Sentenza Mediaset in Cassazione il 30 luglio

cassazioneL’udienza per la decisione della Cassazione sul processo Mediaset è stata fissata per il prossimo 30 luglio. Una data che il Pdl contesta, definendola troppo ravvicinata rispetto alla sentenza d’Appello, e che sembra aver colto impreparati tutti i principali protagonisti di questa vicenda: il rischio è, a questo punto, che la stessa data possa rappresentare il capolinea del governo Letta.

Agicom, Mediaset supera Sky e RAI nel 2010

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Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’AGCom riguardo il fatturato delle reti televisive, il gruppo di Mediaset ha superato il gruppo satellitare Sky diretto dall’imprenditore australiano Rupert Murdoch. Nell’anno 2010, il gruppo a cui fa capo la famiglia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha fatturato un utile netto pari a 2,770 miliari contro i 2,630 miliardi di Sky Italia.

Il terzo posto è occupato invece dalla Rai che con il tetto pubblicitario e un evasione del canone pari a 500milioni all’anno, raggiunge solamente i 2,553 miliari di utili netti. Mediaset, ha aumentato dell’8% le entrate pubblicitarie, superando Sky.

Frattini: “l’uccisione di Bin Laden, nessun pericolo per l’Italia!”

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Durante il consueto appuntamento di apertura di Mattino 5, la telefonata di Belpietro si è fatta con Frattini. L’argomento principale ovviamente è l’uccisione di Bin Laden. Rispondendo alle domande di Belpietro, Franco Frattini ha detto che l’uccisione di Bin Laden, ha “fatto venir meno un riferimento forte nel terrorismo e un simbolo di male!”  Parlando della guerra ai talebani, Franco Frattini ha dichiarato: “Io credo che quando si apre una breccia così forte nel muro del male, diventa più facile sgretolare il muro!

Chi possa prendere il posto di Osama Bin Laden ancora è difficile dirlo, sono tanti quelli che vogliono succedere all’ex leader terroristico, Frattini si augura che tra questi aspiranti al potere “nasca una guerra che li porti ad uccidersi fra di loro”.

Processo Mediatrade, terminata la prima udienza con Berlusconi in aula

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Si è conclusa da poco la prima udienza del processo Mediatrade che ha visto in aula anche il premier Silvio Berlusconi. Durante l’arrivo del premier un gruppo di sostenitori del PDL ha sostenuto il proprio Premier con alcuni applausi. L’udienza durata circa due ore, dalle 9.56, orario di arrivo del premier alle 11.54.

L’aula dove si è svolta l’udienza del premier, è stata oscurata anche sui vetri, in modo da evitare ogni possibile fuga di immagini tramite le stesse. Un azionista mediaset, Marco Bava si è costituito parte civile contro Berlusconi. Bava è un azionista Mediaset, con un’azione sola dal valore di 8,50 euro. I legali di Silvio Berlusconi, si sono opposti a questa dichiarazione di Bava.

Processo Mediaset, chiesti 3 anni per Massimo Maria Berruti

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Il publico Ministero di Milano, ha richiesto 3 anni di reclusione più una multa di 6 mila euro, per Massimo Maria Berruti il deputato del PDL ex consigliere di Finivest, in merito al processo contro il gruppo Mediaset, riguardo i presunti fondi neri di Mediaset. La richiesta della Procura giunge dopo l’annullamento da parte della Cassazione, della precendente sentenza della Corte d’Appello di Milano.

Nella precedente decisione della Cassazione, il deputato PDL era stato in parte prosciolto e in parte avevano assolto in merito alla questione. I giudici si riuniranno per una nuova giornata processuale il prossimo Lunedì. Nel processo, fra gli indagati, c’è anche il premier Silvio Berlusconi.

Legittimo impedimento: l’udienza è stata dichiarata aperta

Udienza-legittimo impedimento. Il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha dichiarato aperta l’udienza sulla legge grazie a cui il premier Silvio Berlusconi potrebbe essere messo ai ripari dai tre processi a suo carico (almeno fino all’autunno prossimo): Mills, Mediaset e Mediatrade.

Nel Palazzo della Consulta, preso d’assalto da cronisti italiani e stranieri, è arrivata in sedia a rotelle anche il giudice costituzionale Maria Rita Saulle, la cui partecipazione era stata data in forse per problemi di salute. Il verdetto è atteso per giovedì prossimo.

Mediaset e Berlusconi indagati dalla Procura di Roma

Mediaset è una famiglia allargata che fa capo a Silvio Berlusconi: allora, ai danni del Premier, altra indagine – stavolta da parte della Procura di Roma – per evasione fiscale e reati tributari che rimandano all’inchiesta milanese sulla compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset.

Con il Presidente del Consiglio, stto indagine anche Piersilvio Berlusconi e altri dirigenti del gruppo. Pare che entrambi i Berlusconi – padre e figlio – siano stati invitati a comparire il prossimo 26 ottobre e sembra altrettanto probabile che possano non presentarsi. L’avvocato dei Berlusconi, Niccolò Ghedini, intanto precisa: “Le indagini che sarebbero in corso presso la procura di Roma, che agirebbe in quanto alcune società avevano ivi sede, non possono che sostanziarsi nella contestazione di ipotesi praticamente identiche a quelle già prospettate dalla procura di Milano, ancorché per anni diversi. Dall’eventuale prosieguo delle indagini si potrà comunque agevolmente evidenziare come i prezzi dei diritti fossero assolutamente  congrui e acquistati da società terze e che pacificamente il presidente Berlusconi e Piersilvio Berlusconi sono totalmente estranei ai fatti in oggetto, dovendosi quindi pervenire a una pronta archiviazione“.

