Renzi parteciperà alla direzione PD

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha affermato che parteciperà alla direzione del partito, in programma per domani. La riunione sarà seguita da tante persone online, visto e considerato che verrà trasmessa in diretta streaming sul web. L’obiettivo è quello di formare un governo di minoranza: obiettivo molto arduo, che tuttavia potrebbe non essere irragiungibile.

Berlusconi disse a Lavitola: “Non tornare”, è bufera

E’ di nuovo bufera sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il caso Lavitola. Stando a quanto riportato dal settimanale l’Espresso, infatti, il 24 agosto il premier avrebbe consigliato al faccendiere, che allora si trovava in Bulgaria, di non rientrare in Italia, visto che già il settimanale Panorama aveva anticipato di un possibile coinvolgimento dell’ex direttore dell‘Avanti nell’inchiesta sui presunti ricatti al premier fatti dall’imprenditore Giampaolo Tarantini e della moglie.
Il faccendiere, quel giorno, avrebbe telefonato preoccupato a Berlusconi, chiedendogli: “Che devo fare? Torno e chiarisco tutto?” Il premier avrebbe risposto: “Resta dove sei“. Lavitola, infatti, si trova ancora all’estero, a Panama, “per lavoro”, spiega, nonostante sia stata emessa nei suoi confronti un’ordinanza di arresto dalla Procura di Napoli, e dopo che si sono già aperte le porte del carcere per Giampaolo Tarantini e per la moglie Angela Devenuto.
Berlusconi avrebbe detto inoltre a Lavitola di “stare tranquillo“, e pensato anche ad una strategia difensiva: gli 850 mila euro versati ai coniugi Tarantini, dei quali 400mila trattenuti da Lavitola, sarebbero stati semplicemente un aiuto per una famiglia “in gravissime difficoltà economiche”.

Cosa è il Copasir?

Cosa è il Copasir? Una domanda che ci si pone spesso, se non altro perché in molti prendono la dicitura nuda e cruda senza veramente sapere di cosa si stia realmente parlando.

Uscendo dalle mere e asettiche rivisitazioni mediatiche e giornalistiche, il Copasir è il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ed è un organo del Parlamento italiano.

Le sue funzioni sono per lo più di controllo dei servizi segreti, almeno a partire dal 2007, anno in cui ha sostituito in questo esercizio il Comitato Parlamentare di Controllo sui Servizi Segreti.

Libia, si preparano i raid. Anche l’ Italia parteciperà

Foto: Ap/LaPresse

Dopo che ieri il Consiglio di Sicurezza dell’ ONU ha approvato con dieci voti a favore, cinque astenuti e nessun contrario la risoluzione che mira ad imporre una “no fly zone” sulla Libia “con tutti i mezzi a disposizione”, quindi, se necessiario, anche con l’ uso della forza, quest’ ultima ipotesi sembra farsi strada sempre di più. Nononstante, infatti, il leader libico Gheddafi abbià annunciato la sua disponibilità per il “cessate il fuoco”, venendo però smentito dagli insorti, che affermano che i combattimenti stanno continuando, i paesi dell’ ONU, e in particolare la Francia, non credendo alle parole di Gheddafi, si starebbero preparando ad un intervento militare, anche se, per adesso, sarebbe esclusa la presenza di forze di occupazione via terra.
Anche l’ Italia intenderebbe partecipare, non soltanto mettendo a disposizione le basi militari, ma anche mezzi e uomini: questo sarebbe l’ orientamento del Consiglio dei ministri straordinario di oggi e del voto delle Commissioni di Senato e Camera. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha infatti spiegato che l’ Italia metterà a disposizione “le proprie basi e non solo”, pur ribadendo che, comunque, la risoluzione ONU “Esclude esplicitamente azioni militari terrestri”. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha invece dichiarato: “Abbiamo ricevuto numerosissime richieste prima della risoluzione ONU, per l’ utilizzo delle nostre basi. Abbiamo sempre detto di si, ma abbiamo sempre condizionato l’ utilizzo a finalità umanitarie”. Sarebbero sette le basi aeree che verrebbero rese disponibili.

