Le donne in politica, un confronto tra Italia e UE

Nel nostro paese con l’attuale legislatura è stato raggiunto il record storico di donne in parlamento. Questo è il dato di fatto ma bisogna poi capire a che punto sia l’uguaglianza di genere e per farlo è necessario un confronto con la situazione politica europea

A riepilogare la situazione dell’Italia quanto a rappresentanti donne al governo e in parlamento, ci ha pensato OpenPolis che sintetizza così:

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Le parlamentari, in Italia, sono il 30% del totale, un record storico raggiunto con la legislatura corrente. Questo numero vale al nostro paese un posto poco sopra la metà della classifica –11esima posizione su 28 – nel confronto con gli altri stati membri dell’Unione europea. Da notare, però, che le posizioni successive della classifica si distaccano per un soffio dal risultato italiano (in Regno Unito e Lussemburgo la quota di donne in parlamento è rispettivamente del 29 e 28%). Il primo posto spetta alla camera svedese (44%), mentre all’ultimo troviamo l’Ungheria, con solo una parlamentare donna su 10. Tra i grandi paesi, fanno meglio di noi la Spagna (43%) e la Germania (36%) e peggio il Regno Unito (29%), la Polonia (27%) e la Francia (26%).

Oltre questi dati è interessante notare come le donne scarseggino quando si analizzano posti di rilievo come capo di governo e capo di stato. Per esempio è noto che i capi del governo in Europa sono quasi tutti uomini, ad eccezione di Angela Merkel (Germania) e Beata Szydlo (Polonia). Leggermente più elevato il numero di capi di stato donne visto che sono presenti in Croazia, Danimarca, Lituania, Malta e Regno Unito ma bisogna considerare che due donne su cinque in questo caso particolare, hanno ricevuto l’incarico non per via elettiva ma per diritto dinastico. Si tratta di Elisabetta II d’Inghilterra e Margherita II di Danimarca.