Roma: Muore operaio durante i lavori per la Metro B1

Foto: Ap/LaPresse

Sono ancora sconosciute le cause che hanno portato alla morte Bruno Montalti, l’operaio di 48 anni, ritrovato morto nella mattinata di ieri nel cantiere per i lavori di realizzazione della metropolitana B1 a Roma. L’uomo, addetta alla sorveglianza dei lavori, è stato ritrovato morto in una buca profonda 40 metri, contenente azoto liquido.

E’ proprio sul luogo di ritrovamento che gli inquirenti stanno avviando le loro prime indagini. Molti, infatti si chiedano come mai l’uomo possa essere caduto in quella buca, quando il suo posto era in un gabbiotto al difuori del luogo dove era situato il cantiere? Alemanno, sindaco di Roma, ha subito avviato l’inchiesta per capire la causa della morte dell’uomo. Cordoglio bipartisan è arrivato dal mondo politico nei confronti della famiglia dell’uomo. C’è chi parla di un giorno di lutto cittadino a Roma.

Il Sindaco Alemanno, intervistato sull’accaduto ha dichiarato: “Ogni qualvolta che – ha aggiunto – c’e’ una morte bianca e’ come se tutto il sistema del lavoro fosse messo sotto accusa. Non e’ accettabile che una persona mentre lavora possa morire!” – ed aggiunge – “E’ un fatto molto grave: l’ispettorato del lavoro deve fare un’inchiesta molto approfondita rapidamente”. Alla domanda, su quanto possano essere sicuri i cantieri che ci sono a Roma, Alemanno ha risposto “Si, ci sono tutte le normative, pero’ faremo un’inchiesta attenta per capire se c’e’ stato qualcosa che non ha funzionato. In particolare i cantieri sono affidati alle imprese e la responsabilita’ e’ delle imprese che li gestiscono. L’amministrazione – ha concluso – deve fare i controlli, e noi continueremo a farli anche in modo piu’ intenso”.

Intervista anche per il presidente Renata Polverini, dichiara: “ogni volta che si perde una vita sul posto di lavoro e’ una sconfitta per tutti, per le istituzioni, per le imprese, per i lavoratori perche’ c’e’ qualcosa che non va nella filiera della sicurezza. Ci informeremo”.

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