Londra contro il G20

Il mondo si sta svegliando. Anzi: il mondo si sta svegliando? 8.000 manifestanti hanno occupato la City londinese. Assedio agli istituti di credito. Manager e impiegati sotto ciave. E non solo in Inghilterra. Avete seguito tutti la vicenda dei quattro manager della Caterpillar, sequestrati per protesta e nutriti la mattina con croissant a colazione. Il G20 aprirà i battenti tra meno di 24 ore. E come sovente accade in questi casi, la città che ospita il summit, Londra, è una vera e propria fortezza sotto assedio.

E leggendo queste notizie mi viene in mente: uno spettro si aggira per Europa.

No global, ma soprattutto tanta, infinita rabbia. I poliziotti, a Londra, oggi rispondono con lacrimogeni e manganelli. Uno di loro è stato ricoverato perché colpito con una sbarra. Fermati in 23 (forse anche di più): nelle tasche di alcuni sono stati trovati dei coltelli. Altri nascondevano finte uniformi undici in possesso di uniformi false della polizia.

Rabbia. Contro le banche: ad esempio la Royal Bank of Scotland. La sua colpa? Aver intascato, durante lo scorso anno, miliardi di sterline in aiuti di Stato. Miliardi che dovevano essere destinati a non fallire.

Banche, come la Bank of Scotland, assaltata da un piccolo gruppo di manifestanti a volto coperto.

Rabbia. Contro il G20. Mentre i cortei sfilavano per le vie dell’opulenta City, gli impiegati romanticamente affacciati alle finestre lasciavano cadere sulla folla biglietti da 10 sterline. Ottenendo in risposta insulti.

Tutti litigano. E litigano soprattutto i potenti. Barack Obama spinge per agire in fretta, mentre la Germania e la Francia storcono il naso davanti alla bozza che verrà discussa domani. Dicono di avere bisogno di qualcosa di più concreto, al posto delle solite promesse scritte, teoriche e puntualmente inattese.UYna lotta alle mezze misure che però chissà se troverà lo sbocco previsto. E chissà dove porterà in termini politici e finanziari.

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