Mediatrade-Berlusconi: chiesto rinvio a giudizio

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I pm di Milano hanno chiesto il rinvio a giudizio del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per frode fiscale e appropriazione indebita nell’ambito dell’inchiesta Mediatrade-Rti. Al premier vengono contestate presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi per creare fondi neri. E’ il tema con il quale Il Corriere della Sera, La Repubblica e Il Sole 24 Ore questa mattina hanno aperto la propria prima pagina.

Il pm milanese Fabio De Pasquale ha inviato al procuratore aggiunto Bruti Liberati la richiesta di rinvio a giudizio per il leader del Pdl e per altri imputati. Fra questi, coinvolti nell’inchiesta per frode fiscale ci sono Pier Silvio Berlusconi e Fedele Gonfalonieri. Nello specifico il premier viene accusato di frode fiscale fino al novembre del 2009, per 8 milioni di euro evasi, e di appropriazione indebita, che sarebbe stata consumata tra Milano e Dublino dall’8 febbraio 2003 al 30 novembre 2005, per 34 milioni di dollari. I reati non sono ancora caduti in prescrizione. Berlusconi potrà avvalersi del legittimo impedimento.

Grande Fratello: Pier Silvio Presidente

Scusate, ma forse dovremmo tutti riflettere – certo, ridere, non se ne può fare a meno e fa bene alla salute – ma giacché anche riflettere sul contenuto di questo video…. Ah. Il Presidente della Reèubblica è Berlusconi. Silvio o Pier Silvio, non vi è certezza. E il presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi.

Trenta giorni da Berlusconi

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8 marzo 2008. Festa della donna, apertura della campagna elettorale del PDL e del suo padrone, Silvio Berlusconi. E la risposta alle accuse di inciucio circolanti dal giorno della caduta di Prodi è inequivocabile. A Milano, davanti ad una claque adorante, il Cavaliere strappa il programma del Partito Democratico. Se sia studiato o meno non ci è dato dirlo, ma l’impatto mediatico è assicurato.
11 marzo. Il Cavaliere confessa candidamente che la – quantomeno discutibile – candidatura di Giuseppe Ciarrapico “serve per vincere”. Evviva la faccia. Anzi la faccetta.
12 marzo. Ecco servita la ricetta per superare il precariato: “sposare suo figlio o un altro milionario”. Provocatore.
16 marzo. E’ il giorno del lancio delle truppe cammellate della libertà, concetto poi ribadito in un crescendo rossiniano di numeri e di accuse. Trattasi di un esercito di nonsoquantinonsochè – ma volontari! – pronti a difendere le urne “dai brogli della sinistra”. Ma su questo argomento avrà modo di precisare.

Alitalia, cordata di figli alla riscossa: La famiglia Berlusconi ci salverà

Alitalia
Parliamone. Cioè, uno se ne vorrebbe esimere, poichè la nausea sulla faccenda è sopraggiunta da un pezzo. Ma insomma parliamone. Realisticamente. Ci sono strane coincidenze. Un eterno ritorno si affaccia sull’Italia. Era il 24 dicembre. E la vicenda si era guadagnata l’appellativo di A Nightmare Before Christmas I e II. Cambiano le stagioni, le festività, ma il Paese si arrovella come di consueto sulle stesse faccende.
Era Natale. Ora è Pasqua. E di cosa parla la politica? Ma è semplice! Alitalia-Air France, l’eterno ritorno!

I Cento Fiori. I Cento blog dell’Italia libera dal precariato

vignetta mauro biani
Mauro Biani sul suo blog con la vignetta di cui sopra. E la considerazione:

Stasera un amico commentava: “Sai cosa penso? Che è tutto studiato, che in fondo Berlusconi ha detto una cosa vera, cioè una cosa che fa identificare un sacco di ragazze cui unico sogno è sposare un milionario, così come l’affaire Ciarrapico che serve a riportare in casa un po’ di voti che rubava Storace. Se fosse stata una tosta gli avrebbe risposto: ok, risolverei il problema economico, ma poi il problema di avere lei come suocero?” E a proposito di figli di B., per brainstorming mi torna in mente: “Berlusconi giura sempre sui propri figli, ora la domanda sorge spontanea: di chi sono i figli di Berlusconi?” (R. Benigni, Tuttobenigni 1996)

I Cento Fiori, l’Italia delle Radio Libere. Che bella stagione che deve essere stata. Ora abbiamo la stagione dei cento – e più – blog.

Pier Silvio, sposami. Le precarie hanno svoltato, ma Perla, il co.co.pro dal lodevole sorriso non si candida

piersilvio e silvia toffanin
L’idea è genialmente semplice. Ha la forma di un foglio di carta A4, la dicitura “raccomandata” ed è, nè più nè meno, che una istanza di matrimonio. Comincia così:

Oggetto: istanza di matrimonio ai sensi delle dichiarazioni del candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi nel corso del programma “Punto di vista”del Tg2 del 13 marzo 2008

E prosegue.

Essendo il sottoscritto o sottoscritta (perchè limitare il campo? ndr) in possesso dei requisiti (sottolineato ndr) previsti dalle suddette dichiarazioni (precari e lodevole sorriso) chiede di potersi sposare con Lei (sic)

Se quel poveraccio di belloccio del figliolo, Pier Silvio, dovesse trovarsi a scartabellare per mesi, letteralmente sepolto dalle richieste di matrimonio, mantenimento ed affini, certo saprà con chi prendersela. Con papà Silvio. E poi. La povera Silvia Toffanin. Ex letterina, anche se suona meglio letteronza. Dove la mettiamo, minacciata da questo esercito di lodevoli sorrisi precari?
Del padre una volta Pier Silvio disse:

Che personaggio! Che posso dire, è estroverso

Zanzare in una notte di mezza estate. Berlusconi: attriciopoli? Una tale assurdità…

Troise
Cinque attrici. Splendide attrici. Cinque figliole di belle speranze e di belle amicizie. Antonella Troise è una delle protagoniste di attriciopoli. Dei delitti e delle pene – presunti – dell’ex Premier si è già detto. Rinvio a giudizio per corruzione, giacchè avrebbe raccomandato alcune attrici al Presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà, promettendogli in cambio appoggio per le sue attività future.
Una parte dell’inchiesta, poi, è stata trasferita da Napoli a Roma per competenza. Si tratta della sua costola politica, per cui Berlusconi avrebbe tentato di accaparrarsi il favore di alcuni senatori prima del voto della Finanziaria. Senatori indecisi se continuare o meno ad appoggiare il Governo Prodi. Dunque Silvio è impelagato nell’ennesima richiesta di rinvio a giudizio. E il nome del reato imputatogli è gravissimo: corruzione. La Procura di Napoli, in verità, ha attivato tutto l’umano scibile, e il risultato è stato quello di un’inchiesta brevissima.
Per tutta risposta, Berlusconi demanda al senatore e suo difensore, Niccolò Ghedini: È un’inchiesta inesistente, semplicemente ridicola. Interessatene tu, è una tale assurdità.