M5S spaccato e Pizzarotti va in castigo

È vero, siamo lontani dalla politica di palazzo, stiamo parlando del Movimento 5 Stelle che adesso, nel nostro Paese, rappresenta l’opposizione e quasi niente può fare oltre che proporre emendamenti e votare “contro”. Eppure anche i grillini sono in Movimento tra epurazioni e lasciti che non fanno ben sperare.

Il Movimento 5 Stelle, in questi primi anni di attività ha cambiato più volte faccia ed ora, in occasione del compleanno da festeggiare al Circo Massimo a Roma, si fanno i conti con chi ha deciso di passare ad altri schieramenti e con chi ha maturato un’autonomia di pensiero politico additata come eretica da i puristi pentastellati. Tra gli eretici ci è finito anche il sindaco di Parma, Pizzarotti, che con la sua vittoria aveva fatto intendere che alle successive elezioni politiche si sarebbe dovuta fare molta attenzione ai cittadini portavoce.

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Nessun riconoscimento per la sua dedizione iniziale, adesso Pizzarotti è all’agolino, almeno per quanto riguarda il Movimento. Il sindaco di Parma, infatti, è stato chiamato a Montecitorio dall’Anci per parlare del suo modello di welfare a Cinque Stelle eppure al compleanno del Movimento, sempre a Roma, a distanza di una settimana, non sarà chiamato sul palco a presenziare.

Quello di cui il sindaco parmense si rammarica è la difficoltà nel suo mandato non tanto di amministrare una città ridotta sul lastrico dalle precedenti amministrazioni, ma di dover sempre gestire in modo funambolico i rapporti con Grillo e Casaleggio. Espellere Pizzarotti, per Grillo, equivarrebbe a scatenare una rivolta nella base che apprezza quanto questo cittadino portavoce stia facendo per la sua città con uno stile molto diverso rispetto al passato. Ma come sbarazzarsi di questa presenza ingombrante? Grillo ha scelto la strategia dell’indifferenza e Pizzarotti non è più nominato nel suo blog, è stato confinato del dimenticatoio mediatico.

Ma lui non ci sta e nel prepararsi alla festa romana dichiara:

“Andrò a Roma, il 10 ottobre, e cercherò il dialogo perché vorrei che le idee girassero nel movimento. Ritengo che il confronto sia importante, vedremo. Il fatto che non sono sul palco non mi turba. Non ho chiesto di salirvi, lascio le valutazioni a chi organizza e rimango a disposizione. Ci sarà il gazebo di Parma e io sarò lì, tra la gente, come ho sempre fatto e come continuerò a fare”.