Università, bagarre al Senato. Studenti: cortei “a sorpresa” – FOTO

Foto: AP/LaPresse

E’ stata assai caotica la seduta di oggi, al Senato,durante la quale si discuteva la riforma dell’ università:la vicepresidente di turno, la leghista Rosi Mauro, incalzata dall’ opposizione e per accellerare l’ iter del provvedimento, ha iniziato a far votare emendamenti a raffica, dando luogo ad una confusione totale, culminata con l’ approvazione di alcuni emendamenti del PD. A questo punto, però, il presidente Schifani, accortosi della situazione di caos, ha convocato prima la conferenza dei capigruppo e poi la giunta per il regolamento, decidendo alla fine di ripetere le votazioni contestate, poichè, ha spiegato, “con il caos in aula i senatori non sapevano cosa stavano votando”.

In seguito, nel dibattito in Aula, si sono espressi contro la decisione di Schifani sia la capogruppo del PD, Anna Finocchiaro, sia quello dell’ IDV, Felice Belisario, mentre favorevole a rifare il voto si è detto il capogruppo dell’ UDC Giampiero D’ Alia.

Il governo, però, non può correre il rischio di un ritorno alla Camera del ddl Gelmini: se, infatti, al primo passaggio, Futuro e Libertà ha votato a favore, adesso che il partito si trova a tutti gli effetti all’ opposizione, potrebbe cambiare orientamento, come ha spiegato il finiano Granata, per il quale “un breve stop  alla Gelmini per una serie di audizioni sarebbe un grande segno di civiltà e di ascolto da parte della politica, e “smorzerebbe polemiche”.

Proprio ieri, il presidente della Repubblica Napolitano si era espresso sulla necessità di non sottovalutare il disagio giovanile, e le parole del Capo dello Stato sono state apprezzate dallo stesso movimento studentesco, che ha fatto sapere che mercoledì alcuni rappresentanti dei collettivi studenteschi si recheranno al Quirinale, con una lettera indirizzata a chi, dicono, è disposto “ad ascoltare il nostro disagio”. In uno dei punti della lettera si legge: “Se porrà la Sua firma alla legge Gelmini Lei sancirà la cancellazione al diritto allo studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione”.
Gli studenti della Sapienza hanno inoltre indirizzato una lettera di “richiesta di autorizzazione” della manifestazione di domani al sindaco Alemanno e al questore e al prefetto di Roma, Francesco Tagliente e Giovanni Pecoraro. Gli studenti annunciano: “Lasceremo i palazzi del potere nella solitudine della loro miseria e andremo nelle altre zone della città, per parlare con chi come noi è inascoltato da quegli stessi palazzi. La politica istituzionale” si legge inoltre “si è già allontanata da noi e dal resto della società molto tempo fa. “. Per domani sono previsti due cortei di universitari, in partenza alle 9.30, uno da Piazzale Aldo Moro, per gli studenti della Sapienza,  e uno da Piramide, per quelli di Roma Tre, mentre un terzo corteo di liceali partirà da piazza Trilussa.

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