Libia, la Nato conferma di aver colpito obiettivi civili

Foto: AP/LaPresse

Dopo le accuse da parte del governo di Gheddafi, rivolte verso la Nato, riguardo l’ultimo raid aereo che ha ucciso anche dei civili, nella giornata di ieri è stato rilasciato un comunicato ufficiale sul sito della Nato, che afferma che l’agenzia è a conoscenza di quanto afferma il gruppo vicino a Gheddafi e che sta svolgendo delle indagini per capire se effettivamente le vittime sono state causate da un loro raid aereo.

Il viceministro degli Esteri, Khaled Kaim, ha dichiarato che questo è stato un attacco “intensionale contro edifici civili, un altro segno della brutalità dell’Occidente”. Secondo quanto si legge sul comunicato, la Nato si mostra dispiaciuta per quanto accaduto e si scusa con le popolazioni coinvolte ma ricorda che la Nato, ha operato 4.400 volte in questa lotta contro le repressioni di Gheddafi, ed ogni operazione viene prima pianificata con estrema precisione.

Sembra che un’arma non abbia però raggiunto l’obiettivo e che un malfunzionamento di sistema possa avere provocato alcune vittime civili – è quanto dichiara la Nato sul suo sito ufficiale – esprime il proprio rammarico per la perdita di vite innocenti”. Il comunicato è firmato dal comandante generale Charles Bouchard che segue le varie operazioni della missione Unified Protector.

Il comunicato si conclude con le dichiarazioni riguardanti gli ultimi attacchi “condurre attacchi contro un regime deciso a usare la violenza contro i propri cittadini. Anche se stiamo ancora cercando di stabilire con esattezza quanto accaduto, sembra proprio che l’incidente sia stato provocato da un errore di sistema”.

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