«Ai Parioli i paraculi di sinistra»

da Il Riformista dell’8 aprile 2011
di Angela Gennaro

Si allunga la lista di vip vittime del Madoff dei Parioli. Tra i nomi della lista sequestrata nell’ufficio del broker Roberto Torreggiani, braccio destro di Gianfranco Lande, ci sono Sabina, Paolo e Caterina Guzzanti. Ma anche i piddini Pierdomenico Martino e l’assessore provinciale Giuseppe Lobefaro.Mario Adinolfi, tu sei una “vittima mancata”…
Ne sono fuori da 12 anni. Sono contento di non averci rimesso. Ma il pericolo era evidente all’occhio. Quando è cominciata avevo 23 anni: un bambino. Ne sono uscito dopo 4 anni, nel ’99, quando gli interessi hanno cominciato a calare. Ormai mi puzzava la situazione. E sarà che sono di Testaccio, ma quelli dei Parioli non mi fregano. Ho conosciuto Torreggiani – all’epoca non c’era ancora Lande – tramite degli amici di scuola che lo frequentavano. All’inizio l’operazione era sua. Non so chi ci fosse dietro, ma Lande è arrivato dopo. Promettevano fantastici guadagni grazie ai derivati tedeschi Dax, l’indice principale della borsa di Francoforte. All’inizio i guadagni erano buoni. Ma quando arrivano interessi del 16-17% all’anno capisci che non può durare per sempre. Poi ho cominciato a informarmi sulla società: in sede non c’era neppure il nome sul citofono…
Quanto avevi investito?
50 milioni. Ne sono uscito in tempo e ci avrò guadagnato 20 milioni: un bell’aiuto per un 28enne che aveva già una figlia.
Come spieghi la nutrita schiera di vittime vip?
Evidentemente sono soldi che alla gente avanzavano. Sono degli irresponsabili: i campanelli d’allarme erano incalcolabili. Poi per carità, ci saranno anche storie tristi, e amicizia finite. Torreggiani aveva un atteggiamento amichevole con tutti, anche con me. Un atteggiamento pariolinicamente paraculo.
Non mancano nomi del Pd.
Sono molto meravigliato: non sapevo che alcuni di loro fossero ancora dentro.
Ma avevi condiviso con loro i tuoi dubbi?
Ma sì. Con amici, parenti, e anche con i colleghi di partito, compreso Piero Martino. Solo che, sai, dei soldi si parla sempre poco volentieri. Certo è che la sinistra ha oggi di che riflettere.
In che senso?
Questa storia è una metafora bellissima. La società di sinistra, “i buoni”, come Pinocchio fregato dal gatto e la volpe. Proprio come quando si è pensato che con Berlusconi si potesse trattare, e invece ci ha fregato tutti. La verità è che la sinistra si sente buona e superiore. E non lo è.

Photo Credit|uptopics.com

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