Scout, Expo 2015 e dissidenti online. Che storia è?

Gli scout tornano sulla cresta dell’onda e diciamolo, da quando uno scout è al Governo, l’associazionismo cattolico sta vivendo il suo momento di gloria. Analogie e collegamenti a parte, in questi giorni si è diffusa una petizione online che invita gli scout a disertare l’Expo 2015 con cui c’è un accordo dell’AGESCI. Che sta succedendo?

La storia delle adesioni ufficiali e delle proteste dei singoli si sta diffondendo a macchia d’olio e su ogni questione. È successo per la marcia della Pace, poi anche per l’accordo con la Marina Militare e adesso si ripropone con più vigore per l’Expo 2015 che è già al centro delle polemiche per le chiamate tardive fatte agli aspiranti lavoratori dell’esposizione universale.

L’AGESCI che riunisce gli scout cattolici, sarà presente all’interno del Padiglione Cascina Triulza dedicato alla società civile e sarà presente con altre associazioni tra cui Caritas, Actionaid, Fairtrade, Save the Children e il WWF.

Sul sito ufficiale si spiega che la partecipazione all’EXPO 2015 è finalizzata alla promozione dello scoutismo  e l’adesione è stata della FIS che riunisce AGESCI e CNGEI. Gli scout sono stati invitati a declinare il progetto “Educare: Energia per la vita”, parlando di quello che fanno e garantendo la presenza in tre azioni particolari: accoglienza nella Cascina Triulza dal 15 al 28 giugno e poi dal 5 all’11 ottobre; organizzazione di eventi ed iniziative aperte ai non associati, non necessariamente legate al tema della nutrizione, per far “giocare al gioco dello scautismo i visitatori dell’Expo; stand con l’obiettivo di raccontare lo scautismo. Per questo sono tutti invitati a mandare contributi video e foto, sottotitolati, che saranno usati nello spazio espositivo.

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, la base, quindi gli scout che non fanno parte dei quadri nazionali, si sarebbe ribellata invitando tutti a boicottare l’Expo 2015. È stata creata una petizione online Ritiriamo l’adesione di AGESCI a Expo 2015 con l’obiettivo di raccogliere 2000 firme che – rispetto ai 180.000 iscritti (dagli 8 anni in poi, è effettivamente pochino).

In un punto della spiegazione della petizione che ad oggi raccoglie 1065 firme, si legge:

“Per noi, declinare il servizio come lavoro gratuito per gli utili di Expo SPA – e non per Expo Onlus, che non ci risulta essere un soggetto giuridico esistente – vuol dire da un lato svilire il servizio, mercificandolo, dall’altro svilire il lavoro, annullandone il giusto riconoscimento a livello retributivo e avvicinandolo preoccupantemente alla schiavitù volontaria.”

In realtà l’EXPO è considerata un’occasione per dare visibilità alla proposta educativa dell’AGESCI, cosa che non si può certo considerare deplorevole e non ha niente a che vedere con i problemi collegati all’evento, dallo spreco di risorse all’incompiutezza dei cantieri. Ad ogni modo i dissidenti invitano tutti gli scout a:

  • Prendere parola in ogni sede di discussione e a ogni livello associativo per contestare l’adesione di AGESCI ad Expo 2015;
  • Non prestarsi a sostenere la macchina Expo con il proprio lavoro gratuito (né a titolo personale né tantomeno in uniforme) e nemmeno con l’acquisto del biglietto;
  • Sottoscrivere il presente appello, per dare un primo segnale di opposizione a questa forma di connivenza.