Picchiato dai vigili dopo la partita, ma il comandante smentisce: “Ci ha aggredito lui”

Secondo alcune testimonianze, un ragazzo sarebbe stato picchiato ieri sera dai vigili urbaninei pressi dello stadio Olimpico, a Roma, al termine della partita Roma-Siena. Una testimone avrebbe raccontato quanto visto alla redazione di Repubblica.
In tarda mattinata, però, dopo la diffusione della notizia, il comandante dei vigili urbani di Roma Angelo Giuliani ha fornito una versione totalmente diversa di quanto accaduto, spiegando che sarebbe stato il giovane, che andava con lo scooter ubriaco e senza patente, ad inveire prima contro un passante e poi ad aggredire i vigili, ad uno dei quali avrebbe anche sferrato un pugno. Il ragazzo si chiama Andrea Di Stefano ed ha diciotto anni, e dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il suo avvocato ha chiesto il rinvio per prendere visione degli atti e intende ricorrere al rito abbreviato. Il giovane, rimesso in libertà dopo aver passato la notte in camera di sicurezza, nel corso dell’udienza di convalida avrebbe “sostanzialmente” confermato la versione dei vigili, stando a quanto riferito da fonti giudiziarie.
Intanto, però, alla prima testimonianza fornita a Repubblica, nella quale una donna ha riferito che dopo il pestaggio il ragazzo Era una maschera di sangue, aveva un occhio ridotto malissimo“, se ne sono aggiunte altre ricche di particolari. Un secondo testimone ha detto anche di aver lasciato il suo nome per testimoniare ai poliziotti poi intervenuti sul posto, e che intende presentare denuncia in questura su quanto accaduto. Egli riferisce infatti di aver visto un vigile di corporatura robusta che avrebbe cercato di ammanettare il ragazzo, che però avrebbe cercato di divincolarsi, e, una volta messe le manette ai polsi del giovane, lo avrebbe colpito con quattro o cinque pugni forti in pieno volto.

Anche altre persone avrebbero assistito alla scena, tra le quali alcuni ristoratori della zona. Un altro testimone ha raccontato: “C’era un giovane con il volto pieno di sangue, aveva un occhio tumefatto e le mani dietro la schiena con un vigile che lo bloccava“.
Per Alessandro Marchetti, Segretario Generale Aggiunto del Sulpm (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale), invece, “Le cose non sarebbero andate come vengono raccontate dalla testimone oculare”, e il sangue sul viso del giovane sarebbe stato causato dal fatto che questi si sarebbe ferito con le manette mentre opponeva resistenza all’ammanettamento. Marchetti ha inoltre raccontato che “durante tutta questa vicenda era presente anche il padre del ragazzo che anzi avrebbe cercato persino di calmare il figlio“.Il sindacalista ha poi concluso dicendo: “Siamo preoccupati da atteggiamenti prevenuti contro le forze dell’Ordine, che, a prescindere dai fatti, vengono processati e linciati nelle piazze“.
Intanto, il consigliere comunale Pd Athos De Luca ha annunciato di voler presentare un‘interrogazione sulla vicenda, mentre l’onorevole Donato Mosella, dell’Api, ha chiesto che “il ministro dell’Interno faccia chiarezza“, annunciando anche un’interrogazione parlamentare.

 

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