Pakistan sull’orlo della guerra civile

Bhutto

Benazhir Butto è morta, e cominciano le prime ricostruzioni della dinamica dei fatti, mentre il Paese è sull’orlo della guerra civile. Secondo fonti della polizia pakistana, l’attentatore – o gli attentatori, ancora non è ben chiaro se fossero una o due persone – sisono avvicinati all’auto della Bhutto al termine del suo discorso in occasione di un comizio pre-elettorale. Avrebbero poi esploso almeno cinque colpi con un fucile mitragliatore Ak75 , un kalashnikov, colpendo la donna alla nuca. Poco dopo, gli attentatori si sarebbero fatti esplodere nelle vicinanze: i soccorsi sono dunque arrivati in ritardo al capezzale della leader dell’opposizione.

L’attentato è stato rivendicato da Al Qaeda, e il presidente, Pervez Musharraf, ha duramente condannato i terroristi islamici. Alleato-chiave degli Usa nella guerra al terrore, ha annunciato la proclamazione di tre giorni di lutto nazionale. Non tutti, però, credono alla matrice islamica. Duro e diretto è il marito della Bhutto, Asif Ali Zardari: “E’ opera del governo” ha detto dal suo esilio a Dubai.

Il Pakistan è, in queste ore, sull’orlo della guerra civile. Incidenti e scontri sono scoppiati in diversi angoli del Paese. Sostenitori del Ppp, il Partito del popolo, hanno marciato in direzione dell’ospedale dove la vittima è stata ricoverata. Hanno attaccato la poliziaetirato sassi contro gli agenti. Slogan contro il presidente Musharraf hanno risuonato per le strade diRawalpindi. Anche la città natale della donna, Karachi, è stata occupata e nelle strade sono scoppiati disordini e incendi.

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