Preparavano attentati contro le moschee americane

Foto: Ap/LaPresse

Questa volta ad essere sotto il mirino di due attentatori era l’Empire State Building, il monumento simbolo dopo la caduta delle Torri Gemelle ma anche alcune moschee americane. La polizia di NewYork, informa che portato a segno l’arresto di due persone lontane da Al-Qaeda, come si credeva in un primo momento. Gli arrestati sono Ahmed Ferhani, 26 anni e l’americano di origini marocchine Mohamed Mamdouh, 20 anni.

I due erano già seguiti da sette mesi dalle forze dell’ordine americane, le quali hanno messo un agente sottocopertura a vendere armi. Quando i due attentatori si sono recati al negozio per comprare una bomba a mano, tre pistole semiautomatiche e 150 caricatori è scattato l’arresto.

Facebook-carcere: le limitazioni al social network

Secondo il deputato democratico della Caroline del Sud Wendell Gilliard, nelle carceri dello stato della Caroline, vengono utilizzati i cellulari per aggiornare il proprio profilo di Facebook e per controllare alcuni eventi illeciti direttamente dalla prigione. Ai detenuti, infatti, è permesso utilizzare il cellulare per contattare i famigliare, ma di recente tutte le celle sono state schermate, in quanto i cellulari non veniva utilizzati solo per contattare i famigliari, ma anche per avere informazioni poco lecite sui propri traffici fuori dalla cella.

«Sappiamo che i criminali dietro le sbarre usano questi strumenti come metodo di intimidazione. Le vite delle persone sono in pericolo. Inviano messaggi in codice attraverso i social network. Come possiamo starcene qui senza fare nulla?» ha spiegato Gilliard alla Associated Press.

In ricordo di Peppino Impastato

Sono passati 32 anni. La storia di Peppino Impastato ve l’ha raccontata due anni fa, egregiamente, Francesco qui. Per rileggerla e non perderla. Ce n’è ancora troppo bisogno, di quei cento passi.

Se il G8 va a L’Aquila

G8 a L’Aquila. Si risparmiano 220 milioni di euro (anche per far dimenticare il referendum, in fondo), e si fa giacché anche una gran bella figura. Londra, Washington, Berlino e la Ue tutta hanno detto sì. Un’idea che piace insomma.

E’ un gesto simbolico forte. Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo

Parola dell’Unione Europea. Silvio, insomma, ci ha azzeccato anche questa volta. C’è qualcuno, però, che non è del tutto convinto della bontà dell’intenzione della sortita in oggetto. Qualcuno sospetta. Si tratta di quel che resta dell’opposizione.

Berlusconi, se il terremoto è come un camping

Berlusconi e il camping. Berlusconi e le gaffe. Digitate – al momento – di Google le parole chiave “Berlusconi” e “camping”. Vi uscirà, in questo momento, come primo risultato questo sito australiano.

Napolitano è a L’Aquila. Il Papa ci andrà – dopo una via crucis più compita in quel di Roma, però. La tragedia è immane e l’Italia ne esce non solo distrutta, ma in piena vergogna. E oggi questa notizia che l’Italia che non si vuole dare. Una notizia che è assai meno importante dei fatti. Ma che è Italia anch’essa. La gaffe di Silvio è grave, anche se ci siamo abituati. La gaffe non viene riportata, per ora, né su Repubblica, nè sul Corriere. A L’Aquila c’è un’atmosfera spettrale. Una città letteralmente rasa al suolo. Ma qualcuno riesce a tornare in auge con la menata dell’ottimismo. E’ il nostro Premier.

Crisi, Berlusconi bacchetta (?) Obama al G20

Silvio Berlusconi oggi al G20:

Ho detto a Obama che si deve tirare su le maniche per far uscire il mondo dalla crisi visto che arriva proprio dall’America. Lui mi ha risposto che ho ragione e che l’importante è restare tutti insieme per risolvere i problemi

Si potrebbe commentare in molti modi tutto questo. Si potrebbe, invero.

Elettronucleare, se ne parla a Report

Elettronucleare, si torna a parlarne. Report, stasera, ci delizierà con una inchiesta sui reattori e la storia dell’aatomo per la pace, come diceva Eisenhower. Alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare delle turbine che devono produrre elettricità. Ma non e’ che e’ esagerato mettere in moto una reazione nucleare per fare l’acqua calda? 436 sono ancora sparsi per il mondo.

Il programma della Gabanelli va indietro nel tempo. Fino al 1953, quando appunto si parlava di utilizzare l’atomo non solo in senso militare, ma anche per l’elettricità. Passando per gli incidenti: Sellafield, Three Miles Islands, Chernobyl.

Berlusconi e l’antidoto alla crisi. “Lavorate di più”

C’è la crisi? Lavorate, lavorate, lavorate. Parola del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nell’ondata di ottimismo che da ormai una vita tenta di attivare, in Italia e nel mondo, Silvio consiglia la sua ricetta infallibile e imperdibile. Siete pronti?

Voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America

Lo dice mentre inaugura la linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze. E aggiunge la sua personalissima versione della crisi. E cioè: viene da lontano e non dipende, fondamentalmente, da noi.