La Corte dei Conti: intercettazioni indispensabili nella lotta alla corruzione

Il Procuratore generale della Corte dei Conti Mario Ristuccia ha inaugurato oggi l’ anno giudiziario della magistratura contabile, puntando il dito contro la frode e la corruzione, che, in modo particolare nel settore dei contributi nazionali e della UE, sono “patologie” che continuano ad affliggere la pubblica amministrazione” e i cui dati “non consentono ottimismi”. Per questo, Ristuccia boccia i provvedimenti che il governo vorrebbe ripresentare per bloccare le intercettazioni, che per il procuratore rimangono “uno dei più importanti strumenti investigativi utilizzabili allo scopo” di arginare la corruzione, e la legge Cirielli del 2005, che ha dimezzato i tempi di prescrizione per i reati di corruzione.
Vengono mossi dubbi anche per quel che riguarda il ddl sul processo breve, che si auspica, comunque, che non sia “un ulteriore ostacolo alla lotta contro la corruzione”: “I magistrati contabili” si afferma ” restano perplessi di fronte a recenti leggi che consentono una profonda alterazione di principi di certezza del diritto”.

Le opposizioni bocciano la proposta di accordo del premier. Berlusconi: “Irresponsabili”

Foto: AP/LaPresse

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al Corriere del Sera, aveva oggi lanciato la proposta di un accordo con le opposizioni per affrontare principalmente i temi economici e fare insieme “un piano per le crescita”, ma le opposizioni hanno bocciato compattamente tale proposta. Il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, spiega: “Noi nel ruolo che abbiamo siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità,. ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall’ imbarazzo se stesso e il Paese”. Dello stesso tenore anche le parole del vicesegretario del PD, Enrico Letta, che afferma: “Ora il confronto sulle riforme noi lo vogliamo ma o con un nuovo premier di centrodestra, oppure con Berlusconi ma in campagna elettorale”.
Anche il Terzo Polo chiude il dialogo, con Pierferdinando Casini dell’ UDC che dichiara: “Chi sta al governo fa, non scrive sui giornali”, mentre Francesco Rutelli dell’ API definisce la proposta del premier “un inganno” e per Adolfo Urso, di Fli, il Cavaliere è “poco credibile e molto confuso”. Della stessa opinione anche l’ IDV, mentre, per  Nichi Vendola, l’ accordo proposto dal premier “è patetico e tardivo”.

Berlusconi: “Pm da punire”. Il Terzo polo: “Si dimetta o elezioni”

Foto: AP/LaPresse

La giunta per le autorizzazioni della Camera ha rinviato l’ esame degli atti sul “caso Ruby“, in cui è coinvolto il premier, a martedì prossimo, su richiesta del relatore Antonino Leone, del PDL. Berlusconi già ieri aveva fatto sapere di non avere alcuna intenzione di presentarsi davanti alla Procura di Milano, che secondo i suoi avvocati non sarebbe competente, nè tantomeno di dimettersi: “Siete matti? Mi sto divertendo” aveva detto ai giornalisti.
Oggi, con un messaggio destinato ai Promotori della Libertà, diffuso in serata, il presidente del Consiglio è partito al contrattacco nei confronti dei magistrati milanesi, ribadendo di voler continuare a governare e fare una riforma della giustizia per impedire che giudici di sinistra possano destituire chi è stato eletto democraticamente, continuando a parlare di persecuzione giudiziaria, e sostenendo l’ inconsistenza delle accuse e che, nel “caso Ruby”, vi sarebbe stato un dispiegamento di mezzi e di forze sproporzionato. Inoltre, oltre a respingere ogni accusa, ha anche parlato di violazione di principi costituzionali, e di non voler recarsi dai pm di Milano, che non sarebbero competenti in merito.

Bersani – D’Alema: “Riforma elettorale e voto”

Il Partito Democratico torna a farsi sentire: si riapre dopo le ferie (l’ex segretario Ds le ha passate sulla barca) e Massimo D’Alema si unisce al coro di Pier Luigi Bersani. Per entrambi, personaggi di spicco dell’opposizione, portavoce di una linea che appare sempre più congiunta e parallela, l’obiettivo è quello di arrivare al voto (anticipato, lo pensano tutti e due) dopo aver modificato la legge elettorale.

Utilizzano – sia Bersani che D’Alema – lo stesso organo di stampa per esprimere un parere completo rispetto allo scenario più verosimile: La Repubblica (chat on line per Bersani, intervista a Massimo Giannini sul quotidiano per D’Alema). Settembre regalerà più di un colpo di scena (PdL e Fli, intanto, sembrano ancora i ferri corti rispetto al da farsi circa il processo breve) ma i vertici del Pd sembrano pronti ad affrontare ogni eventualità (sulla falsarga delle parole pronunciate da Rosy Bindi qualche giorno fa: “Non ci spaventa il voto, neppure se fosse con questo sistema elettorale”).

Primarie Pd: Vendola e Chiamparino, sfida a Bersani con l’incognita D’Alema

C’è aria di elezioni anticipate, i pronostici più rosei parlano di possibile accordo tra PdL e Fli su un accordo programmatico composto da quattro punti cruciali (giustizia, Federalismo, Mezzogiorno e fisco) ma tra i banchi dell’opposizione in pochi credono a una intesa. Motivo per il quale ci si inizia a preparare in vista dell’ennesimo ritorno alle urne.

