World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 03 luglio 2008

Ore 01:16. Sono passate circa tre ore quando, viaggiando in macchina, dalla mia radio usciva una notizia che mai avrei pensato di sentire. Qui su politicalive ne abbiamo parlato spesso, ma mai avrei pensato che la liberazione di Ingrid Betancourt sarebbe arrivata, e ancora di più senza la necessità di sparare un colpo. Un bel gesto quello dell’esercito colombiano che libera la giornalista dalle FARC, liberando anche altri 3 ostaggi americani.

Robin Hood tax. Quando l’arciere ha problemi di mira

La metafora dell’arciere
L’arciere, prima di lanciare una freccia, deve costruirsi un arco efficiente (fatto a regola d’arte) ed efficace (adatto per un lancio ottimale); successivamente potrà costruire o scegliere la freccia per scagliarla verso il bersaglio ambito che potrà colpire ma… solo se l’arco è ben fatto! Con lo stesso arco potrà colpire anche altri bersagli, a seconda delle sue necessità e delle sue scelte! Potrà anche essere fornito delle frecce più appuntite, ma… se l’arco è difettoso, difficilmente riuscirà nei suoi tentativi!.
Anonimo italiano.
Che la trovata del ministro Tremonti sulla tassa che avrebbe “rubato ai ricchi per dare ai poveri” sapesse un po’ di demagogia si era in qualche modo sospettato. In mezzo alle fumose dichiarazioni del ministro non è però facile capire bene di cosa si tratti. Leggendo i commenti del mondo accademico e le spiegazioni di liberi economisti le nebbie si diradano e diventa possibile intravedere con più chiarezza il contenuto ma soprattutto gli effetti di una tale decisione. Proviamo a mettere ordine.
Cosa sarebbe la Robin Hood tax?
Parole poverissime: Si tratta di un aumento del 5,5 per cento dell’imposta sui redditi per tutte le imprese che producono o vendono energia elettrica. Presentata come misura contro quei cattivoni dei petrolieri ed in favore dei consumatori, si rivelerà un boomerang e a pagarla saranno di fatto proprio questi ultimi.
Ecco perchè.

La verità sull’economia italiana degli ultimi anni

Un gruppo di studenti di master in economia, come potrete leggere dalla prima slide di questa presentazione, analizzando i dati di fonti attendibili come quelli della Banca d’Italia, dell’ISTAT e dell’OSCE, vuole esprimere la propria opinione riguardo a ciò che è stato fatto nelle ultime legislature, in termini economici, dalla sinistra e dalla destra, cercando di far luce su quanto la stampa invece ha riportato, nel tentativo di dare a noi la possibilità di crearci un punto di vista obiettivo e non distorto dai media.

Vista la problematica dovuta agli spazi ridotti di visualizzare alcune slide nella forma giusta, vi invitiamo a fruirla nella maniera corretta all’indirizzo qui sotto riportato.
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