La svastica, il partigiano e l’importanza del buon esempio

Di fronte al fascismo o meglio ai fascismi, è opportuno prendere le distanze e il rifiuto della dittatura non può essere un affare intimo, un’emozione da coltivare nelle quattro mura di casa. E se c’è chi del fascismo ha soltanto una visione intimistica, e se c’è chi sui social è antifascista di facciata, c’è chi dà anche il buon esempio. 

La politica dovrebbe prendere le distanze dai fascismi e da ogni manifestazione che fa anche soltanto un piccolo cenno alla dittatura come strumento di potere (perché non lo si può certo considerare una forma di governo plausibile). Basterebbe che fossero applicate le leggi in vigore, quelle che puniscono l’apologia di fascismo. Un reato richiamato all’attenzione dopo la manifestazione a Roma per Salvini con i rappresentati del centro sociale Casapound. La reazione al saluto fascista spiattellato davanti agli occhi di tutti gli italiani con le solite telecamere, non ha suscitato troppa indignazione.

Allora c’è da chiedersi come mai ci siano dimostrazioni di affetto e solidarietà per Enrico Angelini, il partigiano di 90 anni che si è rimboccato le maniche ed è andato a pulire le svastiche disegnate sul muro di cascina Raticosa. Ha pianto davanti all’oltraggio di chi non ha capito l’impegno nella lotta contro i nazifascisti che ancora pochi possono raccontare dalla loro viva voce. Poi ha preso un raschietto e uno sverniciatore e ha dato il buon esempio. Cancellare l’offesa era il suo obiettivo, riaffermare il valore della memoria storica è stato il suo intento primario.

I media hanno fatto il resto con le foto di questo novantenne messe in prima pagina con i soliti paroloni, gli stessi di cui sono farcite parecchie bacheche di Facebook, magari quelle bacheche che appartengono a chi mette like alle citazioni del Duce, per esempio “Il lavoro è la cosa più alta, più nobile, più religiosa della vita“.

Delle due l’una: o non c’è alternativa allo sdoppiamento di personalità o non c’è chiarezza sugli esempi da seguire. Ci sarebbero anche altre possibilità in effetti: i fascismi sono fuochi vivi che covano sotto le ceneri di una democrazia debole, il fascismo e il potere attraggono più di chi si rimbocca le maniche e lotta per difendere un diritto di tutti.

Photo credits | Corriere della Sera