La7, Mentana Tg record. L’Infedele: Lerner-Gheddafi-Berlusconi, spot per la nuova stagione – VIDEO

Nel piattume generale, emergere non è neppure molto difficile. Prima riflessione a introdurre l’elemento incontrovertibile per cui, nella sfida tra emittenti – Rai, Mediaset, La7 – a colpi di auditel, pare davvero che la creatura più giovane abbia incanalato una via che promette successo di ascolti.

Gran parte del merito va a Enrico Mentana che, tornato a fare il giornalista televisivo (in veste di direttore dell’informazione della rete), ha fatto presto a mettersi in tasca i vari Augusto Minzolini e Clemente Mimun. Che gli stanno ancora davanti per numero di telespettatori calamitati davanti al rispettivo tiggì ma sui quali comincia a comparire l’ombra dell’ex Rai e Mediaset.

Tornato alla conduzione del telegiornale, infatti, Mentana ha collezionato numeri da record: il trend continua a essere in crescita, le punte massime hanno registrato oltre 4 milioni di spettatori sintonizzati su La7 per lasciarsi informare dal 55enne milanese. Un ascolto medio di oltre 2 milioni di persone, lo share è arrivato a sfiorare il 10 per cento.

Videocracy, dalla Svezia a Venezia (senza passare per Rai e Mediaset)

Neppure lo spot. Sia Rai che Mediaset hanno rifiutato di trasmettere gli spot del nuovo film di Erik Gandini: un film che analizza i trent’anni di tv berlusconiana. La Rai ha vietato la messa in onda del trailer del film ‘Videocracy’. Qui il documento che motiva la scelta.

Il film acconta, con una certa criticità, Mediaset: come è nata e come si è evoluta, dalla culla in avanti. Per la Rai, appunto, l’inequivocabile messaggio politico di critica al governo porta alla decisione in oggetto. Decisione comunicata al mondo da Domenico Procacci della Fandango, distributore della pellicola. Decisione fatta pervenire con la letterina di cui sopra, dedicata da viale Mazzini e che spiega quella che in molti hanno già definito censura.

Escort, l’inchiesta punta sulla Began

farfalla

Si chiama Sabina Began, ha 35 anni, ed è già definita dai giornali – il solito Repubblica – l’ape regina. Si tratterebbe del nuovo personaggio chiave nell’ambito degli accertamenti in corso della procura di Bari nell’inchiesta sul presunto giro di escort, organizzato da Gianpaolo Tarantini. I testimoni, tutti, hanno risposto alla stessa domanda: siete a conoscenza dei rapporti tra l’imprenditore barese, Sabina Began e Silvio Berlusconi? In caso affermativo, di che tipo di frequentazioni si tratta?

Ma chi è Sabina Began? Al secolo Sabina Beganovic, è un’attrice, è apparsa qualche volta in televisione. E’, si dice, amica del Premier. Si narra che abbia organizzato lei la grande festa di Capodanno nel 2008.

Rai e par condicio

Da –IL VELINO SERA–Agenzia di Stampa Quotidiana Nazionale

Europee: se la Rai stende il red carpet alla propaganda

Roma, 26 MAG (Velino) – Gli italiani vanno alle urne il 6 e 7 giugno per eleggere i 72 eurodeputati che per cinque anni faranno la spola tra Strasburgo e Bruxelles. E per la Rai – a partire da mercoledi’ 27 maggio – sara’ tempo di “Interviste” e “Conferenze stampa”. Due format – a cura della Rai Parlamento diretta da Giuliana Del Bufalo – che daranno spazio a ben 15 liste nazionali individuate dalla commissione di Vigilanza. E due format parecchio noiosi, vincolati all’inverosimile da San Macuto e dalla “par condicio”, e che – causa lo share rasoterra – saranno un vero e proprio incubo per i palinsesti.

Lodo Alfano e processo Mediaset, ovvero: come impiccia questo art.3 della Costituzione

Toh. E’ successo. Il Fato, a volte… Presto? Tardi? Chi può dirlo. E’ successo. Doveva succedere prima o poi… Oppure no?

E tu? Dove vai a ballare?

Ma anche, sempre citando Caparezza:

Costretti a subire ricatti di uomini grandi, ma come coriandoli

Questo per dire cosa? Che, toh, si è fermato il processo Mediaset.

Perché? C’è un processo Mediaset? Che è stà novità? Eh. Parrebbe di sì. Ma sfido chiunque a girare per le vie delle città italiane e chiedere alla gente: Se le dico processo Mediaset, cosa mi risponde?

Imbarazzato silenzio. Colpevole ma vittima.

C’è – c’era – una volta un processo che vede, tra gli altri imputati, Silvio Berlusconi per presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset.