Berlusconi, le cosmicomiche. In diretta dall’estero

totti
Oggi sabato di silenzio elettorale. Perchè domani, domenica del Signore e di votazioni, la parola passerà al Popolo Sovrano. Impossibile dire con certezza cosa deciderà di farne, di questa preziosa parola. Paura, sussurri e grida serpeggiano.
Nel mentre, strascichi di vita di campagna elettorale che fu, continuano per sollazzarci in questo sabato italiano. Follie varie, come di consueto. Un esempio: il caso Pupone. Totti arriva fino a Londra. E’ dal Regno Unito che arrivano, oggi, in un giorno di silenzio necessario, le critiche. E la critiche dall’esterno arrivano in direzione Silvio Berlusconi. Critica pesante che arriva dalle pagine del Times.

Con la vittoria alla sua portata alle elezioni di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti durante il comizio al Colosseo

Primarie USA: Obama e il popolo delle “small-town”

Il 22 aprile si avvicina. Una giornata fondamentale per la corsa democratica verso la Casa Bianca, perchè sarà l’ennesima tappa delle primarie che decreteranno il candidato democratico alle presidenziali.

I dati attualmente vedono in vantaggio Barack Obama che ha conquistato 1638 delegati contro i 1502 della Clinton. Per poter vincere la nomination saranno necessari 2025 delegati.

E’ancora parecchia la strada da fare, se poi lungo questa strada ci si impegna a favorire anche i propri avversari, il tragitto diviene ulteriormente tortuoso, reso tale dal fondo che si è sconnesso a causa nostra.

Legge 270 del 21 dicembre 2005, ovvero il Porcellum

schede_elettorali_spoglio41752_img.jpg
Il voto utile, il voto inutile, il voto disgiunto, il voto di scambio. Il voto. OK, ma cosa è il voto, e come si vota?
Politicalive, approfittando del silenzio pre-elettorale scattato alla mezzanotte, inaugura oggi un nuovo spazio dedicato agli approfondimenti sulle nostre leggi. Per cominciare, naturalmente, la legge elettorale italiana, conosciuta anche come Porcellum, dal nome datole dallo stesso estensore della legge, l’allora ministro per le riforme, il leghista Roberto Calderoli e che prosegue la tradizione inaugurata dal politologo Giovanni Sartori che, nel 1993 usò per primo un latinismo – Mattarellum – per definire la legge a firma Sergio Mattarella. Seguirono poi il Tatarellum ed infine appunto il Porcellum.
Tralasciando le note di colore sul perchè e sul per come sia stata fatta questa scelta, ci soffermeremo oggi su una trattazione asettica, per quanto possibile, della legge in questione.

Cogito ergo sum. Ovvero: Meno male che Silvio c’è ERGO I’m PD

Siamo arrivati al dunque. Quello di domani sarà un sabato quasi tranquillo. La quiete prima della tempesta. E non solo per i so calle operatori dell’informazione, che passeranno i periodici tre giorni più brutti della loro vita. Ma per tutti. Cosa succederà? Di sondaggi ne sono stati sparati fin troppi nell’etere.
Volevamo ricordarli così. Tra un I’m PD a un Meno male che Silvio c’è.

La verità sull’economia italiana degli ultimi anni

Un gruppo di studenti di master in economia, come potrete leggere dalla prima slide di questa presentazione, analizzando i dati di fonti attendibili come quelli della Banca d’Italia, dell’ISTAT e dell’OSCE, vuole esprimere la propria opinione riguardo a ciò che è stato fatto nelle ultime legislature, in termini economici, dalla sinistra e dalla destra, cercando di far luce su quanto la stampa invece ha riportato, nel tentativo di dare a noi la possibilità di crearci un punto di vista obiettivo e non distorto dai media.

Vista la problematica dovuta agli spazi ridotti di visualizzare alcune slide nella forma giusta, vi invitiamo a fruirla nella maniera corretta all’indirizzo qui sotto riportato.
Vai alla Slide

Silvio trionfa a Roma. Come dite? Si deve ancora votare? Dettagli…

Il video è per consolazione. Voi non lo sapete – in Italia, a volte, le notizie arrivano anche in ritardo, non arrivano, la popolazione non sa o non deve sapere – ma lui ha già vinto.
Un bel comizio che è un trionfo. Con tanto di luogo simbolicissimo e assolutamente scelto ad arte. Roma, Colosseo, Arco di Costantino. L’arco. Proprio quell’arco trionfale, eretto dal Senato romano nel lontano 315 per celebrare la vittoria dell’imperatore Costantino contro Massenzio.
Silvio Costantino, o Costantino Berlusconi, come preferite, è lì. Per il comizio finale della campagna elettorale.

Primarie USA: Il destino di Randy Rhodes

E noi ci lamentiamo di Michele Santoro o di Daniele Luttazzi. O meglio non siamo noi a lamentarci, ma i politici, che li definiscono, forse con troppa smania, dei presentatori troppo di parte.

Andare in certi programmi per molti politici risulta, a loro modo di vedere, sfavorevole proprio perchè, se si tratta di essere “scomodi” agli occhi del presentatore, questo farà di tutto, dalle domande agli atteggiamenti, per far innervosire l’esponente politico di turno.

Fortuna di Randi Rhodes è quella di non abitare in Italia, ma nonostante questo per lei non è bastato. Cerchiamo di fare un po’ di cultura a stelle e strisce per comprendere chi sia Randi Rhodes e soprattutto per capire cosa mai abbia combinato per acquistare tanto spazio in una rubrica dedicata alle primarie.

Berlusconi, Dell’Utri e gli eroi. Quando il silenzio è d’oro

falcone-borsellino.jpg
Balzata agli onori delle cronache ormai molti anni fa come lo stalliere di Arcore – per via del gergo usato nel mondo del narcotraffico secondo cui le partite di droga venivano chiamate “cavalli” – la figura di Vittorio Mangano rappresenta, tutt’oggi, un’imbarazzante presenza nel passato del cinque volte candidato premier Silvio Berlusconi.
Celebre una telefonata del Cavaliere con Marcello Dell’Utri – la cui condanna in primo grado a nove anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa rappresenta solo il diadema di una collezione vastissima fatta di condanne, rinvii a giudizio e frequentazioni oltre il limite del decoro – in cui il Cavaliere scherza su un attentato dinamitardo subito nella villa di Arcore, presumibilmente per opera dello stesso Mangano.
Tra amici si sa, tutto è concesso. Ma nei giorni scorsi i fondatori di Forza Italia si sono lasciati andare ad alcune dichiarazioni francamente discutibili.

Berlusconi e il Quirinale. Ovvero: la parabola della volpe e l’uva

volpe uva
Una delle più belle, famose, edificanti fiabe del buon Esopo rivive, attuale e forte, ai giorni nostri. Che venga, a monito, per tutti.

Hanno il Quirinale, hanno il Csm, hanno la Corte costituzionale. Perché dovremmo concedere pure la presidenza di una Camera?

Hanno. Loro, i comunisti. Pensare che Silvio Berlusconi aveva passato mesi a parlare e straparlare di una linea bipartisan per la prossima legislatura. Addirittura, gli era scappato di suggerire di assegnare un ramo del Parlamento all’opposizione. Nel mentre parlava di dialogo costante, di riforme. Aveva invitato ad una campagna elettorale dai toni soft, comprensivi.

Ha passato gli ultimi due giorni a fare gaffe, figure barbine, a evacuare fuori dal vasino, parlando e straparlando di cariche istituzionali – e forse non era il caso. Gli italiani, tra due giorni, non avranno cognizione di ciò. E lo voteranno. E partirà l’era di Silvio. Quella vera. Un’era che durerà 20 anni.

Primarie USA: Ecco perchè Hillary non vincerà

Ogni elezione, sia questa politica, amministrativa, regionale o qualsiasi altra, viene sempre accompagnata da una campagna elettorale. Quest’ultima oltre a comportare un’ingente spesa per le tasche del candidato (ma come ad esempio in Italia, le tasche sono quelle dei contribuenti), diviene anche il modo di dare visibilità alla propria persona e alla formazione che si guida.

L’importanza di avere visibilità non si ha solo ed esclusivamente in Real Life, ma anche nella Second Life virtuale. Esempio concreto lo si può vedere dall’articolo che vi suggerisco di leggere sulle politiche italiane che trovate qui, su politicalive, con la doppia intervista tra Roberto Fiore e Flavia D’Angeli.

La perfezione in questo ambiente risulta fondamentale, perchè nello stesso momento non bisogna solo convincere i propri elettori a rinnovare la propria fiducia, ma bisogna anche convincere eventuali indecisi a venire dalla propria parte.

Trenta giorni da Berlusconi

thumb_posted_silviostrappaprogramma.jpg
8 marzo 2008. Festa della donna, apertura della campagna elettorale del PDL e del suo padrone, Silvio Berlusconi. E la risposta alle accuse di inciucio circolanti dal giorno della caduta di Prodi è inequivocabile. A Milano, davanti ad una claque adorante, il Cavaliere strappa il programma del Partito Democratico. Se sia studiato o meno non ci è dato dirlo, ma l’impatto mediatico è assicurato.
11 marzo. Il Cavaliere confessa candidamente che la – quantomeno discutibile – candidatura di Giuseppe Ciarrapico “serve per vincere”. Evviva la faccia. Anzi la faccetta.
12 marzo. Ecco servita la ricetta per superare il precariato: “sposare suo figlio o un altro milionario”. Provocatore.
16 marzo. E’ il giorno del lancio delle truppe cammellate della libertà, concetto poi ribadito in un crescendo rossiniano di numeri e di accuse. Trattasi di un esercito di nonsoquantinonsochè – ma volontari! – pronti a difendere le urne “dai brogli della sinistra”. Ma su questo argomento avrà modo di precisare.

Intervista Doppia – Flavia D’Angeli e Roberto Fiore

forzanuova.jpg sx-critica.jpg
PoliticaLive comincia la carrellata delle risposte dei politici candidati alla prossima tornata elettorale. Apriamo queste interviste proponendovi un confronto singolare, due candidati “scomodi”, appartenenti a schieramenti opposti, il leader Roberto Fiore, candidato premier per Forza Nuova, e Flavia D’Angeli, candidato premier per Sinistra Critica. Vi daremo così la possibilità di confrontare le idee dei due leader in modo simultaneo, in modo che possiate farvi un’idea precisa delle idee che animano i loro programmi.

Ricordiamo che le domande sono state scelte dai nostri lettori, tra tutte quelle che ci sono pervenute tramite mail e dai commenti sugli articoli. Le domande sono state assemblate e spedite prontamente dalla nostra redazione nella notte. Nelle prossime ore vi daremo conto di tutte le altre risposte che stanno giungendo in redazione.
01 – La prima cosa da fare secondo lei una volta eletto. Darebbe la massima priorità a…
2.jpgEssere esempio di “SOBRIETA’ E LAVORO”.
Difendere la vita dal concepimento alla morte naturale.

flavia.jpgApproverei per legge il salario minimo di 1300 euro. Un provvedimento che semplicemente obbligherebbe le aziende a non dare meno di questa soglia ai propri lavoratori. Una legge che anche in francia esiste e che per noi e’ l’inizio del risarcimento sociale da dare al lavoro dipendente del nostro paese.
02 – La sua squadra di governo, se venisse eletto, di quante persone sarebbe composta? E che quota prevede di attribuire ai giovani e alle donne?
2.jpgNon guarderei né al genere sessuale né all’età bensì all’onestà e alla competenza.


flavia.jpgMassimo 12 ministeri con una rigida parita’ uomini e donne come e’ rigida la parita’ di genere che abbiamo nelle nostre liste. Difficilmente ci troveremo di fronte alla nascita di un governo di sinistra critica, ma nelle nostre liste abbiamo privilegiato, giovani precari, donne e operai perche’ crediamo che sia ora di ridare la politica a chi concretamente vive le contraddizioni del nostro tempo.
03 – Si e’ parlato molto degli intollerabili privilegi della classe politica, la cosiddetta “Casta”. A cosa è disposto concretamente a a rinunciare, pur di governare? Vogliamo un impegno.
2.jpgLa mia passione politica mi ha portato a rischiare la vita e a venti anni di esilio a Londra. E’ chiaro che per amor di Patria sono disposto a rinunciare anche alla stessa vita fisica.

flavia.jpgPer noi l’impegno e’ gia realta’, perche’ nel nostro statuto abbiamo inserito 2 clausole: 1) nessun eletto puo’ essere eletto per più di 5 anni, 2) nessun eletto o funzionario può guadagnare di più di 2000 euro. Ci impegnamo a cercare di rendere legge ciò che per il nostro movimento già è pratica condivisa. Vogliamo tagliare i privilegi non solo per una questione etica, ma per evitare qualsiasi burocratizazzione delle organizzazioni politiche a partire dalla nostra.

Primarie USA: McCain e il problema degli sciiti

La campagna elettorale negli Stati Uniti prosegue, come in Italia d’altronde. Ma se nel Bel Paese è diventata una gara a chi la spara più grossa, ormai credo che il prossimo candidato dirà che aumenterà gli stipendi di 500 euro e poi andrà dritto a Parco della Vittoria, negli Stati Uniti la situazione del “chi la spara più grossa” non si basa sulle promesse, quanto sulle gaffe.

D’altronde nel paese a stelle e strisce non si cerca mai di fare promesse impossibili quanto invece si cerca di rivangare nel passato di ogni candidato e scoprire tutte le piccole macchie della sua carriera politica.

Certo che se queste pecche emergono senza che bisogni andare a cercare nel passato, tutto diventa più semplice. Per di più non solo nel presente ma anche in tv, in diretta, su CNN.

La Cina, il Tibet e la punta dell’iceberg

070806023136jx.jpg
I Giochi della XXIX Olimpiade verosimilmente si svolgeranno. Come da programma, dal 8 al 24 agosto 2008. Nonostante gli attacchi alla torcia olimpica siano diventati la regola. Si parla di interrompere in cammino dei tedofori, cambiarne il percorso, fare qualcosa. Cioè, non si parla di fare qualcosa per fermare quello che è stato definito il genocidio culturale di un popolo, ma delle sorti della fiaccola olimpica.
Poliziotti di tutto il mondo sono pronti a difendere quella fiamma, che lega idealmente le Olimpiadi moderne a quelle dell’antichità. Ma noi non siamo gli antichi greci e – certo di essere tutt’altro che solo in questa mia convinzione – siamo più interessati ad altre faccende.
Che si spenga pure, la fiamma.