Il Partito democratico, nonostante il clima balneare da “chiuso per ferie” pare un laboratorio in cui ci si organizza per fare gli straordinari. Sembra l’occasione più ghiotta – anche in virtù della fuoriuscita dei finiani – per tornare a investire su una vittoria elettorale.

Che, a quanto pare, passerà attraverso un ritorno alle primarie al fine di individuare un candidato premier. Di fianco alla figura di Pier Luigi Bersani, attuale segretario del Pd, iniziano a comparire alternative vogliose di porsi alla guida di una eventuale coalizione.

Berlusconi: “Mi farò fare senatore a vita”

Berlusconi ApicellaÈ stata una serata talmente piacevole  e sono stato talmente bene con i senatori, che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita”. L’ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cena di ieri a Palazzo Grazioli con un gruppo di senatori a vita.

Il premier prima ha cantato, accompagnato alla chitarra da Mariano Apicella e poi ha intrattenuto i suoi ospiti con molte barzellette (una delle quali su D’Alema e Violante).

Vendola, plebiscito alle primarie in Puglia

vendola-vittoria primarie

Valanga Vendola, dice RaiNews24. Nichi Vendola stravince, Francesco Boccia, martire di una battaglia che chissà se è stata mai sua, scompare. I sostenitori di Vendola sono entusiasti. Applausi, gioia. Perde Massimo D’Alema? Perde una parte dell’apparato del Pd? Che fine farà il Partito Democratico, ora?

Si tratta di una vittoria di un’idea della politica. A differenza del Pdl, dove le decisioni si prendono a palazzo Grazioli, per noi ha deciso una parte di popolo: un fatto di democrazia. La politica è questo: quando un popolo decide la propria direzione di marcia. Continuare a tenere vivo il laboratorio pugliese, una speranza per un sud che non assomiglia a Gomorra.

I numeri sono schiaccianti – 70% per Vendola, 30% per Boccia – e Nichi che apre a D’Alema e a Boccia parlando del loro coraggio nel cogliere questa sfida. Il numero di votanti è altrettanto significativo: quasi 200mila. Nel frattempo, c’è anche il candidato per il centrodestra: Rocco Palese.

D’Alema. Chiamiamolo Pd. Però, io non ci credo

13 marzo 1999. A parlare è Massimo D’Alema, allora presidente del consiglio.

Mettiamo un po’ di ambientalismo. Perché…. Va di moda. Poi siamo un po’ di sinistra ma come… Blair. Perché è sufficientemente lontano, diciamo, ppddp.

(Ridono in sala).

Poi siamo anche un po’ eredi della tradizione del Cattolicesimo democratico. Poi ci mettiamo un po’ di giustizialismo, che va di moda, e abbiamo fatto un nuovo partito. Lo chiamiamo in un modo che non dispiace a nessuno…. Perché “Verdi” è duro. “Sinistra” suona male. Democratici siamo tutti…. Ed è fatta. E chi può essere contro, diciamo, un prodotto così straordinariamente perfetto??? C’è tutto dentro. Auguri. Però io non ci credo.

Mirabilia all’italiana

bandiera-italiana

Dunque, facciamo un attimo il punto. Per il caso della povera Meredith (chissà, forse era una smorfiosa, colpa suprema che le avrebbe portato la morte per punizione) è stato chiesto l’ergastolo per Raffaele Sollecito e per Amanda Knox. Nel frattempo Bruno Vespa, che non può più fare modellini sulla casa di Cogne, li fa sulla casa di Garlasco. Che altro?

Ah. Brenda, la trans del caso Marrazzo, è morta, per i pm è omicidio, Massimo D’Alema non è Mister Pesc. Che il profilo del Financial Times abbia fatto effetto? Contemporaneamente Gianfranco Fini rilancia sugli stranieri, proferisce la parola “stronzo”. Anche Calderoli parla, ma non proferisce la stessa parola: ne richiama solo il significato. Il Fini, a prescindere, fa prove implicite di matrimonio con Luca Cordero di Montezemolo. Tante sono le cose che sono state messe a bollire in pentola, in Italia. Tante le faccende già messe in pentola, e già bruciate. Tante finiranno in pentola nel futuro. Ma nulla di tutto questo è per noi. Per noi, perché la nostra vita continua immutata, perché la crisi, per noi, non è passata. Perchè la quotidianità è faccenda dimenticata, lassù. Ci pensavo camminando ieri sera per Lecce.