Per Renzi critiche dal partito

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Importante giornata per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha incontrato il Presidente degli Stati Uniti barack Obama. Dopo Hollande e la Merkel, Renzi ottiene l’appoggio al suo governo anche dal presidente Usa che ha affermato di fidarsi dell’ex sindaco di Firenze.

Il fronte per così dire esterno va molto bene per Renzi, ma c’è un problema in quello che invece possiamo chiamare il fronte interno. La popolarità del premier cresce a livello europeo e anche tra gli italiani, ma la minoranza del partito non è sempre d’accordo con le sue scelte.

Le nuove critiche arrivano dalla minoranza dei democratici che chiede al governo Renzi di modificare il decreto legge sul lavoro che è all’esame della competente commissione della Camera. Le critiche concernono un po’ gli stessi punti su cui era intervanuta la Cgil con il segretario generale camusso.

Il leader della minoranza democratica Gianni Cuperlo ha affermato: “Penso che il decreto sul lavoro vada corretto: 36 mesi senza causale per i contratti a termini sono troppi come sono troppi otto rinnovi consecutivi”.
La critica al decreto di riforma del mercato del lavoro. Il leader di una delle minoranze del Pd conferma il pieno sostegno al governo “ma non si può pensare che chiunque esprima una critica viva nella palude”.

Renzi non segue molto i sindacati nelle sue scelte, ma il Pd ha storicamente dei rapporti con la Cgil che potrebbero essere un problema per il suo governo. L’alleanza di governo garantisce che ci sia stabilità nell’esecutivo, ma Renzi deve fare attenzione anche ai rapporti con il suo partito.