Governo, mozione di sfiducia da PD e IDV. Il PDL ne farà una a sostegno

Foto: AP/LaPresse

Il Partito Democratico e L’ Italia dei valori hanno presentato una mozione di sfiducia al governo alla Camera, firmata dai due capigruppo Dario Franceschini e Massimo Donadi, della quale ne è stato informato anche il leader dell’ UDC Casini. Franceschini ha anche scritto al presidente della Camera Fini per chiedere la convocazione della conferenza dei capigruppo per la calendarizzazione della mozione. Dal canto suo, il PDL intende presentare una mozione a sostegno del governo, che vorrebbe comunque calendarizzare in maniera da non intralciare l’ approvazione del documento di bilancio e della legge di stabilità.

In precedenza, il capogruppo PDL alla Camera Cicchitto aveva previsto l’ apertura di una verifica parlamentare al termine della sessione di bilancio:”Faremo una verifica parlamentare, al Senato e alla Camera, e lì si vedrà quale sarà l’ orientamento della maggioranza dei deputati e senatori. Se sarà un orientamento favorevole al governo, si andrà avanti. Qualora ci sia un atteggiamento diverso, per noi è chiaro che l’ unico sbocco democraticamente possibile è tornare davanti al popolo sovrano” ha dichiarato. Per Cicchitto, comunque, è importante che prima si approvi la Finanziara, e “il chiarimento vero avverrà dopo l’ approvazione”.

Ieri però, Italo Bocchino, di Futuro e Libertà, aveva annunciato che il suo gruppo non parteciperà “al voto di fiducia sulla finanziaria”, e se una volta approvata la finanziaria, Berlusconi non si dimetterà, “a quel punto è chiaro che lo sfiduceremo”. Inoltre, Berlusconi-ha continuato Bocchino- “lunedì troverà sulla sua scrivania le dimissioni dei nostri membri del governo“, aggiungendo che, se finora “non si sono dimessi”, è stato per “garbo istituzionale”, visto che il premier si trovava all’ estero.

Intanto, Berlusconi,che si trovava  in Corea per il vertice dei G20, è ripartito stamattina da Seul senza tenere nessuna conferenza stampa, unico fra i leader presenti. Già ieri sera, non vi era stato alcun incontro con i giornalisti. E stamattina, invece, sembrava tutto pronto per la conferenza stampa, quando, poi, si è saputo che il presidente del Consiglio già si stava recando in aereoporto.

Nella tarda serata di ieri, Berlusconi si sarebbe collegato telefonicamente con i vertici del partito, per sapere com’ era andato l’ incontro tra Bossi e Fini. E, dopo essersi fatto spiegare i risultati del tentativo di mediazione  – non andato granchè a segno – avrebbe affermato: “Non mi dimetterò mai. Fini vuole eliminarmi, mi vuole morto fisicamente per la storia di Montecarlo”, aggiungendo: “Se questi faranno il governo tecnico noi gli scateneremo contro la guerra civile”.

Lascia un commento