Obama, messaggio all’Iran

Obama, messaggio all’Iran. Ecco il testo integrale del discorso mandato in video da Obama, in cui si rivolge – è un momento storico – direttamente al popolo e ai leader iraniani.

Votatelo a piè di pagina, dopo il salto.

Lettera a Franceschini. Ovvero: PD, i laici ci rinunciano

Se dei demplici elettori Democratici scrivono al Segretario. Semplici “un par di ciufoli”, perché sono nomi noti di questi tempi che corrono. Medici e scienziati, rigorosamente e spiccatamente laici, hanno scritto a Dario Franceschini.

Gente internazionale e nomi anche famosi, come quello – per citarne solo uno, di Paolo Fresu.

Staminali, Obama dice sì

[Photo|Flickr] Obama e le staminali. Lo aveva annunciato in campagna elettorale. Ora va avanti, e promette la massima attenzione su eventuali abusi. Ci sono valori e necessità di cui tener conto. Ma certo la decisione di Obama non vuol dire sì a tutto. Vuol dire – e il Presidente degli Stati Uniti ha tutta l’aria di crederci – una nuova era. Almeno in America. Almeno per la ricerca. A continuare a far venire il dubbio che quest’uomo, nel suo “piccolo”, possa rappresentare realmente un cambiamento.

Il presidente americano ha oggi rimosso i limiti al finanziamento pubblico alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Tali limiti erano stati imposti nel 2001 da… Naturalmente George W. Bush. Il predecessore di Barack li aveva ribaditi in un ordine presidenziale il 20 giugno 2007, insieme al  no alla clonazione umana per fini riproduttivi.

Obama ha rimosso i limiti per le staminali. Il Vaticano, prevedibilmente, lo ha attaccato.

Annozero, Tremonti e la crisi

Centrali nucleari in Italia. Tornano tra noi, e Greenpeace e Legambiente insorgono. Centrali nucleari che l’Italia metterà su (siamo tutti d’accordo?), a detta di Marco Travaglio ieri ad Annozero, per far contenti i francesi, mentre in America Obama sceglie l’economia verde (nonché più tasse ai ricchi per pagare la sanità a tutti). Travaglio ha ricordato anche come il Ponte di Messina abbia già avuto un costo di 250 milioni di euro – mentre ancora non ne esistono neppure le briciole. Ma su questo Silvio non c’entra, aggiungerei io. O meglio, non c’entra solo lui.Sempre Travaglio non ha perso occasione per commentare il processo Mills.

L’Italia è leader nel mondo per evasione fiscale e corruzione. Come lei nessuno mai, insomma. Crisi Crisi Crisi. E’ il tema della puntata di ieri sera del programma di Santoro. Crisi, ovvero: parliamone con Giulio Tremonti. Crisi. Non c’è una parola che sia stata pronunciata più spesso, e a livello globale, nell’ultimo anno.

Afghanistan, La Russa da Annunziata

Afghanistan. Siete mai intervenuti in qualche operazione speciale dietro le linee in Pakistan? Vi è stato mai richiesto di intervenire dagli americani? No, dice il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ospite di Lucia Annunziata a In mezz’ora (oggi alle ore 14,30 su Rai3). No, conferma il Generale Paolo Serra da Herat.

La Russa è chiaro. Di lui è certo possibile apprezzare una certa schiettezza.

Togliamoci dalla testa, dice il reggente di An, che la presenza dei soldati italiani in missione in Afghanistan non sia una faccenda pericolosa. Anzi. E’ p-e-r-i-c-o-l-o-s-i-s-s-i-m-a, nonostante sia tesa alla ricostruzione. Il ministro ha parlato di un aumento – nell’ordine delle 200 unità – della presenza italiana sul territorio. Ha parlato anche delle modifiche previste dal decreto approvato a dicembre dal Governo. Mentre lo ascoltavo mi martellava in testa la domanda sul come conciliano il tutto con l’articolo 11 della Costituzione.

Aborto, Obama “rompe” con Bush

Aborto: tema scottante. Barack Obama è cauto, ma l’aborto è uno dei cavalli di battaglia del Partito democratico, e il nbeo-presidente non può tirarsi indietro. Oggi, infatti, è l’anniversario della sentenza della Corte suprema Roe vs Wade che, ormai 36 anni fa, legalizzò l’interruzione della gravidanza.

Cosa farà Obama? Barack abolirà il Mexico City Policy Act: si tratta della norma che vieta di finanziare le Organizzazioni non governative impegnate nella pianificazione personale, che prevedano l’aborto tra le misure per il controllo delle nascite. Una norma dal destino altalenante: varata da Ronald Reagan negli anni Ottanta, abolita da Bill Clinton il 22 gennaio del 1993, nuovamente introdotta da George W. Bush il 22 gennaio di otto anni dopo. Obama la abolirà ancora una volta.Nonostante i tentativi di convincimento da parte degli attivisti e, naturalmente, della Conferenza episcopale americana, che gli ha inviato, proprio ieri, una lettera in cui ricorda che il Mexico City Policy act è

uno dei nodi attraverso i quali si qualificheranno i rapporti fra l’amministrazione e le confessioni cristiane del Paese

“Minaccia” che, però, risulterà inutile.