Bossi e la Lega

rimbalza il clandestinoEra un’applicazione di Facebook, ma ora, al link segnalato, compare la scritta di errore

L’applicazione Rimbalza il clandestino! non è al momento disponibile a causa di un problema con il programmatore esterno. Stiamo investigando nella situazione e ci scusiamo per l’inconvenienza

Mentre loro “investigano” su un’applicazione che non va più nel “magico mondo” di Facebook, è ancora possibile invece visitare il gruppo: Facciamo chiudere il gioco leghista “Rimbalza il clandestino”. Gruppo che non aveva preso bene il giochino con cui alcuni si dilettavano.

Dopo il “salto, la descrizione del gruppo.